Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passo adesso all’ultima interpellanza che riusciamo a trattare oggi, si tratta dell’interpellanza n. mecc. 202001419/002, è stata presentata dalla Consigliera Pollicino di cui verifico la presenza, ma me l’aveva già data in chat, quindi... POLLICINO Marina Sì, ci sono Presidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto, grazie Consigliera Pollicino. Ha come titolo: “Tutto riparte ma l’ascensore della Mole è ancora in stato di lockdown” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata in data 25 giugno del 2020, la prima firmataria è la Consigliera Pollicino, insieme alla Consigliera Scanderebech e al Consigliere Petrarulo, e risponde per i cinque minuti l’Assessore Lapietra, che ringrazio sin d’ora. LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, allora invece in quest’interpellanza, mi viene chiesto: “Quale sia la ragione che impedisce la riapertura dell’ascensore panoramico della Mole, se e quando sarò riaperto al pubblico e con quali modalità si potrà riaprire in sicurezza”. Allora, innanzitutto, l’ascensore della Mole è stato chiuso il 3 marzo 2020, a causa dell’emergenza sanitaria, anche perché le norme relative al distanziamento, unitamente alle particolari caratteristiche della cabina che porta i passeggeri, che sono di dimensione un metro e mezzo per neanche 1,2 metri, per un’altezza di 2,2 metri, permette un accesso contenuto (incomprensibile) di nove passeggeri alla volta, in più c’è la necessità di un dipendente di GTT sempre a bordo, hanno portato alla decisione di chiudere l’impianto. Si aggiunge inoltre, il fatto che l’ascensore non è dotato di condizionamento e non consente un ricircolo dell’aria. Superata la prima fase di emergenza, quindi dall’11 maggio, la ditta appaltatrice OTIS, ha avviato i lavori di revisione generale ventennale, come previsto dalla legge sugli impianti a funi e la revisione è terminata il 30 giugno scorso, e il collaudo da parte degli enti comunque ha dato un esito positivo. Ciò premesso, siamo in attesa del nullaosta dell’USTIF, a seguito del quale il Direttore dell’Agenzia della Mobilità Piemontese, autorizzerà la ripresa del servizio. Quindi solo quando il medico aziendale, in accordo col Settore Qualità Ambiente e Sicurezza, avrà definito le misure preventive anti-COVID, da adottare a tutela del personale in servizio e degli utenti, la ripartenza sarà ufficiale, tenendo sempre presente la necessità fondamentale di sicurezza per i passeggeri e anche per il personale in cabina. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore Lapietra. Passo la parola alla Consigliera Pollicino. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Allora, io ringrazio l’Assessora Lapietra per la risposta, sarà senz’altro d’accordo con me, che dopo l’emergenza pandemica, quello che stiamo vivendo è un momento molto delicato, in cui la Città e l’Amministrazione deve fare quanto in suo potere per incentivare, promuovere e sostenere tra le tante attività in particolare quelle legate al turismo, che hanno subìto un tracollo a causa del lockdown, e adesso stentano a ripartire. Il Piemonte e Torino, sono da anni impegnati nella promozione culturale ed enogastronomica del proprio territorio con un notevole successo, confortato anche dai numeri e da un trend in costante crescita, almeno fino al momento dell’esplosione della pandemia. Al settore turistico sono connessi molti posti di lavoro e secondo i dati forniti da Federalberghi il 2019 ha confermato un aumento del tasso di occupazione annuo delle camere di +2% sul 2018, e un tasso medio di occupazione del 70%. Ma dall’inizio dell’emergenza sanitaria, sino a giugno, si sono verificate perdite di fatturato per 100 milioni di euro e Torino ha perso quasi 2 milioni di presenze. Ciò significa che per salvaguardare la tenuta del tessuto socioeconomico della nostra città, è davvero necessario e urgente riprogrammare un’offerta turistica ai livelli della pre-pandemia e farlo accompagnare da una comunicazione efficace, per far tornare Torino competitiva, specialmente nel mese di agosto, in cui le mete balneari o montane risultano molto attrattive. Sappiamo che la Mole Antonelliana che ospita il Museo Nazionale del Cinema, costituisce l’edificio più noto e rappresentativo di Torino e che dalla sua sommità a cui si accede attraverso uno spettacolare ascensore in vetro, offre un panorama di incomparabile bellezza che non sfugge all’attenzione dei turisti, eppure il turista che si colleghi al sito del museo, sebbene trovi la conferma che l’apertura sia avvenuta già il 2 giugno, apprende che l’ascensore panoramico rimane chiuso fino alla conclusione dei lavori di manutenzione programmata e attualmente in corso e se invece legge il sito di GTT, apprende che il servizio è attualmente sospeso a causa dell’emergenza, se poi il turista è particolarmente tenace e non si arrende nella sua ricerca on-line, trova un articolo di giornale che riporta una dichiarazione dell’azienda di trasporto pubblico di giugno che comunica che: “Non potendo garantire la sicurezza dei viaggiatori e dei dipendenti, ha deciso di rinunciare al servizio”. Ora, io posso immaginare il disappunto comprensibile del povero turista, ma oltre al disappunto mi preoccupa molto di più il duplice danno che subisce Torino, un grave danno di immagine, in quanto è costretta a rinunciare ad una delle sue attrazioni più importanti, e un notevole danno economico. Se è vero che andando su e giù, l’ascensore fruttava 1.200.000 euro all’anno, essendo migliaia i visitatori disposti a pagare gli 8 euro per godere della vista panoramica della città. Tra l’altro mi stupisce la giustificazione addotta da GTT di non riuscire a tutelare la sicurezza dei viaggiatori, perché gli ascensori vengono utilizzati comunemente ovunque e un esempio è dato dall’ascensore del grattacielo Sanpaolo, che viene utilizzato normalmente con le opportune precauzioni, non solo dai dipendenti, ma anche per portare gli avventori al ristorante del trentacinquesimo piano. D’altra parte, i provvedimenti per tutelare la salute dei cittadini potrebbero essere molti: prenotazioni on-line, corse limitate a gruppi familiari o di gite turistiche, sanificazione e rilascio di mascherine e poi, magari, bisognava provvedere in tempo al discorso dell’aerazione. Per questo, Assessora, faccio presente che i turisti non sono tenuti a seguire le risposte alle interpellanze del nostro Consiglio Comunale per essere informati sullo stato di aggiornamento dei lavori, a loro dobbiamo risposte concrete con i fatti, e magari forse bisognerebbe comunicarglieli in maniera efficace. Quindi auspico che quanto appena da lei illustrato, possa tramutarsi fattivamente in una rapida ripresa dell’attività dell’ascensore, perché il prolungato stop in un edificio strategico per il turismo della città, insieme all’annunciata ripresa di eventi e manifestazioni, non è davvero un bel biglietto da visita e Torino non può permetterselo. La ringrazio. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliera Pollicino, anche per la precisione dell’intervento. |