Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Siamo al punto 6 del nostro Ordine dei Lavori, la mozione meccanografico n. 202001480/002 che ha come oggetto: “Accorpamento emendamenti alla deliberazione (mecc. 202001258/064): Misure di attuazione delle decisioni assunte in materia di alienazione di partecipazioni comunali. Autorizzazione alle modifiche statutarie necessarie delle Società TRM S.p.A. e Farmacie Comunali Torino S.p.A.”. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Lo Russo, Ordine dei Lavori. LO RUSSO Stefano Presidente, ribadisco qua in Aula in maniera pubblica e plenaria le mie osservazioni relative all’inopportuna - a mio modo di vedere - e per certi versi anche alquanto discutibile sotto il profilo regolamentare, decisione assunta da lei, Presidente, nel sottoscrivere la mozione di accorpamento degli emendamenti presentati a questa mozione che ci accingiamo a discutere e a votare; e in particolar modo, avendo credo in questo momento collegato anche il Segretario Generale o il Vicesegretario Generale che erano purtroppo assenti in conferenza dei Capigruppo alle ore 12.00, quando mi sono permesso di sollevare l’argomento, chiederei una interpretazione autentica relativamente al fatto che... lascio ovviamente all’Aula, nella mozione di accorpamento di cui stiamo per iniziare a discutere sono stati inclusi negli accorpamenti sia emendamenti aventi carattere prettamente ostruzionistico, sia emendamenti aventi carattere cosiddetto “di merito”, e su questo uno può tranquillamente stare a disquisire; qual è la cosa che invece forse vale la pena riconsiderare prima di accingerci a discutere e votare questa mozione? È che, Presidente, lei ha firmato una mozione che accorpa emendamenti che hanno parere di regolarità tecnica favorevole, parere di regolarità contabile favorevole, insieme ad emendamenti che invece non hanno questa parerazione. L’eventuale approvazione della mozione di accorpamento sottrae al Consiglio Comunale la possibilità di discutere nel merito di atti emendativi, in questo caso presentati dalla collega Artesio, che oggettivamente potrebbero invece modificare in parte o in tutto l’impianto della delibera coerentemente con le disposizioni di legge e con le disposizioni finanziarie, avendo questi emendamenti parere di regolarità contabile e tecnica favorevole. Ora, io siccome non ho ricevuto risposta sul punto, chiederei agli uffici se fosse possibile, non ho ricevuto risposta non perché non è stata data, perché non erano presenti al momento della discussione in Conferenza dei Capigruppo, se è questa una procedura legittima dal punto di vista regolamentare, cioè se è corretto che nel medesimo accorpamento confluiscano emendamenti con parere di regolarità tecnica e contabile favorevole e sfavorevole, e che quindi questo, di fatto, sottragga in caso di approvazione della mozione di accorpamento, la possibilità di entrare nel merito della discussione, e quindi della votazione, dei singoli emendamenti. Quindi Presidente, chiederei se fosse possibile l’intervento degli uffici. SICARI Francesco (Presidente) Assolutamente. Mi risulta sia collegato il Vicesegretario, dottor Ferrari, al quale lascio la parola per rispondere alle sue domande. Prego, dottor Ferrari. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) Allora, buongiorno. La… (incomprensibile) articolo 38, quarto comma del nostro regolamento prevede che le modalità di presentazione, discussione e votazione - compreso l’eventuale accorpamento delle proposte di emendamento - sono decise dalla Commissione o salvo diversa disposizione della Conferenza dei Capigruppo. L’art. 49 quarto comma, sempre del nostro regolamento, dice: “Il Consiglio Comunale su proposta del Presidente approvata a maggioranza dei votanti, può decidere che la votazione degli emendamenti e dei subemendamenti relativi ad una proposta avvenga congiuntamente o sulla base di parziali raggruppamenti”, quindi questo cosa vuol dire? Vuol dire che... intanto, io non posso fare un’interpretazione autentica, perché l’interpretazione autentica (incomprensibile), posso fare un’interpretazione burocratica e quindi non posso che affidarmi al brocardo Ubi lex voluit dixit, ubi noluit tacuit e quindi non si parla di specificazione della... per usare lo stesso termine usato dall’Onorevole Capogruppo Lo Russo, “parerazione” degli emendamenti, quindi per quanto riguarda gli uffici è possibile praticare questo percorso. Ovviamente, sotto il profilo dell’opportunità e tantomeno dell’opportunità politica, mi è preclusa ogni possibilità di espressione. