Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Io verifico solo la presenza della Consigliera Scanderebech per poter trattare l’interpellanza successiva. SCANDEREBECH Federica Sì, Presidente, buongiorno, sono presente. Spero mi sentiate perché ho una connessione diversa dal solito. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, noi la sentiamo molto, molto bene, quindi possiamo passare all’interpellanza successiva, che è la n. mecc. 202001103/002: “Matrimoni civili e servizi anagrafici riorganizzazione dopo l’emergenza Coronavirus” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata in data 12 maggio del 2020 dalla Consigliera prima firmataria Scanderebech e poi dai Consiglieri Pollicino, Magliano e Curatella. Dà subito risposta l’Assessore Rolando al suo quesito, grazie. Assessore Rolando? ROLANDO Sergio (Assessore) Presidente, le chiedo scusa, ma ero alle prese con i numeri di prima, chiedo scusa. Allora, c’è una premessa generale relativamente all’interpellanza che parla specificamente dei matrimoni. Sono meno di 15 giorni che l’Anagrafe centrale è tornata ad operare in condizioni simili a quelle precedenti al fenomeno Covid. In data 27 febbraio sono iniziate tutte le operazioni, prima della chiusura definitiva, di distanziamento e di modifica del modus operandi, perché già c’erano sensazioni che riguardavano soprattutto i front-office e già si erano presi dei provvedimenti. La situazione attuale delle Anagrafi, e parlo non solo dell’Anagrafe centrale, è ovviamente in una fase post Covid, ma non vuol dire che il Covid è finito. Facendo un discorso generale, le Anagrafi hanno una vicenda molto simile, ovviamente di natura diversa, a situazioni analoghe che si presentano tutti i giorni nelle aziende sanitarie ospedaliere e locali, all’Agenzia delle Entrate, sia in riscossione che pagamenti, basta andare a vedere, e altri servizi come le Poste. Nel periodo, si sono accumulate migliaia di richieste per mancata attività in presenza, fatta eccezione per l’emergenza. L’accesso agli sportelli è stato ridotto e non è ancora oggi ritornato alla normalità perché ad oggi l’Anagrafe centrale opera quasi in toto. Per le Anagrafi decentrate abbiamo un piano di riapertura, stiamo ottenendo tutte le nuove valutazioni dei rischi che si concluderà settimana dopo settimana, speriamo entro il 10 di luglio, e quindi siamo di fronte a un piano che rappresenta ancora una situazione post Covid in… (incomprensibile). Venendo al tema dei matrimoni, che è oggetto dell’interpellanza, la situazione dei matrimoni all’8 giugno 2020 è la seguente: dal 9 marzo 2020 i matrimoni programmati sono stati sospesi, rinviati, come disposto dall’articolo 2 comma 1 lettera V del DPCM 8 marzo 2020, in cui si legge: “Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”. Le celebrazioni sono riprese in data 23 aprile 2020. La modalità adottata è stata quella indicata nel parere della dottoressa Paola Rolli del Ministero degli Interni, Dipartimento per gli Affari Interni Territoriali del 12 marzo 2020, secondo il quale si legge: “È possibile celebrare il matrimonio e redigere il relativo atto di stato civile unicamente con la presenza degli sposi, i testimoni e l’ufficiale di stato civile che redige l’atto, mantenendo il rispetto della distanza di sicurezza e di tutte le disposizioni precauzionali previste dall’emergenza”. Nel medesimo punto, nel medesimo parere veniva data indicazione di evitare, nel periodo, di ricevere ulteriori prenotazioni di nuovi matrimoni. Dal 23 aprile 2020 al 12 giugno 2020 sono stati celebrati in modalità come descritto dal parere del Ministero degli Interni 131 matrimoni e costituite 4 unioni civili. I matrimoni vengono celebrati attualmente nei giorni di lunedì, giovedì e venerdì mattina. L’attuale lista di attesa per il matrimonio, tenendo conto delle celebrazioni relative ai mesi di marzo, aprile, che sono state rinviate per volontà degli stessi richiedenti, si protrae fino a fine 2020. Eventuali piani per ridurre o assorbire la lista d’attesa sono subordinati alla piena ripresa dell’attività degli Uffici. L’inserimento nei prossimi mesi di eventuali giornate aggiuntive per la celebrazione dei matrimoni è condizionato dalle limitate risorse umane disponibili per