Interventi |
UNIA Alberto (Assessore) Pronto, eccomi qua. Buona giornata, innanzitutto. Il Consigliere Tresso ha presentato un'interpellanza sulla raccolta e smaltimento dei guanti monouso e anche dei DPI dopo il loro utilizzo ovviamente nei negozi e nei grandi magazzini di Torino. Richiesta una relazione ad AMIAT, AMIAT ha confermato, sulla base delle indicazioni fornite dall'Istituto Superiore di Sanità, che guanti, mascherine e in genere dispositivi monouso utilizzati per prevenire il rischio di contagio da Covid-19 devono essere conferiti nell'indifferenziato, nel rifiuto indifferenziato. Per ulteriori precauzioni tali rifiuti, se provenienti invece di abitazioni o strutture in cui siano presenti soggetti positivi al tampone o in isolamento o quarantena obbligatoria devono essere inseriti in una busta prima di essere introdotti nel sacco di rifiuti indifferenziato. Inoltre, per quanto riguarda tale tipo di rifiuti, qualora prodotti in area esterna, risultando ad AMIAT che nulla si è stato precisato dagli organismi competenti, resta valido il principio del conferimento senza ulteriori indicazioni in rifiuto indifferenziato e pertanto all'interno dei cestini stradali. A questo proposito AMIAT ricorda che nella Città di Torino, grandi parchi esclusi, sono posizionati più di 14.000 cestini e che inoltre il Regolamento Gestione Rifiuti stabilisce all'articolo 31, comma 4 che i titolari di esercizi davanti ai quali è frequente la dispersione di rifiuti minuti devono collocare sulla soglia dell'esercizio cestelli di capacità da 50 a 80 litri e travasarne il contenuto con adeguata frequenza. I cestelli muniti di sacchetto devono essere opportunamente assicurati affinché risulti impedito il rovesciamento e possono essere collocati, se necessario, sui marciapiedi. Tutto ciò premesso, ferma restando la necessità di coinvolgere direttamente, e ove opportuno sanzionare La Rinascente, il cui ingresso è citato come esempio dall’interpellante, e qualunque altro esercizio che non ottemperi ai suoi obblighi, AMIAT abitualmente provvede a potenziare il numero di attrezzature laddove risultino carenti rispetto al gettito di rifiuti e si intende sin ora disponibile a valutare congiuntamente situazioni di criticità che non siano ancora state risolte nell’ambito della normale attività aziendale. |