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, dottor Ferrari. Ordine dei Lavori del Consigliere Curatella, prego. CURATELLA Cataldo Sì, grazie Presidente. Guardi, io avevo cofirmato gli emendamenti presentati dalla Consigliera Artesio, appunto perché non erano emendamenti di tipo ostruzionistico, ma emendamenti di merito per poter aprire la discussione sul merito di una delibera che svende un servizio pubblico, le Farmacie Comunali, e quindi mi ritrovo in questo momento..., mi viene tolta la possibilità (come direbbe qualche Consigliere) mi viene tolto il diritto a poter fare politica con uno strumento meramente tecnico, come ha detto adesso il dottor Ferrari. Io capisco che dal punto di vista tecnico magari non ci siano dei punti, ma qua si tratta di politica, viene sottratta alla discussione politica la possibilità di poter affrontare questa discussione in modo completamente diverso, si andrà alla fine a dire: “Okay, si vota “sì” a quello che è stato deciso in Giunta” svendendo completamente, senza possibilità che il Consiglio possa intervenire politicamente su questa delibera. Quindi praticamente diventa inutile essere Consiglieri a questo punto, ci viene privata la possibilità di fare politica. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Lo Russo, dopo il Consigliere Versaci... Ordine dei Lavori, prego. LO RUSSO Stefano Ringrazio dell’interpretazione il Vicesegretario, dottor Giuseppe Ferrari, che ci ha fornito oggi; rilevo sommessamente che non sussistono in questi termini le condizioni, in caso ovviamente noi approvassimo la mozione di accorpamento, per poter discutere dal punto di vista dei contenuti gli emendamenti. La tabella riassuntiva che ci è stata trasmessa, come peraltro avviene ordinariamente quando il Consiglio è chiamato a discutere gli emendamenti ed è prevista la votazione e l’approvazione di una mozione di accorpamenti, ai sensi del nostro regolamento, ha di fatto un rimando ai PDF online per quello che riguarda i pareri tecnici e i pareri contabili, in particolar modo gli accorpamenti sono 1-22, 23-293, 294-299, eccetera, eccetera. Io ribadisco che mi pare un’operazione regolamentarmente parlando molto debole dal punto di vista della questione; politicamente, oggettivamente molto forte, cioè sostanzialmente la Maggioranza 5 Stelle ingloba con emendamenti ostruzionistici che ovviamente possono essere certamente inglobati, questa è la ratio delle mozioni di accorpamento, una discussione di merito che invece anche alla luce dell’audizione delle rappresentanze sindacali che abbiamo fatto poc’anzi forse valeva la pena essere svolta in maniera un po’ più ordinata e un po’ più completa. Prendo atto ovviamente di questa volontà prevaricatrice che ha la Maggioranza del Movimento 5 Stelle, ovviamente ne prendo atto con un discreto disappunto che tengo davvero a comunicare a tutti i colleghi. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Versaci, Ordine dei Lavori. VERSACI Fabio Grazie, Presidente. No, solamente per precisare un paio di cose perché quando si usano terminologie bisogna sapere di cosa si sta parlando. Il termine “ostruzionismo” nel nostro regolamento non esiste, è un termine del tutto... come dire, politico dell’Aula, quindi ogni emendamento ha un suo valore sennò l’emendamento non si... l’emendamento poi può essere parerato con parere favorevole o contrario, dopodiché è l’Aula sovrana che decide se quell’emendamento può essere approvato oppure no, anche con i pareri contrari, quindi la parola “ostruzionismo” è una parola che non esiste perché evidentemente qualcuno ha deciso di fare ostruzionismo, che esiste l’ostruzionismo ma tecnicamente l’ostruzionismo non esiste, ed è una facoltà del Consiglio comunale, votando, di decidere se accorpare o non accorpare degli emendamenti. Sulla questione del fare politica, che ci viene impedito di fare politica, io