Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passo all’ultima interpellanza con la nostra Assessora Lapietra, ringraziandola veramente, perché è stata una trattazione veramente molto lunga. Passiamo alla n. mecc. 202001906/002, in cui il presentatore è il Consigliere Curatella, e l’Assessora Lapietra risponde alla domanda: “Quando la pedonalizzazione rischia di ostacolare interventi in emergenza: il caso di Borgo Dora” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passo, quindi, la parola all’Assessora Lapietra. LAPIETRA Maria (Assessora) Grazie. Allora, per questa interpellanza invece il Consigliere Curatella mi chiede in merito a Borgo Dora, la pedonalizzazione (incomprensibile) in linea generale, “quali valutazioni preventive rispetto alla pubblicazione degli atti formali (deliberazioni e ordinanze) siano state fatte in ordine alle nuove pedonalizzazioni e alla disposizione di fioriere e altri dissuasori, e se si sia tenuto conto dei requisiti minimi richiesti per l’accesso in sicurezza e con rapidità di tutti i mezzi di soccorso”, e in particolare fa riferimento a “quanto successo martedì 8 settembre 2020 nella una nuova area pedonale di Borgo Dora, se si stia valutando di controllare il corretto posizionamento dei dissuasori in tutte le aree di nuova pedonalizzazione previste in delibera”. Allora, innanzitutto con delibera, appunto, che lei citava la n. mecc. 202001537/119, sono state individuate aree pedonali temporanee nel territorio cittadino, per le quali è previsto un periodo di sperimentazione, al termine di detto periodo di sperimentazione si valuterà, alla luce degli esiti raggiunti, se e per quali aree confermare il provvedimento di pedonalizzazione, e quindi i successivi interventi strutturali. Le nuove pedonalizzazioni citate hanno come presupposto la temporaneità correlata alla mancanza di opere infrastrutturali e la posa di elementi di arredo urbano, la cui collocazione rispetta le normative previste dal Codice della Strada e dei requisiti di sicurezza previsti dalle norme vigenti. Anche per l’accessibilità dei mezzi di soccorso, quali varchi di accesso con larghezza minima di 3 metri e mezzo, e raggi di curvatura iscritti nelle geometrie della piattaforma stradale esistente. Con l’ordinanza del 27 luglio è stata istituita l’area pedonale a titolo sperimentale fino al 31 dicembre nelle vie Mameli, Lanino, Borgo Dora e Andreis. La delimitazione della nuova area pedonale è stata effettuata con fioriere, elementi di arredo urbano ed idonea segnaletica ai sensi del Codice della Strada; nel caso di specie, benché siano, comunque, rispettate le norme citate - e ho visto anch’io il video dell’evento in questione -, quindi, in realtà non ci sono stati problemi di ingresso dei mezzi di soccorso, ma, visto che ci sono state molte segnalazioni pervenute, si provvederà a sostituire le fioriere ubicate sull’accesso di via Mameli e anche ad arretrarle, quindi con fioriere di dimensioni più contenute, al fine di prevenire eventuali o future possibili criticità. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Mi sente? Pronto? CURATELLA Cataldo Ora sì. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Ha sentito che le ho dato la parola? CURATELLA Cataldo Adesso ho sentito, prima no. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, sì, perfetto. Allora le concedo la parola. CURATELLA Cataldo La ringrazio. Io ringrazio l’Assessore della risposta e chiedo di avere il testo che ha letto. Allora, questa interpellanza fa emergere due problematiche di programmazione. Allora, prima problematica, come mi hanno segnalato molti cittadini, anche in conseguenza di questa interpellanza, si è partiti col progetto di Borgo Dora un anno fa, e si è fatto un avviso a cui molti cittadini e molti commercianti hanno apposto la loro firma, in cui si diceva, che si avviava un percorso di discussione per valutare delle proposte di pedonalizzazione e dopo di allora non hanno saputo più niente, fino