Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie, Presidente. Ringrazio innanzitutto i colleghi che così numerosi hanno voluto sottoscrivere la richiesta di cittadinanza onoraria e io cercherò di essere rappresentativa delle loro intenzioni, ovviamente sapendo della possibilità e anche dell’auspicio di ulteriori interventi a supporto. In modo particolare, riassumo brevemente le motivazioni: la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria al dottor Julio Guerra Izquierdo è motivata da meriti scientifici, voglio ricordare in modo particolare le pubblicazioni nell’ambito della nefrologia che hanno ottenuto il premio della ricerca scientifica; competenze cliniche, voglio ricordare la direzione, la vicedirezione dell’ospedale Cienfuegos e dell’attività di emodialisi; ma soprattutto insieme alla competenza professionale e di ricerca clinica, quella della dedizione umanitaria, di aver cioè condiviso e partecipato a numerose esperienze di interventi di gestione di problematiche sanitarie in diversi Paesi del Mondo. Ricordo la missione in Guatemala, per cui è stato ottenuto un riconoscimento; ricordo la missione in Venezuela, che è stata articolata non soltanto nell’affrontare le fasi di acuzie ma anche i sostegni rispetto ai comportamenti sanitari di prevenzione e di cura delle diverse popolazioni e ricordando questa particolare esperienza umana e professionale, voglio sottolineare il fatto che mentre individuiamo la figura professionale e umana, altrettanto la leggiamo come l’esito e come la capacità di partecipazione e di coordinamento ad un’impresa collettiva, l’impresa collettiva delle brigate mediche internazionale Henry Reeve che, come molti sanno e gli italiani hanno avuto occasione di apprendere in questa nostra particolare contingenza, si è particolarmente manifestata e si è particolarmente spesa in numerose esperienze internazionali di intervento in emergenza, penso a quella del 2014 nell’Africa Occidentale contro l’Ebola per la quale è stato tenuto dalle Brigate Mediche Internazionali un riconoscimento del New York Times, penso agli interventi realizzati in Haiti alle condizioni dell’epidemia da Colera e alle condizioni drammatiche di territorio e popolazioni travolte dal terremoto; penso alla stessa disponibilità manifestata per intervenire a New Orleans nell’occasione dell’uragano Katrina, non accolta dagli USA. Quindi noi siamo in un contesto in cui individuiamo una persona capace, competente, autorevole per nominarla a nome di tutta un’esperienza di carattere internazionale che è fatta di specializzazione, di investimenti nella propria formazione nel tempo, e di grandissime doti di umanità, come hanno avuto modo di manifestare i numerosi pazienti che nella nostra città, durante l’emergenza sanitaria da Covid-19, così come nella città di Crema, hanno potuto verificare l’aiuto, il supporto, il sapere scientifico di questi medici, di questi operatori sanitari, di questi organizzatori dei servizi sanitari. Una competenza che io credo, almeno per quello che mi riguarda, iscrivo certamente alla dedizione dei singoli, ma anche a modelli di organizzazione delle cure e delle prestazioni in caratteri universali di una realtà nazionale - quella di Cuba - che ha sempre investito all’interno delle Politiche sanitarie, delle Politiche di prevenzione, delle Politiche sociali, delle Politiche di comunità. Ed è per questo che mi piace inquadrare questo particolare riconoscimento in una storica amicizia che lega l’Italia, ma ancora di più la nostra Regione e la nostra Città, a Cuba; ho avuto modo, ma non voglio sottrarre un intervento al collega Napoli, ho avuto modo di verificare come nelle molte relazioni storiche del tempo ad esempio la città e il Comune di Giaveno abbiano avuto modo di pregiarsi e fregiarsi della presenza del loro connazionale Pogolotti che a Cuba realizzò un quartiere di edilizia residenziale pubblica, e ricordo l’impegno di quella Amministrazione, di quella comunità e di chi allora la rappresentava come Sindaco proprio per celebrare questa figura e questi interventi. Concludo sottolineando le grandi relazioni transnazionali che attraverso le associazioni di amicizia Italia - Cuba hanno nel tempo costruito elementi di conoscenza ed elementi di fraternità. Credo che siano tutte queste le ragioni per le quali questa proposta di mozione ha ricevuto così tante sottoscrizioni, ed io mi auguro - non lo dubito - riceverà anche il consenso di tutto il Consiglio Comunale. Brevemente, quindi, ho cercato di tratteggiarne le ragioni, certa che tutti gli altri colleghi che condividono avranno modo di ampliare ognuno dal proprio spettro di analisi e dal proprio punto di vista le proprie maturazioni e quelle della loro componente politica. La ringrazio. |