Interventi |
GIUSTA Marco (Assessore) Grazie, Presidente. Buongiorno a tutte e tutti. La delibera che andiamo a presentare, che è una proposta al Consiglio Comunale riguarda l’Associazione AbbonamentoMusei.it e nello specifico le modifiche statutarie. La Città di Torino, ci tengo a ricordare, con una deliberazione ancora del ’95, su proposta della Giunta Comunale e degli Assessorati alla Cultura, di Città di Torino, Regione Piemonte e Provincia di Torino, ha aderito in qualità di socio fondatore all’Associazione che al tempo si chiamava Torino Città Capitale Europea e ne ha approvato gli schemi di atto costitutivo e di statuto. L’Associazione Torino Città Capitale Europea ha oggi come soci fondatori, oltre la Città di Torino, anche la Regione Piemonte, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e come socio ordinario il Museo Nazionale del Risorgimento italiano. L’Associazione non ha scopo di lucro ed è nata con l’obiettivo di promuovere e coordinare attività finalizzate a migliorare la conoscenza, la fruizione dei musei e valorizzare il patrimonio culturale di Torino e del Piemonte. A tale fine, infatti, l’Associazione organizza eventi e manifestazioni, realizza (incomprensibile) editoriali e promozionali, svolge attività di ricerca, promuove e realizza servizi per gli istituti e i luoghi della cultura e svolge qualunque altra attività volta a perseguire gli scopi sopra indicati, è anche il luogo di armonizzazione dei programmi di integrazione degli interventi e delle politiche dei soci e si propone come ente appropriato per la progettazione integrata di attività comunicative e per la gestione dei servizi in virtù dell’attività già in capo all’associazione stessa. Infatti, nello specifico, dal 1998, quindi tre anni dopo la fondazione, l’Associazione è anche in capo alla gestione ed alla promozione, che oggi è di fatto il cuore delle sue attività. A tal proposito, infatti, nell’ottica di promuovere al meglio il sistema dei musei e le opportunità culturali di Torino e del Piemonte è emersa nel tempo l’esigenza di attribuire all’Associazione un ambito di operatività più ampio del solo territorio piemontese, pur mantenendo ovviamente il carattere legato alla realtà dove stessa è stata concepita ed è sviluppata. Pertanto con un richiamo ancora ad una deliberazione del Consiglio Comunale del 3 ottobre 2016, che fu approvata, se non vado errato, con 31 voti favorevoli su 33 partecipanti, c’era la proposta di allargare l’ambito operativo dell’Associazione, pertanto si proponeva un primo ordine di modifiche, che com’è stato precedentemente detto, la modifica della denominazione dell’Associazione, che verrebbe rinominata in AbbonamentoMusei.it, l’estensione della possibilità di operare anche al di fuori del Piemonte, con necessità di richiedere un riconoscimento nazionale e la possibilità di prevedere la Presidenza e un Consiglio direttivo a rappresentanti di realtà territoriali diverse da Regione Piemonte e Città di Torino, fermo restando che, ovviamente, il posto che viene mantenuto per la Città è la Regione su designazione diretta degli organi di Presidenza. Pertanto, appunto, su indicazione di quest’ordine del giorno, si è proceduto alla costruzione delle modifiche statutarie successive, che sono state poi approvate, il 18 dicembre 2019 dall’Assemblea dei Soci dell’Associazione, proprio per addivenire al registro delle persone giuridiche da parte dell’Amministrazione prefettizia, proponendo ancora altre modifiche allo statuto, variazioni che tengono già conto, questo ci tengo a dirlo, delle osservazioni che la Prefettura, in sede di consultazione, ovviamente informale, degli uffici, e del benestare, sempre in via informale, allo svolgimento di attività commerciali da parte dell’Associazione, laddove, però, queste siano strumentali al perseguimento degli scopi statutari di promozione sociale. Brevemente, perché ho già avuto modo di illustrare la delibera all’interno della Commissione, ci tenevo però a rimarcare che le variazioni sostanziali apportate di maggior rilievo riguardano innanzitutto la modifica della denominazione dell’Associazione in Abbonamento Musei, per farla corrispondere a quella con cui l’ente ormai viene normalmente riconosciuto e individuato e per non connotare l’attività con riguardo ad uno specifico territorio. All’articolo 3, invece, è stato introdotto un riferimento espresso nell’ambito sovraregionale, che giustifica la richiesta di riconoscimento da parte della Prefettura, anche in riferimento alla diffusione e gestione del progetto Abbonamento Musei a marchio registrato. Si prevede in modo espresso che tra le attività dell’Associazione rientri anche la vendita della tessera Abbonamento Musei, ribandendo però il carattere strumentale di tali attività, in vista del perseguimento degli scopi di diffusione della cultura museale. Questo richiamo era necessario per ricondurre alla necessità di evidenziare che tale attività non snatura il carattere associativo e non commerciale dell’ente, inoltre viene mantenuto in generale il divieto di distribuzione degli utili o avanzi di gestione o di fondi o di riserve, mentre viene precisata la possibilità