Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Possiamo procedere con la terza interpellanza, la n. mecc. 202001349/002 del Consigliere Curatella, che ha come oggetto: “Chi valuta il mark to market dei derivati ovvero la penale a carico del Bilancio della Città?” SICARI Francesco (Presidente) Risponde l’Assessore Rolando. Prego. ROLANDO Sergio (Assessore) Sì, grazie, Presidente. Allora, su questo tema forse sono già state date qualche informazioni, però proviamo a riepilogarle: da tempo, in merito al tema che solleva l’interpellanza, l’Ente si avvale di un supporto di un operatore specializzato, denominato... che è una società che si chiama Finance Active, società specializzata che opera da circa una ventina di anni con numerose Pubbliche Amministrazioni su tutto il territorio nazionale e che dispone di specifici software per l’elaborazione dei dati e l’attualizzazione dei flussi finanziari di qualsiasi operazione. La valutazione del mark to market, che da un punto di vista istituzionale è devoluta a quelle che si chiamano in gergo tecnico le “clearing house”, che sono delle banche indipendenti, avviene mediante l’utilizzo di strumenti tipo quelli che ha il nostro consulente, consulente da svariati anni della Città, che, analizzando le curve dei tassi e attualizzandole, nonché operando specifici confronti fra diverse curve, esamina i buoni pluriennali dello Stato, degli Enti Locali, individua i valori di riferimento. I dati del mark to market comunicati dalle banche, che dovrebbero arrivare tutti i mesi per ogni derivato, vengono analizzati e confrontati con i dati forniti da Finance Active, per evitare che ci siano differenze di valutazione. Una piccola precisazione: il mark to market non è una penale, il mark to market corrisponde in qualche modo al valore in quel momento del derivato, quindi può determinare o una differenza positiva, o una differenza negativa. Quindi è un valore potenziale, perché sta semplicemente a dire che, se un soggetto che ha quel derivato intendesse venderlo in quel momento, ricaverebbe quel valore, ma è un valore potenziale, perché non è un valore effettivo, non è comparabile per esempio a quello che potrebbe essere il fair value di un derivato, perché bisognerebbe che il derivato fosse indipendente dal sottostante per poter essere un valore realizzabile. Invece, come si sa, tutti i derivati sono appiccicati a un qualcosa che si chiama “sottostante”, che può essere un mutuo, un’emissione di BOC o altro. Questo è, spero di aver detto tutto quello che serviva. Sul tema ci sono ampie informazioni diffuse dai sistemi di governo della Borsa. Do un’ultima informazione: la banca che sovraintende alle valutazioni del mark to market dei derivati è una banca mondiale londinese e che risponde ai requisiti dello Stato, non della Città. Se uno va sul sito, trova la London Stock Exchange Group, che fa le valutazioni dei derivati per tutti i derivati in Europa, di tutti gli Stati. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Curatella. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Allora, io ho presentato questa interpellanza insieme a quella che abbiamo discusso la settimana scorsa e chiederei anche su questa di poter avere il testo che ha letto l’Assessore, perché comunque il tema dei derivati è un tema centrale per la Città di Torino. All’ultimo Bilancio approvato, quindi a fine dicembre, cubano circa 520 milioni di euro, almeno questo è l’ammontare relativo ai derivati, di cui la parte stimata di mark to market negativa è circa 112 milioni, poco più di 112 milioni. E parliamo di una cosa: è vero, è un qualcosa di potenziale, ma il fatto che sia negativo vuol dire che la Città sarebbe in perdita di 112 milioni, infatti a Bilancio, nel caso in cui il derivato dovesse essere venduto o comunque dovesse essere chiesto l’annullamento, e infatti a Bilancio è previsto... c’è un fondo apposito di accantonamento che nel prossimo triennio, nella parte delle stime dell’ultimo Bilancio, cuba per quasi due milioni e mezzo su tre anni. Noi, quindi, arriviamo in una situazione in cui non solo la Città ha tutta una serie di problematiche dovute a debiti pregressi, c’è tutto il tema dei derivati, c’è il tema del Covid che ha creato ulteriori squilibri dal punto di vista finanziario e ho presentato questa interpellanza perché non è chiaro, e infatti anche nella risposta viene rimandato a questa società, la Finance Active, ma quali sono i criteri di valutazione base che vengono adottati? Ad esempio, mi si veniva a dire che i dati di mercato utilizzati sono quelli comunicati dalle banche e poi fa un raffronto. Ma di questi dati all’interno del mark to market sono comprese o no le commissioni bancarie che normalmente le banche nascondono all’interno della valutazione del mark to market? È stata fatta una valutazione di questo genere? E infatti è il motivo per cui io chiedevo: chi se ne occupa? Sulla base di quali dati? Quali sono i criteri che vengono utilizzati? E soprattutto le fonti, non basta... capisco la banca, la London Stock Exchange; abbiamo garanzia, anche tenendo in conto tutte le leggi dello Stato di cui parlava l’Assessore, che non ci sia nessun conflitto di interesse, nessun legame, ad esempio, con (incomprensibile) di Londra o con altri sistemi? Noi sulla base di che cosa, diciamo...? È sufficiente che uno dica: “Okay, è considerata indipendente”? Quindi, ci sono alcune informazioni che secondo me andrebbero approfondite, anche perché il tema dei derivati doveva essere un tema centrale in questa Amministrazione, però, come già detto anche la settimana scorsa - e ho letto poi la risposta che l’Assessore mi aveva girato -, siamo lenti, non abbiamo ancora fatto nulla, dopo quattro anni ci troviamo ancora con una situazione che per fortuna è arrivata questa sentenza della Cassazione, che almeno dà un po’ di margine di possibilità all’Amministrazione di agire, ma non si riesce a comprendere, anche dalla risposta di oggi, se facciamo semplicemente i passacarte, okay, ci dice la Finance Active, così, facciamo così, o se cerchiamo di approfondire e di andare anche in un’ottica innovativa su questo tema. Quindi non mi reputo soddisfatto della risposta. Come avevo già fatto per la settimana scorsa sull’altra interpellanza, chiederò in Commissione di avere un approfondimento. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. |