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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 8 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 24

Comunicazioni della Sindaca su “Commissariamento Teatro Regio”.
Interventi
GIOVARA Massimo
È con grande rammarico e delusione che vedo che, come sempre, quando si parla di un
problema in Italia, diventiamo tutti automaticamente esperti. Ebbene, io faccio il
contrario. Io non sono affatto esperto, anche se molti di voi sanno che mi sono occupato
di questo problema. Vi invito a leggere un articolo della Gabanelli, in cui si parla dei
problemi della lirica italiana, per avere un contesto un po’ più chiaro. Nel ’96 gli Enti
Lirici erano così indebitati che dovevano fallire tutti, poi li salvò una riforma, la riforma
Melandri. Ora, cosa ha fatto, invece, quest’Amministrazione? Io ve lo ricordo a tutti.
C’era ancora il Sovrintendente Vergnano e abbiamo presentato una mozione di 15
pagine per far salire il Regio ad un livello superiore, al pari di Santa Cecilia e della
Scala, che la Gabanelli cita come un Ente che si regge sulle proprie gambe, la Scala,
l’unico Ente che si regge sulle proprie gambe in Italia. Abbiamo presentato questa
mozione e ci è stato detto che, anche se la legge permetteva al Regio di salire di livello,
quella legge era stata scritta su due enti lirici, era stata scritta ad ente liricum, quindi era
inutile fare questo sforzo. E quindi già da subito abbiamo avuto delle resistenze rispetto
a questo tema, dopodiché il Sovrintendente Vergnano si è dimesso con un anno di
anticipo e, dopo che si è dimesso, magicamente abbiamo scoperto che l’Ente Lirico era
in grave sofferenza economica, aveva dei debiti giganteschi. Ne abbiamo sentito parlare.
Il debito del Regio ammonta esattamente al Bilancio della Cultura della Città di Torino,
più o meno 20 e passa milioni, 20 e passa milioni, tra cui ci sono anche i soldi che
mettiamo dentro al Regio tra questi 20 e passa milioni. Per il resto della Cultura rimane
qualche centinaio di migliaia di euro. Io sono assolutamente d’accordo sulla tutela dei
lavoratori, sono d’accordo sulla tutela di tutti i lavoratori dello spettacolo ed una forza
di Sinistra o di Centro Sinistra, dovrebbe essere d’accordo anche lei sulla tutela di tutti i
lavoratori dello spettacolo. Per quanto riguarda questo, abbiamo fatto anche delle
Commissioni, dedicate al tema, proprio durante il lockdown Covid ed in questa
Commissione è risultato, ad esempio, che i sindacati nella prosa non esistono, non
parliamo dei piccoli club e di altri gruppi. Abbiamo visto sindacati molto agguerriti,
abbiamo anche visto che ci sono dei lavoratori, probabilmente la maggior parte
all’interno del Regio, che erano favorevoli ad un Piano di sviluppo che è scaturito da
una mozione, perché quel Piano di sviluppo, scritto da un professionista, che ha avuto
interlocuzioni con tutti i lavoratori del Regio, è stato scritto anche accogliendo diverse
delle istanze che erano state presentate in questa mozione. Uscendo dalla questione
giudiziaria, perché qualcuno ha cercato anche di collegare, anzi molti di voi avete
cercato di collegare la vicenda giudiziaria con il commissariamento, perché è un gioco
facilissimo, è un gioco da romanziere, è bellissimo, soprattutto quando si è in campagna
elettorale, collegare le due cose, perché è molto facile far credere alle persone che ci
ascoltano che sia quello il collegamento, io andrei a vedere che cosa ha fatto in un anno
William Graziosi.

GIOVARA Massimo
Non è ancora arrivato in giudizio, ed io fare attenzione a chi è indagato ad attaccarlo,
perché ci sono anche altri indagati, il precedente Sovrintendente è stato indagato per
questioni di sicurezza, ci sono state delle persone finite in ospedale, dopo avvertimenti.
Allora, io concludo dicendo che forse, prima di parlare e di strumentalizzare questa
vicenda, bisognerebbe fare come ha fatto, ad esempio, il mio collega Ricca, dire
lavoriamo insieme per tutelare i livelli occupazionali ed il futuro vero del Regio, non il
futuro di un Ente che continuerà ad avere bisogno di milioni che comunque per forza
finiscono negli interessi bancari e che comunque per forza vengono sottratti ad altre
realtà culturali. Concludo dicendo che sono state le Fondazioni private a dire basta, non
possiamo più mettere questi soldi, perché il Comune di Torino, come sapete tutti, è in
grave sofferenza finanziaria.

GIOVARA Massimo
Grazie, ho concluso, Presidente. Ho finito.

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