a quest’estate, almeno la maggior parte di loro, non hanno saputo più nulla, almeno fino a quest’estate, quando il progetto è partito. Quindi c’è un primo problema di comunicazione e di coinvolgimento dei territori, Assessore, perché non basta semplicemente dire: “Pedonalizziamo, chiudiamo”, bisogna coinvolgere i territori, concertare gli interventi e capire come fare anche gli interventi temporanei, per evitare di creare delle problematiche ai cittadini. Infatti, da quello che mi risulta, alcuni di loro si sono rivolti anche alla Procura per alcune problematiche che ci sono state. Quindi c’è un aspetto legato alla comunicazione, alla trasparenza, al coinvolgimento dei cittadini, che dovevano essere il punto centrale di questa Amministrazione, ma che invece si sta... si è, anzi, dimostrata come essere l’Amministrazione (incomprensibile) far calare i progetti dall’alto. C’è poi un secondo problema, Assessora, io mi rendo conto che lei dica e che debba dire: “Ah, ma non ci sono stati problemi”, perché guardi, quel filmato, se lo guarda bene, si vedono dei mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco che non riescono ad accedere in modo rapido alla via pedonalizzata, devono fare diverse manovre, al punto tale che, uno dei Vigili è dovuto scendere dal mezzo per dare le indicazioni per poter intervenire. Per fortuna, nel caso specifico non era un intervento dovuto a un incendio, dovuto a qualcuno che era in condizioni di pericolo, bisognava, semplicemente, mettere in sicurezza un cornicione e per fortuna, nel mentre, il cornicione non è caduto. Allora, nel momento in cui si decide di pedonalizzare, qui non basta..., mentre sulle piste ciclabili, ormai si va solo di vernice, non basta mettere le fioriere. Se un mezzo di soccorso, per poter accedere in emergenza, necessita di fare delle manovre, anche complesse, che portano via qualche minuto, probabilmente manca la progettazione dell’intervento, e infatti nelle delibere, nei documenti che ho visto relativi alla pedonalizzazione, non c’è un’unica riga dedicata a un valutare le possibilità di accesso dei mezzi di soccorso, che siano ambulanze, mezzi dei Vigili del Fuoco, mezzi della Polizia o altro, ed è per questo che io ho presentato questa interpellanza, non si può andare in un’ottica in cui, banalmente, diciamo: “Chiudiamo una strada”, per far vedere com’è bella la strada pedonalizzata, perché, siamo tutti d’accordo, che è necessario andare verso una mobilità attiva, rivedere i tempi e i modi in cui ci si muove nella città, ma non è sufficiente arrivare con delle fioriere da mettere qui e lì, sperimentare e vedere cosa succede e poi risolvere i problemi. Bisogna, almeno, quantomeno prima di procedere, avere un’idea di quali sono le diverse problematiche, anche soltanto legate agli accessi in sicurezza e in emergenza, anche soltanto basate su quelle. In questo caso, non si è fatta neanche questa valutazione, a cui si aggiunge, poi, quello che dicevo in precedenza, il mancato coinvolgimento dei cittadini, ed è qui che come azione si intende procedere in modo diverso, procedere coinvolgendo i cittadini e progettando in modo preliminare, non semplicemente facendo calare le sperimentazioni, ma valutando tutte le problematiche che possono sorgere, quali possibili soluzioni implementare e quindi avviare una prima sperimentazione di valutazione dell’intervento, che non deve essere un modo per creare ulteriori problematiche, come è successo in questo caso. Quindi, io spero che quanto successo, per fortuna non ha portato a conseguenze negative, sia di insegnamento, che nel momento in cui si deve fare una sperimentazione, almeno le valutazioni di come si interviene in emergenza, siano fatte in anticipo, evitiamo, poi, che il procedere a man bassa senza guardarsi attorno e senza nessun tipo di valutazione, poi sia pagato dai cittadini con conseguenze peggiori. Grazie, ho finito Presidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Curatella. |