Interventi |
GIOVARA Massimo Presidente, troppa grazia. Al ritorno dalle vacanze non mi aspettavo due atti del sottoscritto, ma gli atti non sono mai del sottoscritto, sono di tutto il Consiglio Comunale, come abbiamo dimostrato con l'atto precedente. Allora, anche questo è un atto che nasce durante il periodo Covid, che non si sa di nuovo se è finito oppure no, ma diciamo che è meno virulento di quando è nato questo atto e l'idea è sempre quella di fare degli atti in situazioni di crisi che però possano essere perpetrati, possano avere delle conseguenze permanenti, ovviamente positive e in questo caso nell'"Impegna" si chiede di concedere in modo permanente la gratuità per concessione del suolo pubblico temporaneo per quelle attività commerciali e associazioni che presenteranno una programmazione culturale periodica e di qualità, con investimento determinato e determinata da scadenze fisse sul modello delle piccole stagioni o rassegne teatrali e musicali. Qual è lo spirito di questo documento, lo spirito è che, essendoci sempre stati tagli alla cultura anche dal nostro insediamento, ma anche negli anni passati, i tagli alla cultura dei fondi pubblici sono progressivi e continuano ad aumentare e io e il Consigliere Napolitano abbiamo in mente di condividere delle azioni anche insieme ai Consiglieri delle Opposizioni e delle Minoranze in questo merito, ma vi lasciamo la sorpresa, si potrebbero instaurare delle pratiche virtuose in questo senso. Cioè, in che modo può la Città di Torino aiutare la produzione di piccole iniziative culturali, che già avvengono? Perché ricordiamoci sempre che gli operatori culturali lavorano anche, ahimè, quando ci sono scarsissime risorse. La Città di Torino può fornire dei servizi, se non ci sono le risorse. Tra questi servizi il suolo pubblico è uno dei servizi essenziali. In passato abbiamo presentato una mozione che parlava di concessione del suolo pubblico per la lavorazione degli spot commerciali sul territorio torinese, e questo avrebbe aumentato, nelle intenzioni della mozione, la ricaduta di attività cinematografiche e commerciali sul territorio comunale - cosa che già avviene nella Città di Milano, che io non considero mai concorrente di Torino, ma complementare, almeno noi a loro o loro a noi per diversi aspetti - e questo potrebbe, come dire, coadiuvare gli esercizi commerciali che hanno un'attitudine positiva nei confronti delle iniziative culturali di qualità. Il secondo punto: "Permettere a tal fine anche l'utilizzo da parte degli esercenti e delle associazioni richiedenti degli spazi occupati dai parcheggi cosiddetti 'a strisce blu'". Questo sta già avvenendo in questo momento, indipendentemente dalle attività culturali o meno, esclusivamente in quella parte della giornata non soggetta a pagamento, nel rispetto delle indicazioni tecniche che la Città riterrà di fornire a tal proposito. Ovviamente, occupandomi io di cultura, subordinavo questo aspetto all'organizzazione e all'ospitalità di eventi culturali. Un aspetto che va ancora affrontato, ne approfitto per lanciare un'altra idea, sarebbe quello di capire in che modo, invece, le attività dei piccoli club ed associazioni culturali possono essere coadiuvate, perché in questo caso si sta parlando di attività commerciali. Grazie, Presidente. |