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FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passo, visto che siete…, comunque non verifico più la presenza, visto che siete gli stessi come Consigliere e come Assessore che risponde all’interpellanza 202001428/002: “Programma 5 Stelle: Smart City, KPI, Living Lab, Platform as a Service, design- build-test, file sharing, virtual project management. Una città talmente innovativa che per una pratica edilizia ci vanno 3 mesi, anzi 4” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata in data 26 giugno del 2020, il primo firmatario è il Consigliere Magliano, a cui seguono i Consiglieri Curatella e Montalbano. Do subito la parola all’Assessore Iaria. IARIA Antonino (Assessore) Grazie, Presidente. Di solito io apprezzo l’ironia e anche la modalità con cui il Consigliere Magliano apre le sue interpellanze e le titola perché chiaramente sono interpellanze volte a pungolare l’Amministrazione, ma, in questo caso, però devo dire che, secondo me, non voluta dal Consigliere Magliano, questa interpellanza non è indirizzata a un’attività dell’Amministrazione politica, ma è stata più un’interpellanza che non ha preso in considerazione i problemi che abbiamo dovuto affrontare e come li abbiamo affrontati dal punto di vista delle pratiche edilizie. Io ricordo che il Comune si è adattato alle problematiche relative al lockdown in maniera egregia, e forse è uno dei pochi casi…, forse il miglior Comune in Italia per esser riuscito a spostare velocemente le pratiche edilizie in tutte le sue forme, il suo iter dal cartaceo al digitale, ma anche complessive di appuntamenti e anche complessive della gestione dell’Archivio, perché la problematica rilevata dal Consigliere Magliano riguarda l’Archivio Edilizio. L’Archivio Edilizio ha due modalità: una modalità telematica, in cui le pratiche si possono recuperare scansionate, iscrivendosi al portale EdificaTO, facendo richiesta e pagando i diritti e una possibilità di recuperare le pratiche, revisionare le pratiche in formato cartaceo. Chiaramente, con i protocolli di sicurezza e il lockdown, tutta la parte legata alla visione cartacea della documentazione si è bloccata per tre mesi. Bloccandosi per tre mesi, non certo per colpa dell’Amministrazione, si è anche accumulato tutto un pregresso che stiamo cercando di recuperare. Come lo stiamo cercando di recuperare? Sempre mantenendo l’ottica del rispetto dei protocolli di sicurezza: come dicevo prima abbiamo già avviato, stiamo avviando una rimodulazione del processo di digitalizzazione informatica che, a breve, arriverà a compimento aumentando la possibilità di fare scansioni delle pratiche e quindi riducendo anche la necessità di recarsi direttamente all’Ufficio di piazza San Giovanni per la consultazione, ma proprio già da lunedì, a partire dal 3 luglio, abbiamo riaperto, con i protocolli di sicurezza corretti, la sala di consultazione dei fascicoli dell’Archivio. Chiaramente, anche questa riapertura ha portato a vedere diverse limitazioni perché le postazioni sono passate da 16 a 6, ma abbiamo anche cercato di aumentare l’orario d’apertura in modo da poter venire incontro per cercare di recuperare il pregresso e abbiamo spostato, appunto, come detto prima, l’orario di apertura fino alle 13.00. È stata introdotta anche l’apertura qualche pomeriggio per incrementare ulteriormente la ripresa degli appuntamenti. E come stiamo facendo? Anche questo non è facile, è complicato, perché per uscire a recuperare il pregresso dei professionisti che si sono prenotati dobbiamo anche contattarli telefonicamente per indicargli una nuova data in anticipo, rispetto alle prenotazioni che i professionisti hanno fatto nel periodo di blocco e anche nel periodo relativo alla… non ancora aperti gli Uffici di piazza San Giovanni. Quindi, dicevo, è stata aperta anche la possibilità di aprire qualche pomeriggio per incrementare ulteriormente