dico di fare attenzione perché sono tutte opinioni del tutto personali, sapete quante cose per me sono meramente ostruzionistiche che mi impediscono, a me ,di fare politica durante i Consigli comunali perché le Minoranze presentano, secondo me, atti puramente ostruzionistici e perdono tempo e ci fanno perdere tempo con atti puramente ostruzionistici? Quindi non stiamo qui a disquisire su come si fa politica o come non si fa politica, ognuno si assume le sue responsabilità, quindi sinceramente questa discussione mi pare abbastanza... surreale, non mi metto qui a disquisire che cos’è un emendamento ostruzionistico perché, ripeto, nel nostro regolamento la parola “ostruzionismo” non esiste, quindi invito tutti quando si fanno le battaglie, come dire, regolamentari a rileggerli bene i regolamenti. Perché se da qualche parte c’è scritto “ostruzionismo” chiederò scusa, dopodiché, se i regolamenti non piacciono si presentano delle proposte per modificarli, non è che ci sono le regole che vanno bene alle Minoranze e allora bisogna fare come si dice le Minoranze, se poi ci sono delle regole che aiutano la Maggioranza allora queste regole sono prevaricatrici, vergognose, indegne. Secondo me non è così, quindi Presidente io andrei avanti e sorvolerei su questo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Lo Russo, Ordine dei Lavori. LO RUSSO Stefano Ma è un misto tra un Ordine dei Lavori e un fatto personale. Io ho citato la parola “ostruzionistico” ma l’oggetto della mia eccezione regolamentare riguarda la parerazione degli emendamenti, non la natura e il merito degli emendamenti medesimi, quindi onestamente il Consigliere Versaci, pur capisco dalla foga dell’intervento, o non ha ascoltato che cosa ho detto, o ha frainteso che cosa ho detto. Io facevo riferimento al contenuto ostruzionistico di alcuni emendamenti, ma l’eccezione regolamentare non faceva riferimento a questa dizione, bensì alla parerazione, o meglio all’espressione di parere per essere rigorosi come ci chiede giustamente di fare il nostro Vicesegretario Generale, all’espressione di parere di regolarità tecnica e di regolarità contabile espressi sui medesimi emendamenti. A tanto e a quello io facevo riferimento. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Vicepresidente Lavolta. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie. Mi pare evidente anche a fronte dell’intervento del collega Versaci che il problema politico che ha condizionato la postura di questa Maggioranza derivi dal fatto che ci siamo permessi di presentare 430 emendamenti ostruzionistici e questo turba, me ne... insomma, me ne sono reso conto durante la Commissione consiliare, turba il clima avendo già l’Amministrazione, in barba al Consiglio comunale, deciso che le manifestazioni di interesse devono necessariamente arrivare entro le ore 10.00 del 10 luglio prossimo, pertanto se non si approvasse la delibera quest’oggi si dimostrerebbe che il Consiglio comunale è irrilevante perché tanto la Giunta ha già deciso, e poi dovremmo discutere in quella circostanza dell’efficacia della manifestazione di interesse pubblicata impropriamente e scorrettamente da parte della Giunta, senza l’approvazione della delibera di oggi. Io a questo punto vorrei solo sapere dagli uffici se, per togliere diciamo l’alibi alla Maggioranza e consentirle di cambiare una postura e predisporci a un dialogo costruttivo, volevo chiedere agli uffici che cosa capiterebbe nel caso in cui io ritirassi i miei 430 emendamenti ostruzionistici, volutamente ostruzionistici, perché il mio obiettivo è impedire l’approvazione di questa scellerata delibera, cosa capiterebbe ritirando quegli emendamenti, dal punto di vista tecnico, alla delibera di accorpamento, e poi a questo punto mi interesserebbe capire dal punto di vista politico, secondo il collega Versaci, che cosa capiterebbe nell’evoluzione della discussione. SICARI Francesco (Presidente) Sì, nel caso in cui lei ritiri gli emendamenti, comunque la mozione di accorpamento rimane in essere, quindi verrebbe semplicemente aggiornata, verrebbero rimossi gli emendamenti da lei ritirati e resterebbero tutti i successivi emendamenti della Consigliera Artesio, mi sono appena confrontato. Prego, Consigliera