Interventi |
POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Tenuto conto che siamo ancora in una fase di distanziamento sociale al di là delle singole questioni poste dalle mozioni oggi in discussione, vorrei purtroppo partire dalla constatazione che chiunque può agevolmente verificare che vi sia troppa gente in giro che purtroppo non rispetta le distanze barriera. Se una parte prevalente della cittadinanza mostra maturità e senso di responsabilità sono ormai avvertibili dei cedimenti e oltretutto i controlli sono particolarmente complicati dovendosi estendere a tutto il territorio cittadino e tenuto conto della specificità dei singoli quartieri e delle zone urbane delle singole Circoscrizioni. In considerazione della particolare cautela a cui tutti siamo tenuti, soprattutto di fronte a una provvisorietà di dati disponibili anche con i ritardi, occorrerà valutare la fattibilità di alcune soluzioni. Un recente studio delle università di Eindhoven e Lovanio ha analizzato l’aerodinamica della dispersione delle goccioline, droplet, emesse con la respirazione simulando le diverse velocità di cammino e corsa. Ebbene in corsa le goccioline emesse con la respirazione determinano una scia di diffusione che si può allungare per diversi metri, fino a cinque se si cammina, ma diventa di almeno dieci metri se si corre e infatti nella vicina Francia vengono richiesti dieci metri di distanza tra una bici e l’altra e lo stesso viene chiesto tra un runner e l’altro, considerato che il droplet nella corsa tendono a dispendersi alle spalle di chi fa attività fisica. Stesso discorso si dovrebbe fare da noi e non solo per i ciclisti, ma pure per i monopattini e per tutti gli altri mezzi della mobilità dolce altrimenti si rischia di creare una corsia preferenziale per i virus in prossimità di chi cammina sui marciapiedi a ridosso dei controviali o delle piste ciclabili e persino dei dehors. Sono d’obbligo anche altri quesiti, cosa succederà in prossimità dei semafori? I mezzi si concentreranno a distanza ravvicinate? I ciclisti potranno superarsi l’uno l’altro? E in generale tutti coloro che usufruiranno della mobilità dolce, si tratta di soluzioni provvisorie lo capisco al momento non testate che, vanno attuate però con molta prudenza e prendendo tutte le dovute precauzioni per assicurare la distanza sociale di sicurezza. Una cosa è sicura non esiste una soluzione certa e unica, ma potremo solo richiamare per l’ennesima volta il senso civico di tutti noi e monitorare con attenzione i risultati delle scelte fatte. Grazie. |