di destinare i medesimi ad iniziative culturali, nell’ambito della realizzazione degli scopi statutari o per l’incremento del fondo indisponibile di dotazione dell’ente. Infatti, successivamente all’articolo 5, viene aggiornato, aumentandolo, l’importo di fondo di dotazione indisponibile a 90.000,00 euro, anche ovviamente in ragione dell’ampliamento dell’ambito dell’azione dell’Associazione e successivamente si dice che le attività provenienti, i proventi derivanti dalle attività commerciali, scusate il gioco di parole, che sono svolti in via strumentale rispetto alle finalità statutarie, possono rientrare poi anche all’interno di questo fondo di dotazione. Nell’articolo 8 viene rimodulata la definizione dei soci, evidenziandone la parità, ai fini del rispetto dei principi che informano l’istituto associativo dell’ordine civile. All’articolo 11, che è stato introdotto, l’espresso riferimento alla deliberazione sulla possibilità dell’ammissione dei nuovi soci, rientrando quindi a questo punto nelle competenze assembleari. All’articolo 14 viene prevista una rimodulazione delle maggioranze di voto nell’assemblea, aderendo ad una specifica osservazione informale della Prefettura; e invece, all’articolo 15 viene aggiornato per inserire, oltre al numero minimo, anche un numero massimo di componenti del Consiglio Direttivo, che prima non era in qualche modo stato previsto. In ultimo, all’articolo 16 viene modificato per specificare che per la validità delle sedute del Consiglio Direttivo occorre la presenza di metà più uno dei componenti, ovviando ad un’originaria carenza; mentre, invece è stata eliminata la previsione della partecipazione alle riunioni del Consiglio Direttivo dei rappresentanti degli uffici ed organi periferici del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, questo perché, e ci tengo a specificarlo, risulta già adeguata e sufficiente la regolamentazione dei rapporti contenuta nelle convenzioni con i singoli musei ed i singoli poli museali. Pertanto, a seguito, appunto, dell’assemblea che si è tenuta il 18 dicembre 2019, la modifica statutaria è stata trasmessa agli organi competenti, a seguito di questa variazione, se oggi vengono approvate le modifiche, l’Associazione Abbonamento Musei, che non si chiamerà più AbbonamentoMusei.it, ma diventerà Associazione Abbonamento Musei, con sede a Torino in piazza Palazzo di Città 1, potrà richiedere la possibilità di essere considerata un’Associazione giuridicamente riconosciuta a carattere nazionale e di estendere l’operatività, che ben si svolge a livello territoriale e non solo, anche a livello regionale, ma già anche con delle possibilità di sviluppo, in ambito più vasto, della Regione del Nord Ovest, proprio su un livello nazionale di progettazione. Io mi fermerei qua, Presidente. Se ci sono delle domande relativamente ai singoli articoli o alle singole richieste che possono derivare, visto che è una trattazione abbastanza ampia, mi sono anche dotato di alcune riflessioni da parte di uno studio notarile, che ha accompagnato questo processo e ci può dare in qualche modo anche i necessari chiarimenti, qualora i Consiglieri e le Consigliere ne avessero necessità. Grazie. GIUSTA Marco (Assessore) Brevemente, Presidente. Per rispondere al Consigliere Giovara, ovviamente tutto l’articolato va letto nella funzione che si perde, diciamo così, un po’ il carattere anche di controllo da parte della Città di Torino e della Regione Piemonte, proprio nell’ottica di poter riuscire in qualche modo ad includere, anche in maniera paritaria, altri soci, in modo che questo grande lavoro di infrastrutturazione, di possibilità di accedere e di fruire il carattere museale e di possibilità che sono presenti, dice bene il Consigliere Mensio, sul territorio del Piemonte, della Lombardia e della Valle d’Aosta, possa diventare, infatti una procedura standard in cui tutto e tutti possano rientrare. Riguardo ai musei privati, molti sono già all’interno dell’offerta Torino, dell’Abbonamento Musei. Possono aderire, questo ci tengo anche a dirlo, i musei gratuiti, cioè anche quelli un po’ più piccoli, con l’unica condizione che siano aperti al pubblico almeno 24 ore alla settimana. Sul tema, invece della comunicazione, viene gestita dall’Associazione, ovviamente, e condivisa con i musei e va in due direzioni, c’è un lato, quello destinato alla vendita e dall’altro quella destinato, invece, ad informare gli abbonati sull’attività direttamente die musei. È una comunicazione molto forte, molto importante, perché coinvolge circa 150.000 persone direttamente sul territorio piemontese, lombardo e della Valle d’Aosta. L’ultima questione, relativamente alla Liguria, sono aperte delle relazioni da anni, speriamo che questa sia la volta buona, anche magari nell’ottica di quell’avvicinamento di cui ci parlava l’Assessore Pironti prima, anche piano piano per inserire delle altre regioni e magari, tramite accordi, convenzioni, adesso questo è un tema che sfugge alla mia preparazione giuridica, anche magari delle operazioni extra del territorio nazionale, cominciando a guardare la Francia, il territorio più limitrofo, ma anche altre possibilità. |