Patriarca. PATRIARCA Lorenza Buongiorno. Appunto intervengo solo perché quando sento in questo Consiglio parlare..., espressioni da parte di un esponente politico, perché qua siamo tutti presenti come esponenti politici, che “Secondo me”, “A mio parere”, “Io dico che...” allora, la politica nasce proprio per superare le opinioni del singolo e cercare, attraverso il dibattito democratico e il confronto, di arrivare a delle posizioni che lavorino sul bene comune, sul bene di tutti proprio attraverso la composizione delle diverse opinioni dei singoli. Quindi volevo invitare i colleghi che sono politici come me, soprattutto quelli di Maggioranza, a riflettere sull’importanza del confronto e del dibattito, che mi sembra che in questo caso sia fortemente danneggiato. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Allora, ho finito con gli Ordini dei Lavori, chiedo soltanto alla Capogruppo Artesio se vuole intervenire nel merito della mozione o nella discussione della delibera? Presumo sulla mozione. ARTESIO Eleonora Presidente, io intendo utilizzare tutti i tempi che il regolamento mi consente, quindi intenderei intervenire nei tempi previsti per il mio Gruppo sulla mozione, intenderei intervenire nei tempi previsti per il mio Gruppo sulla deliberazione, intenderei intervenire (incomprensibile) sulla dichiarazione di voto. SICARI Francesco (Presidente) Perfetto, allora può intervenire nel merito della mozione, ne ha facoltà per cinque minuti, prego. ARTESIO Eleonora Mi ha dato la parola, Presidente? SICARI Francesco (Presidente) Sì, sì, può intervenire per cinque minuti Capogruppo Artesio, ne ha facoltà. ARTESIO Eleonora La ringrazio. I colleghi che mi hanno preceduto hanno generosamente sostenuto l’opportunità di una discussione di merito, generosità di cui li ringrazio, anche se purtroppo sono molto disincantata rispetto alla possibilità che i ragionamenti di democrazia, prodotti peraltro dalle Minoranze, possono avere minimo ascolto nell’interlocuzione di questa Maggioranza. Quindi io interverrò esattamente sulla mozione di accorpamento. La mozione di accorpamento non permette al Consiglio comunale di verificare se nella nuova composizione delle partecipazioni di Farmacie Comunali Torino S.p.A. noi saremo in grado di applicare l’art.3 dello Statuto, che dice che nel quadro della politica fissata dal Consiglio comunale occorrerà fare in modo che vengano perseguiti gli obiettivi di tutela generale della salute e di interesse pubblico, perché modificando la partecipazione occorrerà trovare nuovi strumenti di garanzia per perseguire questi interessi. La mozione di accorpamento esclude la possibilità di ragionare su un emendamento che chiedeva di capire come, a seguito dell’assenza all’interno del Consiglio di Amministrazione, che a oggi prevedeva in capo al Comune la nomina diretta di un membro del CdA al quale è attribuita la carica di Presidente, ancorché una collega nell’ultima Commissione volesse convincermi che nulla cambiava nella composizione del CdA - forse non aveva avuto tempo di leggere correttamente il testo deliberativo - come in questo cambiamento noi saremo in grado di perseguire tutti gli obiettivi che il Consiglio comunale, che a questo punto mi chiedo: non essendo più chiamato in causa sulle diverse fasi attuative della S.p.A. potrà esprimere i propri indirizzi in ordine alla S.p.A., potrà garantire il perseguimento di quegli obiettivi di interesse generale? La provvista dei prodotti farmaceutici agli uffici comunali? Tutte le altre procedure amministrative che garantiscano equità nel trattamento della salute, anche in relazione a quelle situazioni che possono essere apparentemente svantaggiose dal punto di vista economico? La mancata possibilità di discutere gli emendamenti in questo Consiglio comunale ci impedisce di capire come, attualmente secondo l’art.23 dello Statuto, il titolare della proprietà delle licenze delle Farmacie, ovvero il Comune, potrà garantire il perseguimento dell’interesse pubblico, della tutela della salute non essendoci presente nel CdA? La mancata possibilità di discutere gli emendamenti che erano previsti e che sono annullati, teoricamente con l’approvazione della deliberazione di