l’attività di raccolta e di verifica della documentazione e per la preparazione degli atti e di back-office. Seconda domanda: “quale sia il piano per smaltire le liste d’attesa per la documentazione di competenza dei Servizi anagrafici” e “come si stia valutando la riorganizzazione degli Uffici in questione, sia per accogliere l’afflusso dei cittadini, sia per garantire la ripresa ottimale dei servizi”. L’afflusso dei cittadini è regolato in ottemperanza alle limitazioni dettate dalle disposizioni che ho letto prima. Al momento, l’accesso ai Servizi anagrafici è consentito esclusivamente previo appuntamento, con l’eccezione delle denunce di nascita e di morte. È aperta l’Anagrafe centrale, le postazioni di lavoro aperte sono ridotte in ragione di garantire i parametri di sicurezza per gli operatori. Per quanto riguarda le sedi decentrate, ne sono state riaperte quattro una settimana fa, sempre e solo su appuntamento. Sono stati attivati interventi per permettere la risposta da remoto, per alcune richieste dei cittadini; sono state potenziate le risorse che lavorano su richieste via mail e sono stati effettuati degli interventi per permettere alle persone di lavorare da casa su banche dati prima accessibili solo dalle sedi. Tuttavia, per le attività che devono essere rese in presenza allo sportello, viene quotidianamente fatto tutto lo sforzo possibile per aumentare il numero degli sportelli, considerando il numero limite della capienza dei locali. Tuttavia, visto il blocco forzoso di due mesi e che la ripresa obbligatoriamente è rallentata delle attività, saranno necessari tempi lunghi per rientrare in tutto il lavoro pregresso. Tramite TorinoFacile vengono lavorate pratiche in giornata e quelle lavorate via mail sono rinviate. Si stanno potenziando le dichiarazioni sostitutive di atto notorio aprendo uno sportello presso Palazzo Civico. Per quanto riguarda il rilascio diretto di certificati, si stanno eseguendo documenti con le procedure SPID e CIE per stamparli in autonomia su TorinoFacile. Persiste l’alternativa edicolanti: 72 convenzioni, e riprenderemo gli accordi ed i tentativi di valutazione delle operazioni presso le biblioteche. Bisogna sempre ricordare che comunque siamo sempre in periodo sorvegliato. Concludo dicendo che si tratta…, per tutto quello che è possibile, i certificati, ad esempio, gli Uffici inviano, previa richiesta corredata di copia di documento di riconoscimento. Per le carte d’identità, atteso che il procedimento, a far data dall’introduzione di un modello elettronico, è di relativa complessità e che si accede agli Uffici solo previo appuntamento ancora oggi, i tempi di attesa ordinari sono sensibilmente lunghi, anche qualche mese. La circostanza della scadenza massiva di una mole enorme di documenti comporta conseguenze assolutamente rovinose. Com’è noto il Decreto 17 marzo ‘18… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Chiuda, Assessore. ROLANDO Sergio (Assessore) Ho solo altre due righe... ha prorogato la scadenza delle carte al 31 gennaio 2020 fino al 31 agosto. Abbiamo rifatto procedure di emendamenti per il prolungo a 12 mesi delle scadenze originarie, speriamo che col Decreto Rilancio tutto ciò venga accettato. Scusi, ma... FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore Rolando. Passo la parola alla Consigliera Scanderebech, che chiedo appunto mantenga i cinque minuti assegnati, grazie. SCANDEREBECH Federica Sì, grazie, Assessore, per la risposta molto interessante, perché faccio presente che questa interpellanza veniva depositata il 12 maggio proprio perché tutto ciò che si sta verificando in questo momento era assolutamente prevedibile e quindi oggi più che mai questa interpellanza è più che attuale ed era un’occasione anche per la Giunta di spiegare che cosa si stia realmente facendo sulla Città in queste divisioni comunali. Io ho avuto un’interlocuzione con alcuni Uffici, ho letto anche ciò che veniva dichiarato per stampa e quant’altro. Ad esempio, gli Uffici dei Servizi Civici rispondevano giorni fa: “Occorre tenere presente che al momento attuale a causa dell’emergenza sanitaria si è provocato il rinvio di centinaia di matrimoni già programmati, la lista di attesa è molto lunga e arriva anche a fine anno”. Mi