Interventi |
MENSIO Federico Grazie, Presidente. Ognuno politicamente può leggere nell’atto quello che ritiene più opportuno. L’atto è stato scritto ovviamente non in concorso con l’Assessore, ma tenendo conto della situazione, una situazione che, evidentemente, quando fa comodo, si cita per dare agevolazioni e quando non fa comodo si prende come un atto di sfiducia all’Assessore, cosa che non è. Ricordo, tra l’altro, che il contratto di servizio AMIAT non prevede il passaggio in Commissione, come già più volte ripetuto, del Piano di lavoro e soprattutto non prevede situazioni emergenziali di questo tipo; contratto di servizio che credo sia stato stipulato nella vecchia Amministrazione, intorno al 2012, quando l’Assessore era un altro, primo aspetto. Secondo aspetto, la Legge 1 del 2018 della Regione Piemonte, in cui il Presidente della Regione era Chiamparino, prevede che l’ambito territoriale per la gestione degli impianti non sia più la Città di Torino, ma sia la Regione Piemonte, quindi è compito della Regione Piemonte decidere, di accordo con gli ambiti territoriali ottimali, che non sono più neanche tutti quelli che c’erano prima, la destinazione dei rifiuti; destinazione dei rifiuti che, tra l’altro - ricordo -, con lo “Sblocca Italia” voluto da Renzi, permette l’aumento al massimo carico termico dell’inceneritore, permettendo sostanzialmente a chi gestisce l’impianto di prendere rifiuti urbani, se trattati, o rifiuti non urbani e di incenerirli a suo piacimento per raggiungere il massimo carico termico, come previsto, ripeto, dallo Sblocca Italia voluto dal Governo Renzi. In tutto questo, vorrei sapere la Città di Torino come si dovrebbe comportare, visto che sono tutte cose sovraordinate alla Città di Torino. Chiudo per dire che i famosi 2,50 euro, non è che io non volessi sentire i Comuni contermini, ma sappiamo benissimo cosa ne pensano i Comuni contermini dell’inceneritore, più o meno quello che pensano della ripubblicizzazione di SMAT, cioè che l’inceneritore va bene così com’è, ma soprattutto quei 2,50 euro che tutti pagano o pagavano in più sulla tariffa, che tutti pagavano in più sulla tariffa di conferimento, guarda caso, a Torino ne tornavano 22 centesimi, mentre a Beinasco ne tornavano 79, a Grugliasco 39. Quindi, non solo noi paghiamo 2,50 euro e ne avevamo meno, ma ne avevamo meno anche di Comuni molto più piccoli dei nostri. Quindi, se quei soldi non sono stati più pagati da TRM, non sono più stati pagati da TRM ai Comuni, ripartiti come vi ho detto, noi prendevamo la stessa quota di Orbassano, 11,90%, perché? Perché semplicemente le varie società di raccolta dei vari Comuni non hanno più dovuto pagarli per ogni tonnellata a TRM. Quindi è ovvio che, se io chiedessi ai Comuni contermini se gli diamo meno soldi, come dire, dei 2,50 euro, forse non sarebbero tanto contenti. Grazie. |