accorpamento, non ci permetterà di capire come mai il valore della liquidazione delle azioni, ai sensi dell’art. 31 dello Statuto che recita del recesso, venga giudicato in base allo Statuto come un valore che venga determinato dagli Amministratori, sentito il parere del collegio sindacale dell’organo incaricato della revisione legale, mentre la deliberazione del 2019 che avvia il processo di cessione delle partecipazioni dice che debba avvenire al valore di perizia. Ho voluto soltanto citare alcune delle contraddizioni esemplari ed emblematiche, nonché assolutamente clamorose, rispetto alle quali noi avremmo potuto approfondire gli elementi non dico di opportunità - che per me è inopportuna - di cessione delle partecipazioni, ma gli elementi di garanzia che dovremmo e dovremo introdurre all’interno dello Statuto, all’interno del contratto di servizio, all’interno della carta sottoposta al vaglio dei Movimenti di consumatori, a tutela dei consumatori, anche laddove il Comune, malauguratamente, come temo farà nel corso di questa seduta, rinunciasse al 20% delle proprie partecipazioni. Quindi, i colleghi che voteranno questa mozione di accorpamento sono informati, dopo questo mio intervento, che non si potrà discutere di questi argomenti, come non si potrà discutere delle modalità con le quali l’Amministrazione ... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. ARTESIO Eleonora ... l’Amministrazione comunale di Torino tornerà in garanzia e in certezza del versamento annuo della valorizzazione del canone di concessione, se ne assumeranno le responsabilità. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Versaci. VERSACI Fabio Grazie Presidente, a me fa sempre sorridere quando si parla di democrazia, che non si ha la possibilità di discutere o di parlare o di dire la propria opinione, mentre lo si dice lo si sta facendo, e questo è sempre la bellezza del Consiglio comunale. Oltretutto, si è avuta la possibilità di discutere in ben due Commissioni, si ha la possibilità di discuterne in questo momento, si ha la possibilità di discuterne dopo, durante la discussione della delibera, quindi possiamo raccontare tutto quello che vogliamo, che c’è un attacco alla democrazia perché viene fatta una mozione di accorpamento dove sono stati presentati 400 e rotti emendamenti, di cui, secondo me, la maggior parte sono ostruzionistici nel senso che vogliono bloccare una delibera, e quindi io voterò tranquillamente sì e non ho la percezione che abbia violato la democrazia e la possibilità ai miei colleghi di esprimersi o di dire la loro opinione o di entrare nel merito, perché ripeto, sono state fatte due Commissioni consiliari che sono durate un po’, dove si è potuto intervenire tranquillamente, dove nessuno ha tolto la parola a nessuno, e anche oggi stiamo discutendo nel merito della questione. Quindi io voterò sì, e mi assumo la responsabilità di votare sì a quella mozione di accorpamento, perché non rilevo la necessità di dover discutere e votare 500 emendamenti, questa è una scelta. Anche se fossero stati 30, era facoltà del Consiglio comunale decidere, votando, perché non è prevaricazione, sono i numeri purtroppo, i numeri possono essere una volta da una parte e una volta dall’altra, se ci sono i numeri si va in un certo senso, non ce n’è prevaricazione, è così la democrazia che viene tanto citata, che ci si dimentica spesso che questa è la democrazia, e la democrazia funziona in questo modo. Ripeto: ci sono i regolamenti, se non piacciono i regolamenti, cambiate i regolamenti, se avete la capacità. Anzi, vi aspetto al varco nel prossimo mandato, verrò a chiedervi conto di cambiare tutte le regole che non vi piacevano in questo mandato perché non eravate voi al Governo di questa Città, che non vi piacevano le regole, spero che le cambierete tutte, vi vengo a stringere la mano. