Interventi |
LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, sì. LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, allora, in questa interpellanza… LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, mi si sente? LAPIETRA Maria (Assessora) Allora, la Città di Torino, considerato il rilevante interesse pubblico a favorire gli investimenti di infrastrutturazione tecnologica del territorio ha da tempo avviato le procedure per l'installazione delle reti di comunicazione elettronica, approvando diversi accordi con gli operatori privati impegnati nella realizzazione della (incomprensibile) banda ultra larga. In particolare, con deliberazione della Giunta del 2014 è stato approvato un primo accordo con lo sviluppo di una rete in fibra ottica tra la Città di Torino e la società Metroweb. In seguito all’avvenuta fusione per incorporazione della società Metroweb e la società Open Fiber, la Città di Torino, con successiva delibera del 2018, ha approvato il rinnovo dello schema di accordo per la realizzazione e la gestione delle infrastrutture e reti dati ad alta velocità sul territorio della città di Torino. Tali accordi sono finalizzati a disciplinare i rapporti tra l'Amministrazione Comunale e l’operatore privato con lo scopo di costituire una nuova rete di servizio pubblico, riducendo i disagi alla cittadinanza anche attraverso l'impiego di tecnologie innovative di scavo e cablaggio e utilizzando le infrastrutture già esistenti e secondo lo specifico regolamento della Città di Torino e in particolare il Regolamento numero 331 sulle manomissioni e il ripristino dei sedimi stradali. Questo regolamento è stato approvato in Giunta nel 2009. Tale regolamento sulle manomissioni del suolo pubblico prevede tra le disposizioni tecniche l'esecuzione e il ripristino delle carreggiate stradali in due tempi be distinti: il primo denominato provvisorio è eseguito al termine della (incomprensibile) degli scavi; il secondo denominato definitivo da eseguirsi in un secondo tempo dopo i necessari assestamenti, solitamente dopo 30-60 giorni dall'esecuzione del primo, conformemente alla tipologia delle pavimentazioni esistenti. Entrambi i ripristini devono comunque essere condotti in modo conforme al regolamento assicurando all'utenza il transito in sicurezza della carreggiata stradale non appena conclusa la fase di reinterro. Allo scopo di ridurre disagi alla cittadinanza, in un'ottica di corretta gestione del suolo pubblico, il ripristino definitivo viene solitamente eseguito al termine di tutte le lavorazioni eseguite, compresi gli allacciamenti alla rete di nuova creazione e all’avvenuto e corretto assestamento della pavimentazione con l’esecuzione di un nuovo tappeto di usura in materiale bituminoso. Alla conclusione di tutte le attività, ed entro 90 giorni dall'ultimazione dei lavori e prima della consegna definitiva alla Città, il concessionario è tenuto alla certificazione della regolarità con idoneo certificato di regolare esecuzione a firma di un tecnico abilitato. A ulteriore precisazione di quanto sopra verranno condotti gli opportuni accertamenti finalizzati a comprendere eventuali inadempienze e/o (incomprensibile) nella realizzazione dei ripristini imputabili alle aziende dei sottoservizi. In particolare, per rispondere alle domande del Consigliere Petrarulo, mi viene chiesto: “Chi sono i soggetti che hanno eseguito i lavori e per conto di chi”, quindi Metroweb, poi confluita in Open Fiber, a cui è data la facoltà di operare liberamente nel quadro normativo nazionale di riferimento. Due: “Se i lavori eseguiti abbiano rispettato il capitolato approvato e come dovevano essere fatti i ripristini”. Come ho detto prima, gli scavi e i successivi ripristini vengono realizzati nell’ambito della normativa vigente, in particolare il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2013 e del nostro Regolamento della Città che ho citato in precedenza, quindi il numero 331. Devono essere fatti in due tempi, come si diceva, entro 60-90 giorni il definitivo. Tre: “Se sia stata fatta una verifica dopo i lavori in tutte le zone in cui questi sono stati realizzati e nel caso di discrepanza dal capitolato quali provvedimenti sono stati presi”. I lavori sono in corso, in quanto i ripristini definitivi non sono stati ancora eseguiti. Conclusi gli stessi, a fronte della redazione di un certificato di regolare esecuzione da parte di un tecnico abilitato, l’Amministrazione Comunale riprenderà, a seguito delle opportune verifiche, in carico i sedimi stradali. Quattro: “Se la gestione di questi lavori sia centralizzata e se sì, perché non sia possibile organizzare l’esecuzione dei lavori per zona”. La gestione dei lavori è affidata a una società concessionaria che ha dato in capo la responsabilità degli stessi e il conseguimento degli obiettivi da attuarsi con criteri manageriali e costi a proprio carico. Gli obblighi nei confronti della Città vengono regolamentati da apposita convenzione, tra questi vi sono i ripristini che devono essere condotti secondo le tipologie e i criteri del regolamento della Città. Di norma l’impianto della rete avviene in varie fasi, dando la priorità alla rete principale, poi alla rete secondaria, ed infine alla rete di distribuzione finale e i singoli allacciamenti. All’ultimo punto mi viene chiesto: “Chi si occupa di concedere il fine lavori e quali siano le tempistiche e le condizioni di ripristino del manto stradale in sicurezza nei casi in cui si ritenga necessario al fine della sicurezza pubblica”. L’ultimazione dei lavori deve essere comunicata dalla società concessionaria secondo quanto previsto dal regolamento. Il ripristino definitivo, come ho detto negli altri punti, deve essere condotto entro 60-90 giorni. Grazie. |