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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Luglio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 21
MOZIONE 2020-01449
(MOZIONE N. 34/2020) "CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA A JULIO GUERRA IZQUIERDO" PRESENTATA IN DATA 30 GIUGNO 2020 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie, Presidente. Ringrazio innanzitutto i colleghi che così numerosi hanno voluto
sottoscrivere la richiesta di cittadinanza onoraria e io cercherò di essere rappresentativa
delle loro intenzioni, ovviamente sapendo della possibilità e anche dell’auspicio di
ulteriori interventi a supporto. In modo particolare, riassumo brevemente le
motivazioni: la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria al dottor Julio
Guerra Izquierdo è motivata da meriti scientifici, voglio ricordare in modo particolare le
pubblicazioni nell’ambito della nefrologia che hanno ottenuto il premio della ricerca
scientifica; competenze cliniche, voglio ricordare la direzione, la vicedirezione
dell’ospedale Cienfuegos e dell’attività di emodialisi; ma soprattutto insieme alla
competenza professionale e di ricerca clinica, quella della dedizione umanitaria, di aver
cioè condiviso e partecipato a numerose esperienze di interventi di gestione di
problematiche sanitarie in diversi Paesi del Mondo. Ricordo la missione in Guatemala,
per cui è stato ottenuto un riconoscimento; ricordo la missione in Venezuela, che è stata
articolata non soltanto nell’affrontare le fasi di acuzie ma anche i sostegni rispetto ai
comportamenti sanitari di prevenzione e di cura delle diverse popolazioni e ricordando
questa particolare esperienza umana e professionale, voglio sottolineare il fatto che
mentre individuiamo la figura professionale e umana, altrettanto la leggiamo come
l’esito e come la capacità di partecipazione e di coordinamento ad un’impresa collettiva,
l’impresa collettiva delle brigate mediche internazionale Henry Reeve che, come molti
sanno e gli italiani hanno avuto occasione di apprendere in questa nostra particolare
contingenza, si è particolarmente manifestata e si è particolarmente spesa in numerose
esperienze internazionali di intervento in emergenza, penso a quella del 2014
nell’Africa Occidentale contro l’Ebola per la quale è stato tenuto dalle Brigate Mediche
Internazionali un riconoscimento del New York Times, penso agli interventi realizzati
in Haiti alle condizioni dell’epidemia da Colera e alle condizioni drammatiche di
territorio e popolazioni travolte dal terremoto; penso alla stessa disponibilità manifestata
per intervenire a New Orleans nell’occasione dell’uragano Katrina, non accolta dagli
USA. Quindi noi siamo in un contesto in cui individuiamo una persona capace,
competente, autorevole per nominarla a nome di tutta un’esperienza di carattere
internazionale che è fatta di specializzazione, di investimenti nella propria formazione
nel tempo, e di grandissime doti di umanità, come hanno avuto modo di manifestare i
numerosi pazienti che nella nostra città, durante l’emergenza sanitaria da Covid-19, così
come nella città di Crema, hanno potuto verificare l’aiuto, il supporto, il sapere
scientifico di questi medici, di questi operatori sanitari, di questi organizzatori dei
servizi sanitari. Una competenza che io credo, almeno per quello che mi riguarda,
iscrivo certamente alla dedizione dei singoli, ma anche a modelli di organizzazione
delle cure e delle prestazioni in caratteri universali di una realtà nazionale - quella di
Cuba - che ha sempre investito all’interno delle Politiche sanitarie, delle Politiche di
prevenzione, delle Politiche sociali, delle Politiche di comunità. Ed è per questo che mi
piace inquadrare questo particolare riconoscimento in una storica amicizia che lega
l’Italia, ma ancora di più la nostra Regione e la nostra Città, a Cuba; ho avuto modo, ma
non voglio sottrarre un intervento al collega Napoli, ho avuto modo di verificare come
nelle molte relazioni storiche del tempo ad esempio la città e il Comune di Giaveno
abbiano avuto modo di pregiarsi e fregiarsi della presenza del loro connazionale
Pogolotti che a Cuba realizzò un quartiere di edilizia residenziale pubblica, e ricordo
l’impegno di quella Amministrazione, di quella comunità e di chi allora la
rappresentava come Sindaco proprio per celebrare questa figura e questi interventi.
Concludo sottolineando le grandi relazioni transnazionali che attraverso le associazioni
di amicizia Italia - Cuba hanno nel tempo costruito elementi di conoscenza ed elementi
di fraternità. Credo che siano tutte queste le ragioni per le quali questa proposta di
mozione ha ricevuto così tante sottoscrizioni, ed io mi auguro - non lo dubito - riceverà
anche il consenso di tutto il Consiglio Comunale. Brevemente, quindi, ho cercato di
tratteggiarne le ragioni, certa che tutti gli altri colleghi che condividono avranno modo
di ampliare ognuno dal proprio spettro di analisi e dal proprio punto di vista le proprie
maturazioni e quelle della loro componente politica. La ringrazio.

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