Interventi |
GRIPPO Maria Grazia Buongiorno. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Innanzitutto chiederei cortesemente all'Assessora se può trasmettermi, magari di oggi, gli estremi della risposta che ha letto, in modo tale da poterla tenere memoria. Sono contenta di essere arrivata giusto in tempo, nel senso che se non fossimo riusciti a discutere questa interpellanza probabilmente avrei avuto contezza dei dati e delle questioni che lei ha trattato dalle cronache dei giornali, dal momento che mi anticipava che ci sarà un momento di pubblica presentazione anche per parlare di quello che avverrà nei prossimi mesi e in specifico a settembre. Devo rilevare che io ho fatto più volte richiesta non soltanto di parlare di come è stato gestito il conto corrente solidale, non solo le tempistiche, ma anche l’esito e l’utilizzo delle donazioni, più che altro perché, intanto, il Consiglio Comunale, secondo me, dovrebbe essere edotto di determinati meccanismi prima di quanto non dovrebbero esserne edotti gli organi di stampa - senza nulla togliere al prezioso lavoro che essi svolgono per la collettività -, ma vuoi anche perché - e avevo fatto una serie di richieste in questa direzione alla Commissione IV per portare già nelle precedenti settimane la questione alla verifica -, dicevo, vuoi anche perché, comunque, ci sono - e l’Assessora nella sua risposta parzialmente me lo dimostra - delle questioni che al conto corrente solidale in sé si intrecciano in modo molto stretto. Perché lo dico? Pongo due questioni a titolo d’esempio: innanzitutto, perché, rispetto a questo parterre, vogliamo chiamarlo così, di 10.000 famiglie, che è una fotografia di una domanda che si è costruita nel tempo dell’emergenza sanitaria, a me piacerebbe capire che cosa, tra virgolette, “è rimasto fuori” e, soprattutto, rispetto alla rete Torino Solidale avevo chiesto - ma stiamo parlando già di oltre due mesi fa - un’informativa sulla relazione con le altre Associazioni che non fanno parte della rete e l’avevo chiesto a suo tempo, in particolare, in riferimento a quelle che prestano assistenza agli stranieri in condizioni di marginalità estrema. Sono venuta a sapere quasi per caso, nel senso che ultimamente bisogna sempre tirare un po’ fuori le parole dalla bocca all’Assessore Giusta, che ha trovato una sua definizione il progetto Torino Plurale e Solidale, che però non abbiamo ancora avuto il piacere di sapere quanto cuba in termini numerici, quindi di denari; non saprei nemmeno dire se, in un qualche modo, drena risorse rispetto alle donazioni che ci sono state certificate dall’Assessora oggi, ma, soprattutto, l’Assessore Giusta ha presentato la rete Torino Plurale e Solidale come una rete parallela rispetto alla rete degli snodi. Vedo che compare il Presidente, quindi vado alla conclusione. Mi sarebbe piaciuto poter dire se eravamo d’accordo con questo tipo di impostazione, mi sarebbe piaciuto poter misurare, comunque, la soddisfazione del bisogno, rispetto alle iniziative messe in campo; nonostante siamo alla vigilia - e concludo, Presidente - di una presentazione pubblica degli esiti delle iniziative che sono state intraprese durante la fase emergenziale e quelle che ci aspettano, io annuncio all’Assessora che chiederò un approfondimento in Commissione per poter fare in modo - mi permetta quella che non è una battuta, ma semplicemente un gioco di parole - che i nodi vengano al pettine. La ringrazio. |