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, prego Consigliere Curatella, ne ha facoltà per cinque minuti. CURATELLA Cataldo Sì, grazie Presidente. Io sono un po’ dispiaciuto per quello che sta accadendo, sono dispiaciuto perché io capisco che ci sia una certa difficoltà ad affrontare determinate tematiche e soprattutto ci sia una qualche difficoltà anche a cercare di porsi in modo diverso da quello a cui si è abituati, cercare anche di chiedere che l’indirizzo politico torni in mano al Consiglio e che il Consiglio non diventi, come ormai è diventato da 4 anni a questa parte, un semplice ratificatore di scelte fatte altrove, ne abbiamo discusso anche in altri termini; ed è un peccato che si arrivi ad una mozione dove vengono messi insieme due categorie di emendamenti, non vogliamo chiamarli “ostruzionistici” perché qualcuno ha letto la Treccani e quindi sa che cosa significa ostruzionistico e nel nostro regolamento non c’è questa parola, va bene; parliamo di due tipologie di emendamenti: uno lo cito, ma perché li ha presentati lui, quelli del Vicepresidente Lavolta, dove va a modificare, a chiedere di sostituire una parola con un sinonimo, a fare delle abbreviazioni di tipo diverso che sono quelle a cui normalmente siamo sempre stati abituati, e che abbiamo sempre definito come emendamenti ostruzionistici; in confronto ad un numero decisamente inferiore rispetto ai circa 430 del Vicepresidente Lavolta, quelli presentati dalla Consigliera Artesio che ho cofirmato, che sono all’incirca una trentina, dove si entra nello specifico, richiede ad esempio che si tenga conto dell’art. 23 dello Statuto che la Capogruppo che mi ha preceduto, la Consigliera Artesio, ha già nominato; che si fa presente la gestione che si è avuta negli ultimi 10 anni, ad esempio l’esercizio del 2018 si è chiuso con un attivo di un milione di euro; quindi che entra un po’ nel merito e cerca di fare in modo che il Consiglio possa discutere, punto per punto, di un modo diverso di fare, di andare... un diverso indirizzo politico da dare. Questo è un peccato perché si sta perdendo un’occasione; la politica alla fine non deve essere purtroppo, come qualcuno pensa... si decide e decidiamo noi, abbiamo la forza dei numeri e quindi possiamo decidere. Dovrebbe essere, soprattutto era quello l’intento che si voleva portare nel Comune di Torino nel 2016, la possibilità di potersi confrontare sugli argomenti e non arrivare a un “noi” contro “voi”, loro, noi, Maggioranza contro Minoranza, ma arrivare a un discorso di condivisione, condivisione di politica, poter andare insieme, ragionare e modificare, non arrivare ad una situazione, come siamo arrivati ad oggi, in cui c’è chi pensa di tenere la ragione e gli altri invece hanno torto e viceversa, ma cercare di arrivare a delle posizioni comuni, ma soprattutto arrivarci nell’ente che da TUEL, dalla normativa, visto che qualcuno è molto bravo, molto ligio alla normativa, è l’ente che deve dare l’indirizzo, e in questo momento noi ci troviamo - l’ha già citato qualcuno prima di me - in una situazione in cui siamo in fase di discussione di una mozione che accorpa degli emendamenti, compresi degli emendamenti che volevano aprire un dibattito politico sull’importanza di detenere ancora, anche se non sono più 51% ma sono circa il 20%, di quote nelle Farmacie Comunali, non ci viene consentito, ma soprattutto indipendentemente dal fatto che ci è consentita o meno la discussione nel merito degli emendamenti e quindi di come la delibera potrebbe essere modificata, la Giunta ormai non solo ha già deciso, ma ha già reso operativo e tra quatto giorni si chiude la manifestazione di interesse che è già operativa da almeno una settimana; quindi questa discussione in Consiglio comunale è soltanto un modo per ratificare delle scelte fatte altrove, scelte di tipo tecnico che sono perfettamente accettabili ma che dovrebbero essere successive alle scelte di tipo politico. La politica dovrebbe venire prima delle scelte tecniche, invece qui la scelta tecnica è stata fatta, è stata già fatta la manifestazione di interesse, e poi si fa solo una ratifica che deve essere fatta dal Consiglio comunale perché sennò quella direzione non si potrebbe prendere senza il Consiglio comunale che va in tal senso, ed è la prima volta credo che succeda nel Comune di Torino da quando esiste il regolamento nell’attuale versione, in cui si presenta una mozione di accorpamento andando ad accorpare tutta una serie di... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CURATELLA Cataldo Concludo Presidente, in cui si arriva ad accorpare tutta una serie di emendamenti, mi riferisco in questo caso a quelli della Capogruppo Artesio, che non erano: sostituire “art” con “articolo” o la “barra” col “trattino”, il “mese 7” con “luglio”, ma andavano a discutere nel merito delle situazioni. Mi dispiace perché oggi credo che sia palese che la politica a Torino non è confrontarsi, arrivare a conclusioni, a scelte politiche, ma ... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CURATELLA Cataldo … (voci sovrapposte) le scelte della Giunta. Bisogna solo essere degli “Yes men”. Grazie, concludo. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Giovara. GIOVARA Massimo A proposito di “Yes men”, caro Presidente sarò brevissimo: il problema è che è inaudito che in questo Consiglio non si permetta alle Minoranze, che hanno creato una città agonizzante per 23 anni, di continuare a governare, come è possibile che non possano continuare a governare anche quando il voto è stato dato ad altri? Questo è il problema fondamentale. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho la Consigliera Montalbano, ne ha facoltà per tre minuti, prego. MONTALBANO Deborah Sì Presidente, sarò brevissima anche io, così lascio a verbale una testimonianza: ormai io sorrido perché quando il Movimento 5 Stelle e i suoi eletti hanno i numeri per poter decidere, fare e dire, fanno i fascisti del tipo: “Abbiamo i numeri, decidiamo noi e voi non contate una cippa”, quando invece ad esempio ad altri livelli nazionali non si hanno i numeri, e allora non si può andare da soli, la democrazia è questa, bisogna fare le alleanze con Tizio, Caio e Sempronio. Ecco, solo per dire che questa non è democrazia eh, vorrei tranquillizzare chiunque ci stia ascoltando, questa si chiama “ipocrisia”, ipocrisia, mettiamo in ogni contenitore le giuste parole, siamo nel mondo dell’ipocrisia ma va bene, andiamo avanti. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Lo Russo. Ha cinque minuti. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Mah, sono un po’ navigato di questi boschi e non è un difetto, nonostante alcuni dei Consiglieri della Maggioranza lo reputino tale, per aver acquisito una certa qual attitudine a cogliere gli elementi di difficoltà politica in capo alle forze politiche. La mozione di accorpamento che, di fatto, stiamo andando a discutere in questo momento e che verosimilmente troverà i voti favorevoli dei Consiglieri del Movimento 5 Stelle è l’esempio plastico di quanto sto affermando. Gli interventi che si stanno susseguendo dai banchi della Maggioranza confermano questa opinione, cioè di una forza politica che siccome non è in grado di controbattere nel merito, perché l’unica cosa che sa fare, sempre e comunque, è scaricare la responsabilità su altri, siano gli uffici comunali, siano le partecipate, sia la Regione, sia il Governo nazionale, sia il tanto vituperato PD, sia il tanto vituperato Fassino, poi non capisco perché c’è questa ossessione verso il Partito Democratico da un lato, quando invece si... e banalmente noi avevamo solamente invitato a discutere nel merito degli emendamenti, perché di questo stiamo discutendo, non certamente strumentalmente agitando - anche se ne avremmo tanta voglia e magari anche tanti motivi - altri tipi di argomenti; salvo poi evocare improbabili alleanze future con un unico scopo, che è quello di rimanere ancorati alla poltrona. Ora, ha ragione il collega Giovara nel ricordarci costantemente che nel 2016 lui è riuscito ad entrare in Consiglio comunale grazie ai voti di Salvini e di Borghezio, e che adesso si permette di darci patenti di sinistra, patenti di liceità a parlare e ci rendiamo perfettamente conto che chi è qui da 4 anni conciona grazie ai voti di Salvini e di Borghezio, oggi è in difficoltà a dover governare una macchina che... come dire, lo stesso Salvini e lo stesso Borghezio non ne avevano assolutamente immaginato che sarebbe stato così difficile; e quindi restituiamo al mittente questo continuo evocare responsabilità pregresse, perché le responsabilità pregresse possono andar bene i quattro giorni dopo le elezioni, possono andare bene quattro mesi dopo le elezioni, ma dopo quattro anni abbondanti, e ormai nell’ultimo anno che ci separa dall’Amministrazione, inviterei - lui e tutti i colleghi che ovviamente non sanno fare altro - non potendo rispondere nel merito alle questioni che vengono sollevate, che non scaricare la responsabilità su chi c’era prima, sul Partito Democratico, a Torino eh, perché ovviamente a Roma per spartirsi le poltrone e il potere il Partito Democratico invece lì va benissimo, però ci sono due Partiti Democratici secondo questi signori, e cioè c’è un Partito Democratico romano che quando si tratta di governare e appunto garantire ai parlamentari stipendi, prebende e tutti i posti di Governo va benissimo, e invece qua a Torino lo stesso Partito Democratico... peraltro la cosa surreale è che il Sindaco che viene sempre criticato e qui evocato come la ragione di tutti i mali, è un Deputato che vota la fiducia al Governo Movimento 5 Stelle, cioè quindi è tutto surreale. Allora, noi inviteremmo, invece che venire qua a dare patenti di democrazia, patenti di partecipazione, io non arrivo a definirvi “fascisti” come ha fatto qualche altro collega, ma di sicuro autoritari sì, che è la ragione per cui ci separa una profonda, netta, frontale valutazione su come si sta in una democrazia, e cioè che certamente - ha ragione anche qua Giovara che ha vinto le elezioni coi voti di Salvini e di Borghezio - ci sono sicuramente le elezioni ma poi c’è un governo della Città e non si può sempre continuamente evocare il fatto che queste elezioni sono state vinte appunto con il voto della (incomprensibile). Dopodiché, da questo punto di vista, nel merito specifico della mozione di cui stiamo discutendo, la ritengo una grandissima caduta di stile da parte di chi si riempie la bocca di partecipazione democratica; se effettivamente tutto quello che ho detto non fosse vero io vi prego di ritirarla questa mozione di accorpamento che stiamo discutendo, ritirate la mozione di accorpamento, io sono certo che il collega Lavolta ritirerà i suoi emendamenti ostruzionistici e noi possiamo fare la discussione nel merito degli emendamenti di merito di Artesio, firmati anche dagli altri colleghi nell’assoluta liceità della democrazia, avete - e lo rivendicate ogni piè sospinto - i numeri per poterlo fare; la politica è fatta di numeri e fatta di idee, non è solo fatta di numeri ma non è solo fatta di idee. Voi dite di avere entrambi, bene, dimostrate una sana e robusta discussione democratica. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Napolitano, Ordine dei Lavori. NAPOLITANO Vincenzo Sì Presidente, perché io qualche minuto fa ho sentito qualcuno darci del “fascista” ... SICARI Francesco (Presidente) Sì... NAPOLITANO Vincenzo È una cosa di una gravità impressionante, è una diffamazione che è passibile di querela, questo sia chiaro alla Consigliera che si è appena espressa, e chiedo a lei di prendere una ferma e dura posizione a riguardo perché io sono terribilmente offeso. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Vicecapogruppo Pollicino. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Io vorrei fare presente che noi abbiamo appena audito i lavoratori, i lavoratori ci hanno chiesto il rinvio della delibera, di poter continuare (audio interrotto) a discutere sull’argomento, di essere auditi e di essere ascoltati ancora. Per me la democrazia è anche ascoltare le Minoranze, ma soprattutto i cittadini e in primo luogo i lavoratori. Noi li abbiamo auditi adesso come Conferenza di Capigruppo, ma qual è la risposta che daremo a questi lavoratori? Altrimenti che li abbiamo auditi a fare? La Maggioranza si assumerà la responsabilità di non aver consentito un’ulteriore discussione ai lavoratori, cosa che ci è stata richiesta appena pochi minuti fa. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ci sono altri interventi? Se non ci sono interventi, allora possiamo procedere con la votazione della mozione, e chiedo al Vicesegretario di procedere con l’appello nominale. Grazie. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) (Votazione per appello nominale) Presidente 21 favorevoli, 13 contrari, 1 astenuto. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Per il verbale: 35 Consiglieri votanti. Con 13 voti contrari, 21 favorevoli e 1 astenuto, il Consiglio approva la mozione di accorpamento. |