Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo con l'interpellanza 202001706/002 presentata dal Capogruppo Tresso, che ha come oggetto: “Navigazione per turisti sul Po, fantasia o realtà?” SICARI Francesco (Presidente) Risponde l’Assessora Lapietra. LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, ricordo che è stata fatta una Commissione ad hoc in merito proprio a questa tematica il 2 di settembre, quindi vi dirò cose che sono già state discusse ampiamente con i Consiglieri. Quindi “quali siano state le risultanze delle indagini di GTT al fine di verificare l'accaduto e le eventuali responsabilità”, come già detto in Commissione e in questo momento l'indagine interna è stata sospesa in quanto in contemporanea è stato aperto un procedimento da parte della Procura della Repubblica e quindi aspettiamo queste risultanze. “Quali siano le attuali condizioni di pulizia e igiene nei pressi del molo della biglietteria dei Murazzi e degli attracchi sulle sponde”, allora per quanto riguarda questo punto so che GTT sta chiedendo o un approfondimento insieme anche ad AMIAT e all'Amministrazione per cercare di intervenire al meglio in tale area proprio perché in questo momento ci sono stati dei problemi da parte di pulizia anche perché ci sono presenti ancora delle transenne, mentre GTT si sta attrezzando per eliminare il chiosco devastato dall'alluvione del 2016 e non più utilizzato anche perché non sarà più diciamo utilizzato neanche in futuro. Il terzo punto: “Se sia intenzione dell’Amministrazione rilanciare la navigazione fluviale del Po, specificando i battelli”, appunto questo è stato discusso ampiamente, ma lo riprendo in Consiglio, quindi è sicuramente intenzione dell'Amministrazione e della stessa azienda GTT riportare in funzione il servizio di navigazione turistica sul fiume Po sospeso dopo gli eventi nel novembre 2016. Il tema è particolarmente complesso e sicuramente non aiuta la scarsa abitudine a trattare argomenti legati alla navigazione nel nostro territorio. Si tratta infatti di acquisire un’imbarcazione che sia ecologica, che abbia le capacità di trasporto passeggeri almeno a 60 persone e nel contempo sia leggera e facilmente recuperabile e che rispetti tutte le omologazioni. Il tema della navigazione sul fiume Po nel tratto torinese può essere diviso in due sotto temi di pari importanza: la scelta del tipo di imbarcazioni e della propulsione, tradizionale, elettrica o ibrida; il rifacimento degli imbarchi e le procedure per la messa in sicurezza durante le piene. È chiaro che la navigazione potrà riprendere solo quando ambedue questi sotto temi avranno trovato un’idonea soluzione. A questi due macro argomenti si aggiungono due questioni meno legate in modo diretto alla ripresa dalla navigazione, ma comunque importanti: il tentativo di vendita dei vecchi battelli e il procedimento penale di cui abbiamo appena discusso. Per quanto riguarda le nuove imbarcazioni GTT ha incaricato un esperto di progettazione imbarcazioni di verificare l'esistenza sul mercato di imbarcazioni full electric, si tratta dell’ingegnere Andrea Bortolato di Venezia che ha anche presentato il progetto di cui si parlerà in seguito. La ricerca molto approfondita ha evidenziato che non esistono ad oggi imbarcazioni a propulsione elettrica omologate per il trasporto in linea. Ovviamente esistono imbarcazioni di piccola taglia, turistiche e ad uso privato interamente a propulsione elettrica, ma nessuna imbarcazione che effettui il trasporto di linea e che abbia tutte le certificazioni necessarie per essere ritenuta in classe, condizione importante in quanto garantisce che non sono state applicate deroghe alle regole standard. Un'imbarcazione da circa 60 posti interamente elettrica è presente all’idroscalo di Milano, ma al momento non risulta avere le certificazioni per navigare e in ogni caso opera in condizioni di corrente di velocità dell'acqua decisamente inferiori a quella del fiume Po nel tratto torinese. Oltre al tema della certificazione, la propulsione full electric deve fare i conti con quello della ricarica rapida che va effettuata durante la sosta tra una corsa e l'altra. Occorre quindi rispondere alla domanda relativa: dove costruire le stazioni di ricarica e come far arrivare l'energia alle barche, tenuto conto che la zona d'imbarco anche con lievi piogge spesso viene allagata. I temi sono stati affrontati con IREN e i tecnici comunali e si sono anche analizzate soluzioni proposte dalle principali aziende del settore, ma non è emerso un quadro di facile soluzione. Visti gli esiti della ricerca è stata individuata una soluzione che risponde ai criteri ecologici e al tempo stesso consente di avere certezza di tempi sull'omologazione dell'imbarcazione. Quindi la proposta per la messa a gara è stata un sistema di propulsione ibrido in serie, i motori elettrici sono alimentati da batteria al litio con capacità atte a navigare per un'ora di 100 kilowatt ora; le batterie possono essere ricaricate da apposita shop power, oppure da 2 diesel generatori da 50 kilowatt, mentre le batterie dei servizi si ricaricano attraverso i pannelli solari posti sul tetto. Il peso dell'imbarcazione si