Interventi |
NAPOLI Osvaldo Ho ascoltato con estrema attenzione alcuni interventi su questa problematica delle Farmacie, ma interventi che in alcuni casi esulavano dal problema farmaceutico, chiamiamolo così. Allora, per quanto riguarda…, le specifico il problema, io devo dire che voterò a favore per la vendita in quanto, al di là di quello che ha detto qualche Collega Consigliere, Forza Italia è sempre stata su questa linea. Quindi, quella di passare ai privati una partecipazione, quella che è, è esattamente quello che, mi dispiace per qualcuno, è la linea che il Centrodestra ha sempre tenuto in tutti questi anni. Ho soltanto un dubbio: chi è che parteciperà a quella cifra per prendere il 20%? Io dubito che ci sia una partecipazione di chi vuole acquistare quel 20%, e quando, giustamente, la Collega parlava di dilazione, ma non accetterà, io credo che non ci sia nessuno che accetterà, anche con la dilazione di andare a prendere quel 20% e sotto un certo aspetto mi dispiace. È per quello che voterò a favore, perché sono per privatizzare, ma sono anche preoccupato che non ci sia qualcuno che parteciperà a quell’asta. Detto questo, però, faccio l’aspetto politico, perché più che questo problema, negli interventi che ho sentito, ho sentito parlare di politica, e guardate, per esperienza personale, succederà sempre, ancora per altri cinquant’anni che chi subentra ad un’Amministrazione diversa, parlerà sempre che la colpa è di quella che è passata prima, sarà sempre così. Mi dispiace, forse in maniera esagerata, non bisognerebbe farlo, tutto quello che voi volete, però, da quando faccio il Consigliere Comunale, dal 1975 e lo dico qui adesso, forse qualcuno si stupirà, non è detto che non vorrei farlo, poi sarà la gente a decidere, anche nel prossimo Consiglio Comunale, perché è un’esperienza stupenda Torino, debbo dire la verità, dico: sarà sempre così che la colpa si darà sempre a chi c’era prima. Quindi non c’è da scandalizzarsi né chi governa adesso e né chi governava prima, perché questa sta nella storia politica amministrativa e sta nella natura della politica dare la colpa agli altri in termini locali e in termini nazionali. Ebbene, io voglio dire questo, lo dico a tutti i Colleghi, io l’ho detto in tempi non sospetti, nessuno può dire che non l’abbia detto io per primo, continuate, e scusate se uso un termine forse sbagliato, ma per farmi capire quindi enormemente, continuate in termine politico ad ammazzarvi nel dire di questo, di quest’altro, di su, di giù, il resto, quando poi quotidianamente si legge sui giornali e per chi con me lo vive anche direttamente, sappiamo tutti che avvengono incontri, colloqui e così via per cercare di unire il Movimento 5 Stelle al Partito Democratico inizialmente alle consultazioni regionali, ma per passare poi anche alle consultazioni comunali, tanto che all’interno sia del Partito Democratico, che del Movimento 5 Stelle, non faccio nomi, ma li conoscete tutti voi, dice: “Ma come si fa a governare in centro e non governare insieme in periferia?”. Allora, vi rendete conto che state facendo... ha ragione, il Collega, che diventa una sceneggiata. È una sceneggiata politica quella che voi state facendo, perché come ho detto, e lo ripeto, in tempi non sospetti, smettetela, perché fra otto mesi probabilmente, probabilmente, per mantenere in piedi il Governo centrale dovrete andare per forza d’accordo anche a livello locale. È vero che la politica il giorno dopo è un altro giorno, però fate attenzione, smettetela. È un consiglio, anche qui, scusate, da un pochino modesto esperto di politica, perché, ripeto, il giorno dopo è un altro giorno e vi troverete probabilmente, non le stesse persone, c’è chi rifiuterà, deciderà di sì sullo stesso tavolo a trattare il candidato Sindaco e a trattare l’eventuale coalizione che andrà alle prossime votazioni del prossimo anno al Comune di Torino. Ebbene, io penso di avervi detto crudelmente la verità. Non ci sono dubbi, poi a Torino il Partito Democratico può dire che non andrà mai col Movimento 5 Stelle, voglio vedere io se arriva l’ordine nazionale cosa può succedere. Io ho Colleghi in Forza Italia a cui non va qualche volta quello che io faccio, io lo faccio perché mi sento libero, non sono certamente un sovranista e un populista; la mia storia personale, mia e della mia famiglia, è diversa rispetto ad altri, poi delle altre si possono fare, si trovano i modi e si trova la sintesi per andar d’accordo anche se non c’è storia fra di noi, però dico soltanto che la mia storia politica mi consente di dire: “Attenzione, attenzione e attenzione”. Lo dico per il bene vostro, se mi permettete di dirlo, ma nel senso buono del termine, non mi permetterei mai di dare dei consigli, ma lo dico nell’interesse della Città. (Incomprensibile). NAPOLI Osvaldo Mi sente, Presidente? NAPOLI Osvaldo Adesso? NAPOLI Osvaldo Ho detto che ci troveremo in autunno a gestire una situazione economica che esulerà dalle parti politiche e dovremo avere la forza di lavorare insieme. Insultarsi oggi, dire questo e quest’altro... Guardate al futuro. Il buon amministratore non amministra soltanto oggi, ma amministra guardando il futuro. Allora, io vi prego, è un messaggio che mando, politico, ci mancherebbe, che ognuno può essere libero di fare, perché per me, voi lo sapete tutti, massima libertà, però ho un messaggio politico da dirvi: “Smettetela, perché correte il rischio di dover poi stare insieme per forza, almeno una parte di voi”. Allora, io dico per il bene della Città, moderiamo i toni, vediamo in prospettiva quello che c’è da fare e speriamo in termine economico che i cittadini di Torino, ma anche quelli nazionali, non possano cadere in una situazione disastrosa economica che invece tutti noi vediamo. Io me lo auguro, auguratevelo anche voi. Allora, io per primo, lo dico profondamente mettendomi le (incomprensibile), smettiamo di fare delle polemiche e guardiamo i fatti concreti nell’interesse della Città, nell’interesse della politica che deve mandare un messaggio alla gente diverso, rispetto a quello che noi oggi invece mandiamo. Grazie, Presidente. |