Interventi |
LUBATTI Claudio Presidente, spero che mi si senta… si senta la mia voce. LUBATTI Claudio Grazie. Eccomi qua. Allora, io intervengo dopo aver seguito, limitatamente a quanto mi ha permesso la connessione, il dibattito di oggi, perché, ci tengo a lasciare a verbale una valutazione anche del sottoscritto, di azione, del lavoro che è stato fatto. Perché io non credo che sia stato fatto un lavoro negativo o che siano stati fatti degli errori, credo che si sia, intelligentemente, seguito il Consiglio, come al solito prezioso, dei nostri uffici tecnici, che vanno ringraziati e ai quali va riconosciuta, anche in questa occasione, come spesso ci succede di fare nelle sedi di Commissione, una professionalità non banale, che va a sfatare il falso mito che ogni tanto si sente dire in giro, che nella Pubblica Amministrazione non c’è qualità. Credo che si sia fatto un buon lavoro. Mi permetto di dire, analizzando la documentazione che ci è stata messa a disposizione e che abbiamo ascoltato nelle varie illustrazioni, che il lavoro è semplicemente incompleto. Incompleto perché ci sono ampi margini e ampie aree di interesse proprie di una revisione così importante del Piano Regolatore, che sono state completamente ignorate e questo, ovviamente, non va ad inficiare la qualità del lavoro che è stato fatto, ma permettetemi, deve portarci tutti ad avere l’onestà intellettuale di non definire questo lavoro come un lavoro epocale, perché sembra, quantomeno, eccessivo, bene quanto è stato fatto. Ma vi sembra naturale che in uno strumento di pianificazione così importante, in una delibera così alta, un lavoro così approfondito che parte da così non lontano, com’è stato descritto dall'Assessore, dalla Sindaca, dagli Assessori nelle varie Commissioni, in tutte le occasioni possibili e immaginabili, non ci sia una parola su come immaginiamo la nostra Città da un punto di vista viario? Che non ci sia stata una valutazione nel merito di flussi viabili di traffico della nostra città per arrivare a decisioni di pianificazione urbanistica e che l'unico tema sul quale si dice una parola sulla viabilità, è la questione del Meisino? Tra l'altro, segnalo già ampiamente attenzionata dalla precedente Amministrazione. Allora, io…, è questa la domanda che faccio all'Assessore e alla Sindaca, che tra l’altro mi spiace che non presenzi e non partecipi, non abbia fatto lei l’illustrazione di un atto, evidentemente, così importante per tutti quelli che sono intervenuti, tranne che per chi deve valutare le priorità nell’agenda della Sindaca, che è una Sindaca che non è on time e non mette la faccia nella presentazione di un’occasione così alta, fa dubitare sul fatto che sia ampiamente condivisa questa valutazione dell’importanza del documento. Detto questo, torniamo al merito, allora io mi chiedo delle due l'una, o è stata fatta una clamorosa sottovalutazione dell'importanza di una visione e di una analisi di quello che è il futuro della viabilità e dei flussi di traffico nella nostra città, che denota quindi questo lavoro come incompleto, oppure, come ha derubricato in poche parole il nostro Assessore Iaria nella sua illustrazione del Consiglio di oggi, che invece quella sì, sono riuscito a seguire in maniera completa, ma purtroppo era comunque incompleta, ha derubricato tutto questo ragionamento al PUMS. Guardate, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, è un documento sicuramente molto importante, che mi onoro di aver anche studiato e analizzato nella precedente Amministrazione, grazie al prezioso contributo dell’allora Consiglio Comunale e di tanti interlocutori che abbiamo avuto la possibilità di portare a bordo nella discussione, dell'Assessore Lavolta, che con me aveva seguito alcuni aspetti, dell’Assessore Lo Russo, che era allora l’Assessore all’Urbanistica. Cioè un documento che aveva visto ed abbracciato tutto un insieme di strutture, non soltanto, ovviamente, l’Assessorato alla Viabilità e al Traffico, ma è evidente che il PUMS è un’altra cosa, il PUMS ha un altro obiettivo ed è un’altra missione quella che viene consegnata a quello strumento di pianificazione. Quindi, il dire nell’illustrazione che non si parla di, perché tanto c’è il PUMS, è un errore clamoroso che un Assessore all'Urbanistica non può fare, se ha rispetto del Consiglio Comunale di Torino. Ci dica piuttosto che ha voluto correre, ci dica piuttosto che non ha fatto fare sufficienti analisi di studio del traffico, ci dica che è stata una scelta politica quella di non entrare nel merito, perché magari non c’era intenzione di entrare nel merito in quella particolare circostanza sulla questione della viabilità e del traffico, ma che non si dica però, che questa parte qui, di una variante, che ripeto, tutto questo è vero, se com'è vero, in tutti gli interventi della Maggioranza, a partire dall'Assessore, hanno definito questo lavoro, come un lavoro epocale. Benissimo, è un lavoro molto importante, questo nessuno non lo riconosce, è un lavoro che ha alcune lacune, forse di merito, ha fatto bene il collega Lo Russo ad entrare nel merito su alcune questioni, perché vista anche la sua competenza passata, probabilmente, è entrato ancora meglio di quanto non sia possibile al sottoscritto entrare nel merito delle singole questioni, ma c'è un evidente buco, clamoroso buco, che io voglio con tutta la mia forza sottolineare. Da qui ne consegue, e tutto questo è una conseguenza delle cose che ho detto fino ad adesso, un’assenza a cascata di alcuni titoli che sono strategici per la nostra città. È vero che noi siamo reduci da una clamorosa presa di posizione dell'Assessore Lapietra, coperta da tutta la Giunta, che se ne infischia della richiesta di 22 Sindaci della Città Metropolitana, alla faccia di tutte le dichiarazioni che vengono fatte sul fatto