Interventi |
FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Sarò, brevissima. Io ho ascoltato con estrema attenzione l’intervento dell’Assessora Leon, che per la prima volta oggi parla della Fondazione Teatro Regio. L’ultima sua intervista, se non erro, era riguardo alla situazione, giovedì pomeriggio, quando si venne a sapere della Procura che indagava sull’ex Sovrintendente. Bene che si siano chiarite alcune cose. Io continuo a non capire quali azioni metterà in campo la Città per evitare il commissariamento. Devo dire che su questo dovremmo lavorarci ed è giusto che la Maggioranza chieda a tutto il Consiglio di lavorare in maniera corale. Iniziate a scrivere pure degli atti e capiremo come lavorarci insieme. Un piccolo appunto all’amico di Forza Italia, che è intervenuto oggi, che però mi lascia un po’ basita nel suo intervento per due questioni: la prima è che paragonare il commissariamento di una Fondazione Lirica Sinfonica con quelli di un Ente Locale è profondamente sbagliato, quindi invito tutti a leggersi bene l’ordinamento giuridico e poi trarre delle conclusioni; la seconda che mi lascia molto sorpresa e che è stato dichiarato a verbale che l’attuale Sovrintendente Schwarz diventerà il Direttore Artistico. Sono contenta che queste cose vangano dette in Aula, quando, per quanto mi riguarda, io ho fatto rassegna stampa e mi era parso di capire che la Sindaca l’aveva proposto e che il Sovrintendente stava valutando l’opzione, evidentemente qualche amico (incomprensibile) dà questa nomina al Sovrintendente Schwarz già per fatta. Altra suggestione per quanto riguarda i licenziamenti. Nessuno sta dicendo qui, non lo sta facendo il Gruppo del Partito Democratico, che il commissariamento porterà al licenziamento dei 374 dipendenti della Fondazione. Chiaro è, e faccio un esempio, così, anche chi l’ha specificato magari ne può avere contezza, per quanto riguarda l’Arena di Verona, il commissariamento portò al licenziamento del corpo di ballo, il licenziamento del corpo di ballo, quindi famiglie che si trovano in mezzo ad una strada. Per ultimo, io mi scuso se purtroppo non lavoro nel mondo della cultura, nella vita mi occupo di altro, sono ingegnere, però faccio politica da tanti anni, il mio compito è ascoltare le persone che mi chiamano e capire come poterle aiutare. Rispondo alla provocazione di chi dice che non siamo mai andati in piazza. Noi in piazza ci possiamo andare a testa alta, consci del fatto di non avere promesso niente a nessuno e di non fare, a differenza di taluni, i salvatori della patria. |