gli appuntamenti. Devo dire che, in molti casi, può anche succedere che si concorda un appuntamento, per fortuna i casi sono pochi, e, per svariati motivi, poi questo appuntamento non viene rispettato da parte dell’utente, però stiamo andando nell’ottica di recupero. È chiaro che il pregresso da recuperare è molto. Però, io vorrei dare dei numeri che sono anche interessanti perché noi qui stiamo parlando solo dei professionisti, ma l’Archivio Edilizio è utilizzato anche da altri Enti e anche dalla nostra struttura, da altri servizi del Comune stesso. Nel periodo marzo-giugno 2020, diciamo nel periodo del lockdown, i fascicoli edilizi, consultati in modalità digitale, sono stati 6.597; i fascicoli consultati da altri Servizi del Comune 1.933, i fascicoli in cartaceo e consultati da altri Servizi del Comune 584; i fascicoli edilizi in conservazione prenotati nel periodo marzo-giugno per la consultazione cartacea sono stati digitalizzati e resi disponibili per la consultazione dal sistema EdificaTO e sono 1.072. Questo unito anche al fatto che tutti gli appuntamenti sono spostati su remoto e anche solo, preciso, per fare un paragone rispetto all’anno scorso, nel 2019 le consultazioni cartacee sono state 20.278, le consultazioni telematiche di fascicoli digitali sono state 31.605. Quindi, giusto per sintetizzare, stiamo lavorando per raddoppiare la possibilità di informatizzare e di rendere disponibili le pratiche in formato digitale e abbiamo riaperto la consultazione cartacea per recuperare il pregresso. Conto che questa situazione, chiaramente, man mano, nell’arco dei prossimi mesi andrà a ridursi come problematica. È chiaro che il ritardo, come ho detto prima, non è da imputare all’Amministrazione, ma è, chiaramente, un ritardo che ha colpito molti settori, tra cui anche questo tipo di pratica, che il Comune, però, devo dire, il Comune di Torino, ha affrontato in maniera molto smart. Quindi se riprendiamo il titolo, siamo stati uno dei Comuni più smart nel dare servizi ai professionisti, specialmente dell’edilizia, in remoto. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore. Passo la parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Mah, guardi, Presidente, e guardi, Assessore, sarà mia cura leggere con attenzione la nota che vorrà fornirmi l’Assessore, anche perché ha dato…, ha letto tanti dati. Io però sono solito, come ormai l’Assessore sa, prendere per buono cosa mi viene detto dai cittadini e dai professionisti, soprattutto se sono i professionisti che vorrebbero ricominciare a lavorare e dunque, in qualche modo, a portare anche introiti all’interno delle casse del Comune. Io nel “Rilevato che” le scrivevo che mi è stata rappresentata questa situazione, cioè la situazione di alcuni professionisti che pochi giorni addietro, al fine di richiedere, tramite la piattaforma “TorinoFacile”, gli accessi agli atti per visionare pratiche edilizie giacenti presso gli Archivi del Comune, si sono visti fissare un appuntamento a metà ottobre, cioè quattro mesi dopo. Questo è un dato, Assessore, cioè o lei mi dice che i cittadini o i professionisti mentono, e mi auguro che non sia così, lei non l’ha detto, ha, però, detto che, ogni tanto, è anche colpa dei cittadini o dei professionisti che non si presentano agli appuntamenti; cioè, rispetto alla mole del ritardo che noi abbiamo, imputabile a noi, ma, se vogliamo, anche imputabile a come sono organizzati i nostri Uffici, cosa che, però, ha a che fare col passato, non ha a che fare solo col Covid, io le dicevo, secondo quanto ho appreso, a fronte di circa 90 pratiche giornaliere, pare che vi sia un unico dipendente addetto alla digitalizzazione delle pratiche edilizie richieste e che, inevitabilmente, senza colpe imputabili a questo lavoratore, il ritardo, nel fornire riscontro, sia inesorabile e sempre crescente. Io le chiedevo se era vero o no, cioè se è vero che c’è solo una persona che si occupa