che la Sindaca di Torino è anche la Sindaca della Città Metropolitana, che le nostre politiche non sono di area del Comune di Torino, ma sono di area vasta, cioè tutte le cose che state dicendo nelle varie sedute di Commissione e Consiglio, Convegno e poi in qualsiasi altra occasione pubblica, vengono poi sconfessate, puntualmente, dall'atteggiamento assolutamente local che vi ha guidato nella decisione sulla Metropolitana 2. Ma detto questo, che non ci sia qui un tema di approfondimento sul tema della Metropolitana 2, lo dico anche verso il polo universitario, la Sindaca l’altro giorno è andata all'inaugurazione…, alla presentazione del polo Universitario di Grugliasco e si è intelligentemente vantata di fare un ragionamento di area vasta nella sua seconda veste di Presidente della Commissione della Città Metropolitana, ma quando poi entriamo nel merito delle singole questioni la Sindaca della Città Metropolitana, ci dimostra di avere questa visione. Quando noi approviamo un documento di questo genere vi sembra normale che non si discuta del tema della fermata di Dora e Zappata? Che non si discuta del tema della fermata di Orbassano, piuttosto che della SFM5, piuttosto che della Torino-Ceres? Perché, in questo uno poi dimostra e nel merito la possibilità di fare un ragionamento di area vasta e non soltanto un ragionamento con la visione legata, quando va bene, ai confini della Città, se non addirittura ai confini di una singola Circoscrizione, perché su queste scelte io credo, e sui temi della mobilità è fin troppo facile dirlo, c'è una tale necessità di fare un ragionamento che va oltre i confini della cinta daziaria, che è scontato, eppure in questa occasione vediamo la clamorosa mancanza di una capacità di approfondimento sui temi della mobilità. Allora, Presidente, io vado verso la conclusione e penso di aver anche occupato buona parte del tempo a mia disposizione, la valutazione che viene fatta sul documento non è una valutazione negativa nel merito della proposta che è stata avanzata, perché se si analizzano le cose che sono state avanzate devo dire in buona parte delle questioni che sono state affrontate c’è un’attenzione a quella che è la semplificazione, alla riorganizzazione di alcune pratiche amministrative che probabilmente qualcuno apprezzerà anche all'esterno, credo che si siano anche fatti sentire per arrivare a questo risultato per usare un eufemismo, e quindi bene su alcune scelte, bene su alcune decisioni, detto che alcuni processi andranno forse governati, dovremo vedere quale sarà la ricaduta sui nostri conti, sulle nostre previsioni di entrata, perché non è stato sufficientemente chiaro io credo, Assessore Iaria, nell'illustrare quali sono le ricadute sul Bilancio di queste scelte che vengono inserite nel Piano Regolatore. Ma, detto questo, quindi non c'è una valutazione preconcettuale (incomprensibile) io ho provato ad entrare nel merito di una questione che invece è clamorosamente assente in questo documento e, visto e considerato che questo è un documento invece completo per definizione ed è un documento sul quale, se non ce la presenza approfondita di tutti i tasselli, non possiamo arrivare (incomprensibile) questo come un documento epocale, come qualcuno lo ha definito, un lavoro di grande visione verso il futuro della Città. Non avete fatto gli studi di traffico, non si parla di cosa succederà alle persone che vogliono muoversi nella nostra Città e quale sarà la propensione che noi metteremo a disposizione nello sviluppo di una pianificazione verso le infrastrutture della mobilità pubblica e privata. Piuttosto che riempirci la bocca di mobilità sostenibile, riempire la Città di strisce per terra facendo finta di fare piste ciclabili o casette avanzate per la ciclabilità, noi dovremmo in queste occasioni, ha ragione il collega che mi ha preceduto, forse non tutti i cittadini sono così attenti allo sviluppo urbanistico della Città o al contenuto del vostro documento, ma proprio perché noi invece siamo chiamati a fare gli Amministratori pubblici, siamo chiamati ad averla quest’attenzione agli strumenti amministrativi, perché siamo a tutti gli effetti amministratori, tra l’altro ormai non più amministratori da qualche settimana e che quindi possono permettersi di dire ho votato senza capire o semplicemente non mi hanno detto e non mi hanno spiegato. Qui siamo davanti a un voto di grande responsabilità del Consiglio Comunale, uno dei voti più importanti che questo Consiglio Comunale esprime all'interno di questo mandato, ma non si può esprimere questo voto, se non si ha la piena consapevolezza della visione del contenuto complessivo che ha questo documento. Non cado nella provocazione di parlare di TAV quando si parla di Piano Regolatore, sulla TAV io credo che si dovrebbe terminare questa lunga discussione che c’è stata all'interno della Città di Torino tutta ideologica, tutta, se volete, fatta soltanto per racimolare qualche voto ancora di qualche no TAV che c’è in giro per il territorio, se davvero ce ne sono ancora, e provare a immaginare che quella sia un'infrastruttura capace anche qui di ridare uno slancio alla nostra Città, al nostro territorio, al triangolo del Nord-Ovest. LUBATTI Claudio Concludo, Presidente. Concludo proprio con questa valutazione, cioè la capacità di leggere tra le righe nei documenti che sono usciti dal Ministero, che preoccupano, perché ci sono alcuni elementi che bisogna essere molto molto cauti a non cogliere. Quindi, Presidente io ascolterò con attenzione ancora le considerazioni che l'Assessore vorrà fare o la Sindaca, se ci degnerà di una parola su questo documento, prima di valutare come esprimere il mio voto finale e lo dichiarerò ovviamente nelle opportune dichiarazioni di voto, che avrà la gentilezza di concedermi. Grazie Presidente. |