Interventi |
ROLANDO Sergio (Assessore) Sì, grazie, Presidente. Allora, su questo tema forse sono già state date qualche informazioni, però proviamo a riepilogarle: da tempo, in merito al tema che solleva l’interpellanza, l’Ente si avvale di un supporto di un operatore specializzato, denominato... che è una società che si chiama Finance Active, società specializzata che opera da circa una ventina di anni con numerose Pubbliche Amministrazioni su tutto il territorio nazionale e che dispone di specifici software per l’elaborazione dei dati e l’attualizzazione dei flussi finanziari di qualsiasi operazione. La valutazione del mark to market, che da un punto di vista istituzionale è devoluta a quelle che si chiamano in gergo tecnico le “clearing house”, che sono delle banche indipendenti, avviene mediante l’utilizzo di strumenti tipo quelli che ha il nostro consulente, consulente da svariati anni della Città, che, analizzando le curve dei tassi e attualizzandole, nonché operando specifici confronti fra diverse curve, esamina i buoni pluriennali dello Stato, degli Enti Locali, individua i valori di riferimento. I dati del mark to market comunicati dalle banche, che dovrebbero arrivare tutti i mesi per ogni derivato, vengono analizzati e confrontati con i dati forniti da Finance Active, per evitare che ci siano differenze di valutazione. Una piccola precisazione: il mark to market non è una penale, il mark to market corrisponde in qualche modo al valore in quel momento del derivato, quindi può determinare o una differenza positiva, o una differenza negativa. Quindi è un valore potenziale, perché sta semplicemente a dire che, se un soggetto che ha quel derivato intendesse venderlo in quel momento, ricaverebbe quel valore, ma è un valore potenziale, perché non è un valore effettivo, non è comparabile per esempio a quello che potrebbe essere il fair value di un derivato, perché bisognerebbe che il derivato fosse indipendente dal sottostante per poter essere un valore realizzabile. Invece, come si sa, tutti i derivati sono appiccicati a un qualcosa che si chiama “sottostante”, che può essere un mutuo, un’emissione di BOC o altro. Questo è, spero di aver detto tutto quello che serviva. Sul tema ci sono ampie informazioni diffuse dai sistemi di governo della Borsa. Do un’ultima informazione: la banca che sovraintende alle valutazioni del mark to market dei derivati è una banca mondiale londinese e che risponde ai requisiti dello Stato, non della Città. Se uno va sul sito, trova la London Stock Exchange Group, che fa le valutazioni dei derivati per tutti i derivati in Europa, di tutti gli Stati. Grazie. |