della digitalizzazione. Io a questa domanda non ho trovato risposta, lei mi ha dato tante altre risposte, per carità, ci mancherebbe, ma io le chiedevo questo: ma è vero che nella nostra pianta organica c'è solo una persona che si occupa di fare la digitalizzazione? Cioè che il Comune di Torino ha solo un dipendente che fa questo? Io a questo non ho avuto risposta, magari la troverò leggendo più accuratamente quello che lei ha detto oggi in Aula. C'è un dato, Assessore, che noi siamo, oggettivamente, in ritardo rispetto al grande tema della digitalizzazione e lei potrebbe dirmi: “ Sì, quando ci siamo insediati, quattro anni fa, era in ritardo anche allora la Città”, va bene, però nel vostro programma elettorale c'erano tutta una serie di punti molto importanti, su come rendere digitale, smart e assolutamente fruibile, assolutamente trasparente la nostra Amministrazione. Poi addirittura chi si riempiva la bocca di queste parole è diventato addirittura Ministro, quindi forse l'unica cosa che siamo riusciti a fare è far diventare Ministro un ex Assessore e non a realizzarla. Detto questo, detto questo, io mi auguro, ma lo dico di cuore e senza polemica, a parte il fatto che io le interpellanze le faccio sia sulla politica, sia sull'Amministrazione, perché non c'è scritto da nessuna parte che l'Amministrazione non sia intoccabile, perché se un imprenditore a fine mese non riesce a raggiungere i suoi obiettivi non sfama la gente, cosa che non accade nel mondo della Pubblica Amministrazione e ci sono i pregi e i difetti, per cui la politica può anche, ogni tanto, sottolineare il fatto che le cose potrebbero essere fatte di più e meglio, oppure diversamente, senza che su questo si leda alcun tipo di maestà, visto che siamo contribuenti anche noi e quindi grazie alle nostre tasse viene mantenuto l'apparato statale e non solo. Detto questo, però, io mi auguro, Assessore, penso che lei arrivando da quel mestiere, fortunatamente, si renda conto che se qualcuno vuol fare un investimento e vuol far partire una pratica edilizia, vuol far partire il lavoro e lavoro vuol dire, operai che lavorano, manutentori che lavorano, famiglie che ricevono lo stipendio, è chiaro che quattro mesi, secondo me, sono un po' eccessivi. Allora, io sono assolutamente convinto che per la sua sensibilità, si stia facendo di tutto, perché questi quattro mesi si riducano il più possibile, perché hai voglia a parlare di ripartenza, hai voglia… e se non riparte l'edilizia non parte il Paese, questo è inutile che ce lo diciamo, e quindi io mi auguro, prendo atto dei degli sforzi che l'Assessorato e l’Assessore in prima persona sta mettendo in campo, io rivendico il fatto che non ho capito se c'è una sola persona che fa questo, perché bisogna avere anche il coraggio di rispondere alle interpellanze: “No, il Consigliere mente”, oppure: “Il Consigliere ha ragione” e io se fosse un'assurdità quello che ho scritto, ne prenderei atto, mi scuserei e chiederei al cittadino e a chi mi ha dato questa segnalazione, di non raggiungermi con informazioni errate. E, secondo, le chiedo però di fare in modo che questo delta di quattro mesi si riduca il più possibile, perché sennò è di fatto disarmante. Adesso anche le imprese edilizie hanno tutto il loro blocco, hanno tutto il loro arretrato, hanno tutto quello che non sono riusciti a fare durante il COVID, adesso vorrebbero iniziare a lavorare, con quello che pagano di tasse, paghiamo l'apparato pubblico, prima li facciamo partire, prima evitiamo di avere dei problemi. Detto ciò, Assessore, attendo di sapere, di leggere con attenzione la sua nota, questa e quella della interpellanza di prima, e poi se possiamo come Consiglio, fare qualcosa per sostenere un'accelerazione di questi tempi lei il voto dei Moderati per far ripartire l'edilizia lo avrà sempre. Grazie, Presidente, ho concluso. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie, Consigliere Magliano. |