sono dovuta documentare per dare delle informazioni ad una coppia di cittadini che si volevano sposare e ad oggi praticamente la data viene rinviata quasi all’inizio del 2021. Quindi, mi domandavo come si stia provvedendo alla riorganizzazione dei servizi per garantire un servizio di livello almeno qualitativo dignitoso perché un Comune all’avanguardia come il nostro deve avere un livello qualitativo assolutamente alto e dignitoso. Quindi, secondo me, bisogna agire da subito, quindi se c’è una mancanza di personale nei Servizi Civici forse è il caso che l’Assessore batta i pugni, si faccia sentire e attualmente possa prevedere un incremento delle risorse umane ad esempio in questi servizi, visto che proprio poco fa dichiarava il fatto di questa mancanza di risorse umane. Invece, per quanto riguarda l’Anagrafe centrale, restituisce la fotografia di una macchina pubblica che stenta a ripartire dopo mesi di stop causati dall’emergenza Coronavirus, ma non mi meraviglio. Per non parlare dei disagi delle Anagrafi decentrate di via Leoncavallo, di corso Vercelli e del call center sempre occupato. Il Comune giorni fa dichiarava di aver proceduto ad una riunione organizzativa e dichiarava che negli Uffici anagrafici si sono riversate molte più persone di quante l’Anagrafe può sopportare con le disposizioni anti-Covid. Mi domando quindi anche qui come si stia prevedendo a riorganizzare il tutto, ad incrementare il personale, ma ad incrementare anche le forme di comunicazione perché mi risulta che sì, si siano prorogati i termini delle scadenze ad esempio dei documenti d’identità, ma poi ai fini delle prenotazioni ad esempio di un volo aereo non si capisce come si possa procedere perché comunque chiedono un documento non scaduto, ad esempio per la prenotazione di un volo aereo. E faccio una pubblica denuncia di una situazione personalmente accaduta, a testimonianza della confusione che regna tra i cittadini e lo faccio come fruitrice di un servizio pubblico della città. A novembre scorso del 2019 prendevo appuntamento in Anagrafe e mi veniva assegnata la data di metà marzo per il rinnovo della carta d’identità. Chiaramente durante il periodo del lockdown qualche giorno prima del giorno dell’appuntamento sono stata contattata da un dipendente dell’Anagrafe che molto puntualmente in maniera anche professionale chiaramente mi informava del fatto che non mi potessi recare in Anagrafe e quindi venivano informata che sarei stata ricontattata, ma questo purtroppo non è avvenuto, quindi mi metto nei panni dei tanti torinesi che si sono ritrovati nella stessa situazione, ossia nella confusione più totale. Mi domando come mai, ad esempio, non si sia provveduto ad una comunicazione puntuale come quella di ricontattare tutte le persone che avevano un precedente appuntamento e di procedere quindi direttamente al rinnovo di un appuntamento per i mesi successivi il più presto possibile. Io personalmente ho proceduto con un nuovo appuntamento sul sito del Ministero e la prima data utile è a fine agosto, senza sapere poi quando fisicamente potrò impossessarmi del documento e vederlo visivamente. Nella migliore delle ipotesi avrò impiegato circa 10 mesi per avere il rinnovo di una carta d’identità e non un paio di mesi che dichiarava prima l’Assessore. Sinceramente in questo caso mi vergogno di vivere a Torino e di avere dei servizi così scadenti. Mi auguro che la Giunta oggi rifletta seriamente su ciò, perché è un vero dispiacere vedere una macchina comunale in tilt e impotente nell’erogare un servizio ai tanti torinesi e, a testimonianza di ciò, io purtroppo ne sono stata la testimonianza, mi metto nei panni dei tanti torinesi che in questi giorni sono nella confusione più totale. Quindi, secondo me, delle azioni concrete si possono svolgere da subito, ad esempio un’informazione diretta, così come c’è stata per dichiarare che l’appuntamento veniva sospeso, idealmente si può anche fare per ricontattare tutte quelle persone che avevano fissato un appuntamento e di cui ovviamente si è in possesso dei dati e quindi anche del numero telefonico. Vedo la Presidente collegata, quindi mi taccio. Grazie mille e a dopo. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie, Consigliera Scanderebech. |