Interventi |
TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Io ringrazio gli Assessori che hanno..., in particolare l'Assessore Schellino che ci ha fatto un'illustrazione molto ampia, fornendoci un quadro socio-demografico di tutto quello che è la situazione che caratterizza i rom, i camminanti e le popolazioni che hanno caratterizzato gli insediamenti di cui si parla nell'ambito dell'Interpellanza Generale che abbiamo presentato. Quello che devo dire anche che è stato riconosciuto dall'Assessore, dall'Assessore Schellino, una valenza metodologica dell'approccio seguito dal progetto della "Città possibile", no, mi sembra che abbia obiettivamente ammesso che sono stati raggiunti dei risultati, anche se poi nel tempo non tutti sono stati così diciamo risolutivi come si sperava, e che comunque l'approccio di cercare un percorso di accompagnamento era quello effettivamente poi ripreso anche dal progetto speciale successivamente. Chi parla peraltro ha un minimo di conoscenza del fatto che la situazione dei campi rom è assolutamente complessa e di ben difficile risoluzione in termini di conflitto che va a creare. Io ho fatto un servizio civile, per cui ho vissuto 20 mesi della mia vita in situazioni di..., insomma lavorando nei campi, quindi so abbastanza bene cosa comporta anche in termini di impatto sulla realtà in cui si contestualizza questa situazione. È proprio per questo che rimango un poco scettico e sconcertato da un certo tipo di operazioni che vengono declamate con una certa enfasi anche a livello di media, a livello di social, mostrando le foto dei campi risanati e quindi della situazione anche ribonificata, anche con dei costi importanti come ci ha segnalato l'Assessore Unia, devo dire che altrettanto non è stato fatto dall'Assessore Schellino nel darci contezza di quali siano state le risorse impegnate nel facilitare questi percorsi, ovvero nel fornire delle somme a chi aderiva a questa progettualità, né tantomeno da che origine sono state tratte queste somme a disposizione. Quindi questo sarebbe un elemento che credo in un consesso come quello in cui oggi andiamo a discutere di Consiglio Comunale sarebbe stato opportuno e corretto fornire. C'è stato detto che..., almeno se così ho ben interpretato, tra l'altro ne approfitto per chiedere, Presidente, se gli Assessori che adesso spero stiano sentendo, non vedo, possono fornire le risposte scritte, credo sarebbe molto gradito perché sono state esaustive e ricche di documentazione, è stato detto dall'Assessore Schellino che non si è ritenuto utile fare degli annunci preliminari proprio per non andare a condizionare magari dei comportamenti che avrebbero potuto in qualche modo inficiare la bontà di un percorso. Io quello che ho sottolineato con una certa veemenza nell'ambito dell'atto presentato è la non rispondenza a quello che era stato tutto un percorso che il Consiglio Comunale aveva adottato nell'istituzione del tavolo rom. Allora su questo mi sembra si sia mancato di nuovo di una concertazione e di una condivisione di questi metodi, questi approcci, che viceversa in un problema, come dicevo, così complesso, così di difficile ricerca di mediazioni, devono proprio trovare nella possibilità di trovare un consenso anche tra mediare posizioni diverse, perché io capisco bene la posizione dei residenti che giustamente hanno diritto a una qualità di vita, ricordiamo appunto il diritto al respiro che era stato discusso anche nell'ambito delle nostre sedute, delle nostre Commissioni, così come la necessità di capire come risolvere problema di queste persone che di fatto in molti casi sono di fatto cittadini, almeno parlo per i Sinti, italiani e comunque da molto tempo risiedono sul nostro territorio. Il fatto di avere quindi provveduto a queste risorse e poi peraltro l'Assessore Schellino ci ha detto di come tutta una serie di realtà si sono solamente traslate da iniziare dai campi dell'Aeroporto, di via Reiss Romoli, di piazza d'Armi, mi risulta anche Villaretto, altre situazioni in cui comunque di fatto abbiamo spostato un po' il problema. Poi, per carità, c'è stata una fetta di popolazione rom che ha ben fruito di questa possibilità per ritornare nel Paese di origine anche perché eravamo in prossimità del periodo estivo e credo molti abbiano approfittato anche di poter andare a trovare le famiglie in Romania o dove, però chiediamoci poi se esiste adesso un controllo, un monitoraggio dei flussi di rientro, che peraltro in un periodo come quello che stiamo vivendo apre tutta una..., come dire, sottolinea dei problemi oggettivi anche sotto il profilo sanitario, perché attenzione che con i costi che sono stati evidenziati, sì, uno riesce a comprarsi probabilmente, facilmente un biglietto d'aereo, un biglietto di pullman a prezzi piuttosto contenuti, probabilmente riesce anche a valutare la possibilità di un affitto per un mese o due, ma certo non è quella diciamo la soluzione che possa incentivare a ricostruirsi una soluzione abitativa, una situazione di vita nel Paese di origine. TRESSO Francesco Quindi mi sembra che..., cerco di andare alla conclusione velocemente, questo tipo di misure non hanno fatto altro che traslare nel tempo e, ahimè, un po' nello spazio la problematicità. Quindi io ravviso da un altro la mancanza di quello che tra l'altro erano intendimenti anche di istanze presentate anche dalla Maggioranza sulla volontà di dare vita a questo tavolo per concertare e mi sembra invece che siano state prese le posizioni in autarchia da parte dell'Amministrazione, misure che risultano comunque valide e a livello temporaneo, forse anche per riuscire ad evidenziare un poco la soluzioni a problemi che in realtà si ripercuoteranno e questo nondimeno presenta anche delle responsabilità che questa Amministrazione si porterà in capo perché dà adito poi a incentivare misure securitarie che invece altre forze politiche possono proporre in maniera più forte. Chiudo dicendo che forse si è persa ancora una volta l'occasione in un percorso che comunque era così articolato e così sedimentato nel tempo, di valutare una soluzione un pochino più concreta e pragmatica di dire: provvediamo ad un censimento, definiamo qual è un numero di persone che possono effettivamente essere inserite con un programma di inserimento lavorativo, di inserimento scolastico per i ragazzi e su questo si fa un discorso molto chiaro, però per chi accetta questo tipo di programma cerchiamo delle soluzioni fattive, non dei tamponi messi in questa maniera con elargizione di somme che di fatto non consentono un vero e proprio progetto di ricostituzione di una vita in maniera diversa, ma quantomeno serviranno o per pagarsi un biglietto d'aereo per poi rientrare o forse per comprarsi una roulotte per poi continuare di nuovo ad avere una situazione che andrà a gravare su altre parti della città. Non mi sembra questo un modo corretto, serio, proficuo di procedere. Grazie, Presidente. |