Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente, io la ringrazio per la parola. Chiedo all’Assessora di poter avere quanto ha letto e non è semplice evidentemente, da questo punto di vista, poter, attraverso un’interpellanza, entrare nel merito della modalità con la quale è stata disegnata questa pista ciclabile. Io, però, parto sempre da quello che ormai mi guida in questi anni: capire chi vive in quella zona come sta vivendo questa vostra scelta. Io nel “Rilevato che” ho inserito tutta una serie di criticità che mi sono state segnalate, e in particolare gli abitanti del condominio di piazza Statuto 26, che si sono rivolti a me proprio perché c’è questa situazione di conflitto tra veicoli e mezzi in mobilità dolce, determinato dalla confusione creata dall’introduzione del nuovo percorso ciclopedonale. E a ciò si aggiunga l’impossibilità, Assessora, da questo punto di vista, di sostare davanti al loro portone, con conseguente grave nocumento per le persone con disabilità o comunque con difficoltà deambulatorie. Inoltre, mi sono giunte parecchie segnalazioni circa lo stato del marciapiede in piazza Statuto, nel tratto tra via Cibrario e via San Donato, il cui dissesto è causa di frequenti inciampi e infortuni dei pedoni. Questo perché l’ho inserito nell’interpellanza? Un po’ perché sarebbe importante riuscire a fare il minimo necessario, piuttosto che inventarsi situazioni di questo tipo. Se i cittadini arrivano addirittura a immaginare di ridisegnare questa tipologia di pista ciclabile, proprio perché il vostro desiderio di mandare tutti quanti in bici poi va a cozzare contro la possibilità di avere, da questo punto di vista, una deambulazione normale e la possibilità di accedere a casa propria e, se si ha una disabilità, non dover parcheggiare a metri e metri di distanza, ecco, questa è una cosa sulla quale noi non andremo mai d’accordo, perché tutte le misure che voi pensate o immaginate di fare per una mobilità sostenibile, ecologica, hanno un senso fin quando non vanno a confliggere, come abbiamo discusso qualche settimana fa rispetto ai monopattini o alle bici in sharing abbandonate per la città, se non vanno a confliggere con il diritto a chi è meno fortunato, perché magari le ruote che lo trasportano sono quattro e non sono quelle della macchina, cioè sono quelle magari di una carrozzina e non sono le due sulle quali regolarmente uno viaggia se utilizza una bicicletta. Detto questo, io prendo atto che c’è un lavoro in divenire. Sono tanti i percorsi in divenire rispetto alla mobilità dolce che avete pensato in questa città, in alcuni casi sono stati ben accolti dai cittadini, ma sono stati ben accolti nella misura in cui avete voluto discutere con i territori, discutere con i comitati. Spesso e volentieri emerge con grande chiarezza che, visto che ci stiamo avvicinando alla fine del vostro mandato, state cercando di..., si vede che avete da parte un po’ di decine e decine di litri di asfalto di colore giallo e quindi state disegnando piste ciclabili come se non ci fosse un domani, spesso e volentieri neanche discutendo con quei comitati che avete così tanto creato e costituito attraverso chi nella vostra struttura se ne sta occupando, senza neanche una discussione con questi comitati. Questo è uno dei tanti punti che vi sottolineo rispetto a questo non dialogo con i comitati, che di fatto erano il vostro punto di forza. Detto questo, lei dice che problemi non ci saranno. Mi ricordo che in piazza Statuto abbiamo avuto quella simpatica immagine che ha reso celebre la nostra città nei vari meme che sono girati, in cui pedoni e ciclisti si sovrapponevano, io l’ho messo in una interpellanza a mo’ di scacchiera, ma anche lì mi piacerebbe capire qual è la ratio, però ne abbiamo viste tante in questi cinque anni, ci mancava anche questa, sempre per far fare bella figura alla nostra città in giro per l’Italia. Detto questo, io attendo di vedere quello che mi manderà l’Assessora per poter discutere con chi tutti i giorni vive quella piazza, tutti i giorni esce da casa, tutti i giorni vorrebbe poter utilizzare la vostra mobilità dolce senza rischiare alcunché né per sé stesso, né per gli altri cittadini. Detto questo, io, Presidente, vado alla conclusione, anche perché i miei minuti sono finiti. Ringrazio comunque per la cortese risposta. È evidente che non penso che quello che tradurrò e porterò ai cittadini che mi hanno segnalato come problema il contenuto che lei mi ha dato oggi, possa renderli soddisfatti, perché è l’ennesima volta in cui l’Amministrazione non ascolta e non tiene conto delle problematiche che i cittadini sottopongono alla Giunta attraverso i Consiglieri Comunali. Grazie, Presidente. |