Interventi |
ROLANDO Sergio (Assessore) Sì, grazie, Presidente. La Città ha istituito dal maggio 2019 un servizio di consulenza psicologica denominato “Spazio d'ascolto”, questo per venire incontro a tutti i lavoratori e lavoratrici che vivono forti situazioni di disagio. Tale sportello si rivela estremamente prezioso in questa fase epidemiologica, è stato infatti, con decorrenza dal 6 aprile di quest'anno, riconvertito senza particolare difficoltà in modalità a distanza. Le risposte ai vari quesiti sono le seguenti: “Quanti sono gli psicologi messi a disposizione per questo spazio d'ascolto?”. Attualmente gli psicologi sono tre, tutti Senior. “Quanti sono i dipendenti che hanno richiesto servizio di consulenza psicologica?” Dal 6 aprile con l'epidemia di Covid-19 i dipendenti del Comune di Torino che hanno richiesto consulenza sono 70, 13 in lista di attesa pre-pandemia e 57 nella lista emergenza Covid. “Quanti dipendenti sono già stati contattati e quanti colloqui hanno sostenuto?”. Tenuto conto che lo “Sportello d'ascolto” è un servizio attivo per i dipendenti del Comune di Torino dal 2019 adattato ai tempi del Covid per far fronte al disagio, possiamo sintetizzare i numeri totali dei partecipanti qui di seguito: dal 6 maggio 2019, data di avvio dello spazio di ascolto al 30 settembre 2020 sono state prese in carico 135 persone, di cui 65 nel 2019 della lista d'attesa pre pandemia Covid-19; 70 nel corrente 2020, di cui 13 la lista di attesa pre pandemia Covid-19, 57 nella lista urgenza Covid- 19. Non vi sono al 30 settembre 2020 dipendenti in lista d'attesa. I colloqui svolti sono stati in totale 472, di cui 307 nel periodo 2019/2020 precedente alla pandemia e 165 da remoto per i 57 della lista Covid-19. “Quali sono in percentuale i disagi maggiormente lamentati del personale dipendente?”. Illustro la tabella che poi sarà sulla copia che lascerò ai Consiglieri: disagio personale, familiare, preminente 36%; disagio personale preminente legato a Covid, in questo caso si manifestano degli affetti come solitudine, ansia, attacchi di panico, 28%, 27,7, però arrotondato; disagio legato prevalentemente al lavoro, stress, conflittualità colleghi, sovraccarico lavorativo, cambio mansione, 13,8%; difficoltà lavorative peggiorate in seguito alla riorganizzazione per Covid 22,2%. “Quando termina il progetto?”, è l'ultima domanda, il 31 dicembre 2020. È intenzione dell'Amministrazione, visti gli esiti, prorogare l'iniziativa almeno per tutto il 2021. Grazie. |