Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Mah, Assessore, io le chiedo di poter ricevere quanto da lei letto; se riesce a farlo subito e lo dice ai suoi Uffici, la ringrazio molto perché non è stato semplice seguirla perché sentivo sfogliazzamenti vari. Le mie domande erano molto precise e, secondo me, glielo dico senza polemica, forse dovrebbe fare due o tre ragionamenti anche con l’Assessorato alle Politiche Sociali, perché, vede, Assessore, da quel che mi risulta, visto che noi in corso Unione Sovietica 220/D abbiamo, come lei sa, e quindi non risulta solo a me, abbiamo tutta una serie di Servizi legati al mondo della disabilità, Servizi comunali legati al mondo della disabilità, come abbiamo la presenza di tantissime Associazioni, perché forse quel polo, che prima o poi mi auguro diventerà la cittadella della solidarietà di questa città, sempre che le Amministrazioni, lentamente, non vogliano dismetterlo un po’ all’Università e un po’ alle RSA o alle cooperative che sono legittimamente all’interno…, vede, Assessore, c’erano alcuni intendimenti che però quando avete fatto questa delibera di Giunta nessuno ha voluto rimarcare, né tantomeno difendere. Questi intendimenti erano: benissimo andare avanti con un progetto di riqualificazione, ma la struttura di corso Unione Sovietica 220/D chiedeva tre cose fondamentalmente: uno, la possibilità di una realizzazione di un parcheggio, perché adesso attorno a quel polo di corso Unione Sovietica ruotano tantissime persone, tantissime persone e su questo magari un confronto con la Direzione delle Politiche Sociali anche da parte sua e dell’Assessore Schellino sarebbe opportuno; una messa in sicurezza di quella zona perché la recinzione di quella zona è totalmente non adeguata, chiunque ha fatto un intervento su quell’area si è fatto una bella recinzione in modo tale da essere tranquilli, tranne nelle zone di pertinenza del Comune; e in più una riqualificazione di una casetta che in questo momento è attaccata proprio alla struttura di corso Unione 220/D, che potrebbe essere utilizzata per laboratori, per attività. Allora, io dico questo: benissimo l’operazione, però, come sempre, si possono immaginare delle opere a scomputo che vanno in favore della Città perché è vero che l’Università deve fare quest’operazione, è giustissimo che ci sia un campus, benissimo, ma noi non è che non possiamo pensare che non ci siano una serie di richieste che arrivano dai nostri Uffici, che arrivano dalle nostre Direzioni e nessuno le difende e nessuno se ne fa carico. Per cui, io mi auguro, e questo lo dico a verbale, che sia possibile, quando inizieranno tutte le attività di progetto, appunto, mettere in sicurezza l’area di competenza nostra, visto che noi stiamo cedendo una parte di terreno, primo dato, attraverso una recinzione che abbia un senso; la realizzazione di un parcheggio perché gli operatori, i volontari, tutti quelli che si recano lì alcune di quelle realtà, come sa bene, mi auguro che sappia bene l’Assessore Iaria, hanno bisogno di mezzi, di mezzi che sono accessibili perché trasportano persone con disabilità, e poi un ripristino, una messa in disponibilità delle Associazioni e non solo, anche della Città, di quella casetta, che è proprio attaccata alla struttura di corso Unione Sovietica 220. Non vorrei che, nelle more di firmare protocolli e andare sui giornali, ci dimenticassimo che in quella zona, in quella struttura, oltre all’Università, oltre al mondo della cooperazione che sta lì e oltre al mondo dello sport che arriverà, c’è anche il mondo della disabilità che aveva richieste precise, precise, che nella vostra Convenzione non sono state menzionate. Io mi auguro, essendo, l’Assessore Iaria, l’Assessore dei sì, che possa dire anche questi tre sì: sì a una messa in sicurezza della recinzione; sì a garantire più posti auto per chi si reca lì per fare attività di volontariato, per fare attività di incontri, dibattiti e convegni e sì alla ristrutturazione di questa piccola casetta dentro la quale però si possono fare tantissime attività legate al mondo della disabilità, sia fisica, che intellettiva. Per cui, io non ho avuto risposta su questo; al punto 3) io non ho capito se queste tre cose, che facevano parte di intendimenti, tra Direzione del Comune troveranno una soddisfazione o meno, per cui leggerò con attenzione la documentazione che l’Assessore vorrà inviarmi, dopodiché però, piuttosto, chiederò un approfondimento in Commissione perché a fare campus non c’è nessun problema, siamo tutti molto d’accordo, soprattutto per la vocazione universitaria di Torino, ma non ci dimentichiamo chi magari lo sport non lo può fare perché, purtroppo, nella sua vita si è trovato a vivere una condizione diversa, sia lui che le famiglie, che, invece, trovano un grande sollievo da tutta l’attività per la disabilità che noi svolgiamo in quella porzione di struttura che è del Comune di Torino. Grazie. |