Interventi |
TRESSO Francesco Sì, grazie Presidente. Io ringrazio anche l’Assessora, credo fosse necessario dare in Aula queste comunicazioni anche per dare un dettaglio maggiore rispetto a qualcosa che tutti noi abbiamo letto sugli organi di stampa, ma che riguarda in prima battuta quelli che sono gli eventi, uno tra gli eventi più importanti sotto il profilo culturale della Città. Io comprendo bene quanto l’Assessore ci ha detto, cioè c’è un contesto di incertezza globale che non può che portare a questa conclusione, d’altronde, ci sono galleristi che sarebbero arrivati da tutta Europa, dal tutto il mondo e quindi in questa situazione sicuramente non si poteva procedere oltre. È ben vero che le Gallerie italiane avevano dato un consenso ampio, quindi ci tenevano veramente a questo tipo di evento e che quanto verrà realizzato in forma digitale è ovviamente quello che si può fare oggi, ma rimane un contentino. Quello che ci tengo a sottolineare è che un evento come Artissima deve essere mantenuto di primissimo livello, per quello che riguarda le attività dell’Amministrazione, proprio perché è una mostra che, come lei ci ha detto, raggiunge ormai un’edizione molto consolidata, siamo alla 27° edizione, è la quinta mostra a livello mondiale ed è la prima a livello nazionale nel suo contesto. Quindi è veramente un qualcosa che rappresenta un eccellenza che Torino ha saputo realizzare, ha saputo mantenere, in questo senso mi sembra che sia doveroso ricordare come anche nella gestione della contrattualistica con GL events che, di fatto, rappresenta colui che fornisce l’unica possibilità, probabilmente, di realizzare quel tipo di esposizione, per tutti i motivi che sappiamo, e per quanto riguarda la carenza che Torino ha nell’avere un polo diciamo così fieristico in cui la stessa Città sia presente, la stessa Città possa avere un ruolo di mediazione e comunque anche di indirizzo rispetto alla conduzione di quel polo, ecco, io credo che sia bene ricordare che è necessario che l’Amministrazione si faccia parte attiva nella gestione di questo tipo di rapporti. Lei ha citato la Fondazione Torino Musei che comunque ha avuto un ruolo, però non vorrei che si lasciasse un po' troppo, come dire, alla disponibilità di quello che GL events va a definire sotto regole che logicamente sono regole di mercato perché ognuno fa il suo mestiere, ma proprio per ribadire l’importanza di un tipo di manifestazione come questa e che richiede quindi anche che il contratto venga rispettato; il contratto vuol dire che, per esempio, la manutenzione deve essere fatta in modo adeguato e che non si può neanche poi soccombere a delle regole un po' capestro quali quello di dover prenotare in anticipo quando ci sono situazioni, prenotare gli eventi con un certo anticipo quando situazioni come quella pandemica che stiamo vivendo determinano poi ovviamente la necessità di essere adeguate di volta in volta. Quindi, a me sembra solo di dover ravvisare e ricordare con una certa, diciamo, enfasi che c’è un ruolo ben preciso che l’Amministrazione in questo campo deve svolgere perché manifestazioni come queste non devono assolutamente ventilare la possibilità di essere trasferite rispetto ad altre sedi rispetto a quella di Torino perché è questa la sede in cui sono nate, è questa la sede in cui continuano a dare un significato particolarmente importante anche per la capacità organizzativa che in questi anni hanno saputo dimostrare. Grazie. |