Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Io ho sottoscritto la proposta della collega Albano e comunico al Consiglio le ragioni per le quali ho sottoscritto questa mozione: mi era e mi è chiarissimo che alcune delle questioni puntuali che sono state poste potrebbero trovare una risposta diffusa in forma di interpellanza piuttosto che in forma di programmazione delle Commissioni consiliari, ma sono altrettanto consapevole del fatto che quando si attraversano delle situazioni complesse nelle quali si è posto un obiettivo che era quello della trasformazione in consorzio di diritto pubblico di SMAT e percorrendo questo obiettivo ci si misura, sia pure avendo una significativa partecipazione con un esito che non è quello desiderato e si assumono, in nome della democrazia del voto dell'assemblea, le conseguenze che ne derivano si è poi anche legittimati e io direi quasi responsabilizzati, a verificare se le rassicurazioni ricevute dai sostenitori delle tesi contrarie siano effettivamente percorribili. Quindi di tutto il testo della mozione della collega Albano la questione che a me particolarmente sta a cuore, e mi ha convinta, è quella riferita al controllo analogo perché non si può - soprattutto lo dico a coloro che sono sempre pronti a spiegare i percorsi giuridici corretti - non si può da un lato sottolineare l’indifferenza rispetto all'interesse pubblico e alle modalità gestionali di una società, anche se di diritto pubblico non è, e poi volere applicare, a quella società che di diritto pubblico non è, ma si sostiene e io auguro proprio che sia così, che comunque persegue gli interessi pubblici nello stesso modo, contemporaneamente sostenere una modalità, quella del controllo analogo, che è esattamente prevista da tutte le norme, anche comunitarie, esclusivamente per i Servizi Pubblici Locali di una società a capitale interamente pubblico e partecipato. Ora trovo quindi che sia più che opportuno che laddove si è affrontata una discussione in assemblea dove i Comuni ritenevano di poter perseguire le stesse modalità di affidamento in house di controllo analogo previste per le società di diritto pubblico, anche con l'attuale forma societaria di SMAT, che si chieda quali siano le coerenze tra le normative e lo Stato attuale delle cose. Così come ritengo che sia ragionevole conoscere, ai fini dell'equilibrio finanziario generale dell'azienda, quali siano le intenzioni relativamente l'acquisizione delle quote del CDU se queste stiano acquistabili direttamente da SMAT, se queste siano ritornati in capo ai Comuni, quindi mi sembra che di tutta la tematica puntuale e importante che riguarda episodi fatti, programmazioni specifiche, quello che a me rileva e che mi ha convinto è la necessità di continuare ad approfondire gli aspetti giuridici, che sono stati a mio modo di vedere, troppo frettolosamente liquidati non solo sul piano politico di discontinuità rispetto all’esito del Referendum, ma anche su un piano complessivo dell’applicazione delle norme generali sulle società di diritto pubblico e sulle partecipazioni dei Comuni nelle diverse società. Quindi, quell'aspetto a me sembra importante sottolinearlo, peraltro, messo come messo nella mozione della collega Albano, era persino rinviato ad una relazione in sede propria, che è quella dell'assemblea dei soci, quindi in qualche modo anche un atto di appropriatezza che si voleva richiamare e che sarebbe tornato al nostro esame, al nostro giudizio, alla nostra conoscenza dopo quel tipo di validazione. Quindi non credo che l’evidente non sintonia dei tempi o l’eventuale eccesso di domande nello stesso testo, magari non tutte completamente connesse tra di loro, sia il peccato di questa mozione, perché il merito è quello di insistere su un tema che, a me sembra, dovrebbe interessare tutti gli amministratori pubblici. Quindi, io voterò questa mozione. |