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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 14
INTERPELLANZA 2020-01316
"QUALE FUTURO PER IL TEATRO REGIO?" PRESENTATA IN DATA 12 GIUGNO 2020 - PRIMA FIRMATARIA PATRIARCA.
Interventi
NAPOLITANO Vincenzo
Grazie, Presidente. In realtà neanche io volevo intervenire oggi perché... non so, sentire
ripetere all’infinito delle bugie, visto che qualcuno qui ha parlato di mentire, di dire
bugie con la speranza che prima o poi diventino verità... non so, è stucchevole, io credo
che veramente i cittadini ormai questa cosa qua l’abbiano capita, l’abbiano imparata e
che vedere un partito che ha perso le elezioni probabilmente per questo motivo,
continuare con la stessa strategia mi lascia perplesso, non so, mi lascia un po’ così. Io
oggi h un déjà-vu, continuo a sentir ripetere le solite cose..., mi aspettavo a ‘sto punto
che qualcuno, visto che si è ripreso un po’ il discorso della settimana scorsa nell’ultima
seduta che tra l’altro era il 22 giugno, il giorno seguente di quella che era la festa della
musica, dove per giorni il web è stato investito da un hashtag che era
“festasenzamusica”, un problema che coinvolge migliaia di lavoratori, che sabato hanno
manifestato a Roma, se qualcuno se n’è accorto, e che coinvolgono tutti, gli operatori
del mondo dello spettacolo, ma di questo continuo a non sentirne parlare come non
sento parlare, speravo che qualcuno oggi mi dicesse perché fino a giugno del 2019,
quindi neanche un anno fa, proprio due Deputati del PD avevano chiesto il
commissariamento del Regio, questa cosa che adesso sembra una bestemmia, una cosa
che equivale a licenziamento e a chiudere un Teatro, mentre in realtà stiamo cercando
disperatamente di salvarlo, è stato fatto tantissimo in questi ultimi anni, anche se non è
stato sufficiente, e l’obiettivo per noi rimane quello, cioè comunque salvare e ridare
forza a un Teatro che merita ovviamente di tornare prima o poi al suo pregio di una
volta. Un’altra cosa che non capisco è come mai adesso questi..., oggi vengono a
parlarci di esperti che danno cifre, cioè un euro su 4, eccetera, quando governavano -
perché hanno governato per 20 anni questa Città - questi esperti non li hanno consultati
e il debito continuava a crescere, ma non solo per il Regio eh, perché comunque il loro
strano e schizofrenico concetto dell’investire sulla cultura, cioè... non so, fa sì che
abbiano fatto per esempio 20 milioni di buco nel virtual reality per esempio come...
così, come sono iniziati i debiti del Regio che portano ad oggi a questo tentativo
disperato di salvarlo. Sento parlare di paragoni con altri Stati, con la Francia che ha un
senso, un rispetto per la cultura che noi veramente... purtroppo siamo lontani anni luce,
ma non solo, loro non pensano solo al teatro principale, loro alla cultura ci pensano a
360° quindi anche di..., speravo che magari questi esempi così virtuosi fossero presi in
considerazione anche negli anni passati. Che dire? Cioè... non lo so. Siete davvero
preoccupati per i lavoratori o è la solita ipocrisia per far vedere cose che hanno solo un
tornaconto elettorale? Cioè, se siete veramente preoccupati per i lavoratori dello
spettacolo allora vi voglio vedere nelle piazze, nelle piazze insieme a tutti quelli che
stanno protestando proprio in questi giorni, a tutti i miei colleghi che non hanno un
lavoro da febbraio, da marzo, che non ce l’avranno probabilmente ancora per un anno,
ma che non vengono presi in considerazione mentre si inizia già preventivamente a
difendere chi un lavoro grazie al cielo ce l’ha ancora, chi grazie al cielo, giustamente, ha
delle tutele e non poche, così, in nome del... boh non lo so, del fatto che noi siamo brutti
e cattivi e che vogliamo chiudere un Teatro e licenziare tutti. Grazie, Presidente.

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