Interventi |
UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. Allora per quanto riguarda il punto 1 dell’interpellanza, i vecchi cassonetti erano meno capienti ed erano accessibili a chiunque, anche a persone ovviamente esterne al quartiere, la loro collocazione in alcuni casi risultava più capillare anche per far fronte alla quantità di rifiuto indifferenziato introdotto, talvolta anche di grandi dimensioni. Il nuovo servizio prevede, invece, contenitori più grandi e dotati di specifica elettronica di gestione delle aperture, la volumetria per il rifiuto indifferenziato è stata ridotta anche perché i cittadini appunto devono abituarsi a portare tutti i rifiuti di grandi dimensioni ai centri di raccolta o chiamare il servizio gratuito per la raccolta ingombranti. Un'altra novità rispetto a prima è l'associazione utenza-ecoisola: a ogni utenza è stata indicata la propria postazione in riferimento alla quale dovrà accedere. Può succedere che la postazione non si trovi nello stesso punto in cui gli utenti erano abituati a conferire. Questo richiede un cambio di abitudini che necessita di un periodo di assestamento. In merito al punto 2, AMIAT sta effettuando un monitoraggio di conferimento, in particolare quelli di cartone da parte delle utenze non domestiche che dovrebbero avere un circuito dedicato porta a porta, e provvederà a determinare una frequenza di raccolta adeguata ai contenitori della raccolta differenziata o a potenziarne il numero qualora non fossero sufficienti. Qualora invece risulti insufficiente il contenitore dell'indifferenziato AMIAT provvederà comunque ad effettuare le verifiche sulla qualità del rifiuto conferito per intercettare eventuali comportamenti scorretti e porre rimedio e, in caso non emergessero, si provvederà ad aumentare la frequenza di svuotamento e/o il numero dei bidoni. Il monitoraggio dei conferimenti sta avvenendo anche tramite l’analisi delle tessere che registrano i conferimenti dei singoli utenti ai contenitori. Per quanto riguarda il punto 3 dell’interpellanza, AMIAT, proprio in questi giorni, sta effettuando gli opportuni approfondimenti tecnici per partire con l'allestimento in via sperimentale di videocamere e fototrappole in quattro punti particolarmente critici dal punto di vista dell'abbandono illecito dei rifiuti ingombranti e non solo quelli. Per la sperimentazione, le zone interessate saranno proprio quelle delle Spine, dove si è recentemente partiti con la raccolta tramite le ecoisole ad accesso controllato, e Borgo Aurora. In merito al punto 4, non è prevista la sanzione al condominio, come invece può avvenire per il porta a porta tradizionale, a meno che sia possibile provare con un comportamento anomalo non dal singolo, ma dal condominio nel suo complesso, come ad esempio un uso anomalo della tessera assegnata al condominio per attività di pulizia delle parti condominiali. Per quanto riguarda il punto 5, sulle adiacenze esterne sono previsti regolari servizi di rimozione di rifiuti abbandonati e di pulizia del suolo pubblico, nell'ambito del servizio di nettezza urbana. Per quanto riguarda il lavaggio dei cassonetti è prevista una frequenza contrattuale stabilita dal piano di lavoro annuale, come per esempio quattro volte all'anno per i cassonetti, indifferenziato e organico. In merito al 6, al punto 6, l’ultimo, sull’evoluzione dei servizi di spazzamento, AMIAT sta monitorando la situazione intervenendo dove necessario con l’incremento dei cestini per il rifiuto minuto, con l’accortezza che non diventino una facile alternativa a chi vuole sottrarsi all'obbligo di una pulizia puntuale raccolta differenziata. Saranno a questo proposito ben raccolte le segnalazioni di criticità non rilevate. L’azienda conclude la sua relazione e ha sottolineato come resta inteso che le situazioni che creino del reale pericolo dal punto di vista sicurezza saranno all'occorrenza corrette. Aggiungo anche una cosa, al di là della nota, per quanto ho potuto osservare in questo periodo, che il primo quartiere dove siamo partiti con questa sperimentazione è stato quello di corso Traiano e devo dire che poi con l’assestarsi della situazione tutti i problemi che stiamo riscontrando nel giro di poco tempo sono stati risolti appunto perché le persone poi si abituano al nuovo sistema e iniziano a utilizzarlo tutti correttamente. UNIA Alberto (Assessore) Se non mi dà la parola il Presidente, io non intervengo. UNIA Alberto (Assessore) Sì, voglio solo dire che le due zone individuate per la sperimentazione delle fototrappole sono le Spine, quindi una è questa zona qui, non necessariamente il punto indicato perché ovviamente eviterei anche di dire dove mettiamo le fototrappole e l'altra è nell’altro quartiere, Borgo Aurora. |