Interventi |
ROLANDO Sergio (Assessore) Presidente, le chiedo scusa, ma ero alle prese con i numeri di prima, chiedo scusa. Allora, c’è una premessa generale relativamente all’interpellanza che parla specificamente dei matrimoni. Sono meno di 15 giorni che l’Anagrafe centrale è tornata ad operare in condizioni simili a quelle precedenti al fenomeno Covid. In data 27 febbraio sono iniziate tutte le operazioni, prima della chiusura definitiva, di distanziamento e di modifica del modus operandi, perché già c’erano sensazioni che riguardavano soprattutto i front-office e già si erano presi dei provvedimenti. La situazione attuale delle Anagrafi, e parlo non solo dell’Anagrafe centrale, è ovviamente in una fase post Covid, ma non vuol dire che il Covid è finito. Facendo un discorso generale, le Anagrafi hanno una vicenda molto simile, ovviamente di natura diversa, a situazioni analoghe che si presentano tutti i giorni nelle aziende sanitarie ospedaliere e locali, all’Agenzia delle Entrate, sia in riscossione che pagamenti, basta andare a vedere, e altri servizi come le Poste. Nel periodo, si sono accumulate migliaia di richieste per mancata attività in presenza, fatta eccezione per l’emergenza. L’accesso agli sportelli è stato ridotto e non è ancora oggi ritornato alla normalità perché ad oggi l’Anagrafe centrale opera quasi in toto. Per le Anagrafi decentrate abbiamo un piano di riapertura, stiamo ottenendo tutte le nuove valutazioni dei rischi che si concluderà settimana dopo settimana, speriamo entro il 10 di luglio, e quindi siamo di fronte a un piano che rappresenta ancora una situazione post Covid in… (incomprensibile). Venendo al tema dei matrimoni, che è oggetto dell’interpellanza, la situazione dei matrimoni all’8 giugno 2020 è la seguente: dal 9 marzo 2020 i matrimoni programmati sono stati sospesi, rinviati, come disposto dall’articolo 2 comma 1 lettera V del DPCM 8 marzo 2020, in cui si legge: “Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”. Le celebrazioni sono riprese in data 23 aprile 2020. La modalità adottata è stata quella indicata nel parere della dottoressa Paola Rolli del Ministero degli Interni, Dipartimento per gli Affari Interni Territoriali del 12 marzo 2020, secondo il quale si legge: “È possibile celebrare il matrimonio e redigere il relativo atto di stato civile unicamente con la presenza degli sposi, i testimoni e l’ufficiale di stato civile che redige l’atto, mantenendo il rispetto della distanza di sicurezza e di tutte le disposizioni precauzionali previste dall’emergenza”. Nel medesimo punto, nel medesimo parere veniva data indicazione di evitare, nel periodo, di ricevere ulteriori prenotazioni di nuovi matrimoni. Dal 23 aprile 2020 al 12 giugno 2020 sono stati celebrati in modalità come descritto dal parere del Ministero degli Interni 131 matrimoni e costituite 4 unioni civili. I matrimoni vengono celebrati attualmente nei giorni di lunedì, giovedì e venerdì mattina. L’attuale lista di attesa per il matrimonio, tenendo conto delle celebrazioni relative ai mesi di marzo, aprile, che sono state rinviate per volontà degli stessi richiedenti, si protrae fino a fine 2020. Eventuali piani per ridurre o assorbire la lista d’attesa sono subordinati alla piena ripresa dell’attività degli Uffici. L’inserimento nei prossimi mesi di eventuali giornate aggiuntive per la celebrazione dei matrimoni è condizionato dalle limitate risorse umane disponibili per l’attività di raccolta e di verifica della documentazione e per la preparazione degli atti e di back-office. Seconda domanda: “quale sia il piano per smaltire le liste d’attesa per la documentazione di competenza dei Servizi anagrafici” e “come si stia valutando la riorganizzazione degli Uffici in questione, sia per accogliere l’afflusso dei cittadini, sia per garantire la ripresa ottimale dei servizi”. L’afflusso dei cittadini è regolato in ottemperanza alle limitazioni dettate dalle disposizioni che ho letto prima. Al momento, l’accesso ai Servizi anagrafici è consentito esclusivamente previo appuntamento, con l’eccezione delle denunce di nascita e di morte. È aperta l’Anagrafe centrale, le postazioni di lavoro aperte sono ridotte in ragione di garantire i parametri di sicurezza per gli operatori. Per quanto riguarda le sedi decentrate, ne sono state riaperte quattro una settimana fa, sempre e solo su appuntamento. Sono stati attivati interventi per permettere la risposta da remoto, per alcune richieste dei cittadini; sono state potenziate le risorse che lavorano su richieste via mail e sono stati effettuati degli interventi per permettere alle persone di lavorare da casa su banche dati prima accessibili solo dalle sedi. Tuttavia, per le attività che devono essere rese in presenza allo sportello, viene quotidianamente fatto tutto lo sforzo possibile per aumentare il numero degli sportelli, considerando il numero limite della capienza dei locali. Tuttavia, visto il blocco forzoso di due mesi e che la ripresa obbligatoriamente è rallentata delle attività, saranno necessari tempi lunghi per rientrare in tutto il lavoro pregresso. Tramite TorinoFacile vengono lavorate pratiche in giornata e quelle lavorate via mail sono rinviate. Si stanno potenziando le dichiarazioni sostitutive di atto notorio aprendo uno sportello presso Palazzo Civico. Per quanto riguarda il rilascio diretto di certificati, si stanno eseguendo documenti con le procedure SPID e CIE per stamparli in autonomia su TorinoFacile. Persiste l’alternativa edicolanti: 72 convenzioni, e riprenderemo gli accordi ed i tentativi di valutazione delle operazioni presso le biblioteche. Bisogna sempre ricordare che comunque siamo sempre in periodo sorvegliato. Concludo dicendo che si tratta…, per tutto quello che è possibile, i certificati, ad esempio, gli Uffici inviano, previa richiesta corredata di copia di documento di riconoscimento. Per le carte d’identità, atteso che il procedimento, a far data dall’introduzione di un modello elettronico, è di relativa complessità e che si accede agli Uffici solo previo appuntamento ancora oggi, i tempi di attesa ordinari sono sensibilmente lunghi, anche qualche mese. La circostanza della scadenza massiva di una mole enorme di documenti comporta conseguenze assolutamente rovinose. Com’è noto il Decreto 17 marzo ‘18… ROLANDO Sergio (Assessore) Ho solo altre due righe... ha prorogato la scadenza delle carte al 31 gennaio 2020 fino al 31 agosto. Abbiamo rifatto procedure di emendamenti per il prolungo a 12 mesi delle scadenze originarie, speriamo che col Decreto Rilancio tutto ciò venga accettato. Scusi, ma... |