attesta attorno alle 12 tonnellate, quindi tramite appositi golfari saldati a scafo sarà possibile in qualsiasi momento il suo alaggio ai Murazzi con attrezzatura standard. È già stato effettuato il computo metrico, sono già pronti i disegni tecnici, per cui si pensa che il bando di gara per un'imbarcazione ed eventualmente una seconda potrà essere redatto entro la fine del corrente anno. La base di gara per individuare il cantiere che procederà alla realizzazione dell’imbarcazione potrebbe essere di circa un milione per imbarcazione chiavi in mano e immatricolata, cifra da cui partire con i ribassi. Si sta verificando anche attraverso l'associazione di categoria ASSTRA la possibilità di attingere a fondi governativi per il rinnovo delle flotte dedicate alla navigazione di linea. Imbarchi: sempre con l'aiuto di un esperto esterno si è verificato che per agevolare le operazioni di messa in secca delle imbarcazioni l'imbarco dei Murazzi deve essere spostato da dove si trova alle vicinanze di piazza Vittorio dove è più semplice operare con una gru. Anche gli altri imbarchi devono essere riprogettati e ricollaudati. Abbiamo segnalato ai settori competenti del Comune di GTT la necessità di un intervento di circa 4.000 euro… No, scusate, di circa 400.000 euro che GTT non è in grado di affrontare. Gli uffici comunali stanno verificando la possibilità di attingere attraverso fondi statali. Oltre ai lavori infrastrutturali GTT predisporrà, aprirà peraltro una procedura per intervenire in caso di piena che sarà concordata anche col Settore di Protezione Civile del Comune di Torino che ha predisposto il piano per tutta l'area. Per quanto riguarda la vendita se…, io ripeto cose già dette, però, come è noto, uno dei due battelli interessati dall'alluvione del 2016 ha riportato danni contenuti ed è in grado di navigare. Abbiamo ricevuto per questa imbarcazione una manifestazione di interesse da parte della Navigazione del Lago di Lugano e i responsabili dell'azienda sono anche venuti a Torino, dapprima per un sopralluogo tecnico e poco prima di Natale per una prima fase preliminare di una trattativa, ma hanno poi comprensibilmente informato che GTT a causa dell’estrema incertezze legate alla stagione turistica in epoca Covid hanno al momento sospeso ogni nuova procedura di acquisto rimandando la discussione a dopo l'estate. È intenzione di GTT riprendere i rapporti per portare avanti le trattative. C’era ancora un punto: “Come mai i problemi della navigazione fluviale non sono stati oggetto di discussione nell'ambito del citato tavolo per la gestione del Po”. Allora, anche questo è stato ampiamente discusso in Commissione, il tavolo riprenderà ad ottobre, il tavolo appunto sulla navigazione del Po. I punti all'Ordine del Giorno della prima riunione, perché in realtà le proposte sono molteplici sempre pervenute dal tavolo, ma i primi due punti sono sicuramente legati alla comunicazione e quindi il miglioramento della consapevolezza e la formazione dei cittadini, che erano i punti che ci trovavano più uniti a livello dei vari attori di questo tavolo, e soprattutto, visto l'esigenza di portare dei progetti all'Europa per essere finanziati con il recovery fund, quindi diciamo nascita di proposte realizzabili mediante le risorse messe a disposizione sia dalla Regione, in questo caso, che dall'Europa, quindi c'eravamo trovati all'ultimo tavolo proprio per riuscire a riunirci e fare proposte congiunte per riuscire a recuperare più risorse possibili. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) A lei. Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Grazie, Presidente e grazie all’Assessora per le risposte che mi ha fornito. Lei, Assessora, sa bene che su questo tema io ho già speso più interpellanze, è un tema che mi sta a cuore e non per nulla avevo anche proposto quella mozione che lei ha citato, che comunque ha avuto l'unanimità del consenso a livello di Consiglio. Quanto lei ci dice, che peraltro è già stato dibattuto, io ho presentato un'interpellanza prima della discussione in Commissione, ma credo che sia necessario anche fare alcune puntualizzazioni, che in parte ho già fatto anche in quella sede, ma che è utile riprendere, io comprendo che su alcuni punti, per esempio il primo, c'è in corso, c’è ancora in corso un'indagine della Procura e quindi sia prematuro dare delle risposte, anche se, ahimè, sono passati comunque quattro anni, che ci dovrebbe far riflettere anche che nella volontà di dare risposte è giusto che si rispettino anche dei tempi che siano compatibili, perché sennò poi tutto finisce in un enorme e nebuloso dimenticatoio che non riesce più a darci elementi di evidenza su quello che sono l’accaduto, di cui invece bisogna fare tesoro. Però quello che continua perplimermi maggiormente è il fatto che su questa occasione della navigazione fluviale non sia stata elaborata da parte dell'Amministrazione, proprio da parte sua, Assessora, che comunque questo tema ha nelle sue deleghe, una valutazione di pianificazione di quello che riveste quel tipo di opportunità per la Città. A me sembra che a distanza di quattro anni si dice: “Sì, adesso abbiamo l'idea di ripristinarla, però ci sono ancora tutta una serie di elementi che non fanno capire come si sia arrivati a questa decisione”. Cioè mi spiego: la navigazione fluviale è vista come opportunità dal punto di vista turistico, e allora poi si capisca cosa ci aspettiamo da quel tipo di segmento di opportunità, diciamo, che la navigazione può assolvere; può essere vista anche come un sistema di trasporto, anche funzionale al turismo, magari per il fatto che da piazza Vittorio sia possibile arrivare al Museo dell'Automobile tramite una via fluviale, che è anche un messaggio che potrebbe essere interessante che Torino può proporre e altre realtà no. Può essere un sistema di collegamento anche da un punto di vista, che ne so, di educazione ambientale di diverse aree verdi della città, come per esempio pensare che una realtà come quella di Parco Michelotti possa essere collegata con una realtà come il parco delle Vallere attraverso una linea di navigazione fluviale. Però allora questo deve anche dare degli elementi di riscontro quando si va a parlare di Michelotti e quando si va a parlare dei Vallere. Ecco, quello che io continuo a contestare, abbia pazienza, è questo continuare a ragionare sempre a comparti stagni, stiamo parlando di idraulica, questo torna a fagiolo. Non può essere più pensabile che ci sia un discorso di navigazione fluviale avulso da quello che è un contesto, per esempio, di ridisegno del Valentino, di funzioni che può assolvere un castello del borgo Medievale, se non vediamo tutti i tasselli messi insieme. Guardi che alla fine questa mozione, che peraltro, appunto, impegna l'Amministrazione a lavorare su un tavolo di concertazione di quelle che sono le politiche delle strategie legate al fiume Po, questo aveva nell’intenzione. Però mi spiace che lei non abbia mai voluto considerare questo, forse perché non arrivava dalla sua Maggioranza come un'opportunità davvero, ma io ho fatto con spirito assolutamente laico di dire: “Diamoci uno strumento”. Se lei va a rileggersi i punti che credo non abbia mai letto di quella che era la parte di “impegna”, questo chiedeva, di definire un modello di governo per le politiche che riguardano la gestione del fiume Po. Al secondo punto era proprio concertare le modifiche che possano essere condivise sul vigente regolamento sulla navigabilità del Po. Allora quando lei ci dice: “Abbiamo fatto tutte queste valutazioni, ne parleremo nella riunione di ottobre”, lei capisce che proprio l'approccio è diverso, è l'approccio stesso che seguite, come si diceva prima, con il Disability Manager, a cose fatte poi lo coinvolge. Peraltro anche il tema del possibile utilizzo delle persone con disabilità di questo tipo di servizio della navigazione fluviale andrà comunque considerato. Allora c’è un discorso molto più ampio che è quello che invece bellamente è stato ignorato in questi periodi, c'è un tema di navigazione, allora noi abbiamo delle società remiere che fanno un certo tipo di fruizione dello specchio fluviale che può essere in contrasto o meno con quello della navigazione, però bisogna concertarle, come sempre sono percorsi che richiedono il fatto di trovarsi intorno a tavoli e lavorare, però lavorare. In due anni, perché questa mozione è del giugno 2018, vi siete riuniti una volta, forse due, ma avete affrontato in una maniera molto generica degli argomenti da poi approfondire. Questo argomento era quello su cui era nata quella mozione, quindi questo andava per primo condiviso, almeno nelle linee di indirizzo, poi le scelte saranno fatte da GTT in base alle indicazioni che emergono. Oggi non sappiamo neanche se si tratta di un battello, ma perché uno e non due, per esempio? Sono state valutate? C'è un’analisi di quelli che sono i dati effettivi che questo servizio potrebbe sopperire? Quale servizio potrebbe erogare? All'epoca del Covid, calcolando il distanziamento quanti sono i posti effettivi rispetto a un’utenza e una domanda? Cioè mi sembra che si continui a mettere dei tasselli avulsi da un ragionamento un pochino più articolato e costruito, questa è la grossa mancanza e che io riscontro in chi in quattro anni non ha potuto dire: “A noi interessa quel servizio perché assolve A, B, C, D”, questo è totalmente mancante. Il tema dei chioschi, benissimo, abbattiamo il chiosco, ma poi bisogna capire come risolviamo la bigliettazione, quindi sarà una proposta alternativa. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda, gentilmente. TRESSO Francesco Vado a concludere, certo, Presidente, ha ragione a toccarmi il tempo. Io ribadisco il fatto che vedo una totale mancanza di pianificazione di un servizio nell'ottica di capire che funzione può assolvere. Quindi mi riserverò di chiedere un ulteriore approfondimento anche perché i tempi, come lei ci ha detto, oggi sono ancora tutti in fase di valutazione, si stanno facendo delle idee, ma mi sembra che ci sia ancora poca chiarezza. Sarà poi compito della prossima Amministrazione penso poi portarle avanti, però mi riservo di chiedere ancora un approfondimento per capire almeno questa Amministrazione cosa confusamente è riuscita a portare avanti. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Tresso. |