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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2020-01068
"OPERATORI SOCIO SANITARI, FORMAZIONE E RECLUTAMENTO" PRESENTATA IN DATA 4 MAGGIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Presente.

ARTESIO Eleonora
Grazie. La domanda era semplice, la risposta è stata molto diffusa e poco puntuale. La
domanda semplice era la seguente: “La Città di Torino concorre per la competenza
formativa alla definizione della qualifica e dell’individuazione delle graduatorie del
personale che rientra nelle competenze di OSS” e questo già la dice lunga sul fatto che il
Comune di Torino ha un ruolo diretto relativamente a tutte le tematiche del socio-
assistenziale, lo dico rispetto a coloro che ritengano che il Comune non sia parte in
causa rispetto alla tematica delle RSA. Durante la condizione della pandemia, abbiamo
avuto delle criticità rilevanti nel comparto sanitario ospedaliero, laddove era necessaria,
tanto la competenza clinica medico-infermieristica e la competenza socio-sanitaria del
personale OSS, tant’è che sono state autorizzate anche le assunzioni di personale in
formazione. Nelle situazioni di RSA, a conseguenza delle condizioni di quarantena dei
lavoratori dipendenti e a conseguenza delle esigenze di maggiore tutela, sicurezza e
distanziamento delle persone malate ricoverate nelle RSA, l’organico del personale OSS
è risultato ampiamente insufficiente e i soggetti gestori delle stesse RSA si sono trovati
in significativa difficoltà al reclutamento del personale con questa qualifica, ancorché il
D.G.R. Regionale avesse autorizzato anche l’assunzione di personale in formazione. La
domanda era molto puntuale: “A fronte della verifica evidente del significativo ruolo
professionale del personale OSS - ne avessimo avuto bisogno la manifestazione che si è
svolta alcuni giorni fa in piazza Castello ha reso anche pubblicamente evidente quanto
diffusa sia questa professione, quanto significativa sia e altrettanto quanto sia
sottovalutata -, a fronte di questa situazione, l’Amministrazione Comunale, che pure
converge sulla formazione, che pure converge nel concorso, almeno per la
partecipazione economica, alla gestione delle RSA per i soggetti incapienti, che pure
converge alle tematiche di tutela della salute delle persone non autosufficienti e disabili
gravissimi, si è resa disponibile, si è fatta parte diligente nel rendere disponibili, nei
confronti dei soggetti che erano in difficoltà, vuoi le ASL, vuoi le RSA, a rendere
disponibile le competenze professionali che, nel tempo, anche con contributi europei e
regionali aveva contribuito a formare, selezionare e rendere quindi abili a quella delicata
funzione? La risposta è stata che lo si è fatto attraverso le agenzie interinali che hanno
fatto da ponte tra le varie graduatorie attive e le domande dei datori di lavoro e che
comunque le persone erano in gran parte impiegate, in quanto il lavoro gravoso rende da
un lato appetibile per ciascun datore di lavoro trovare delle graduatorie attive, dall’altro
queste stesse persone troverebbero facile occupazione, ma il lavoro è significativamente
sottoposto a burnout. Resta ancora da definire tutto il parametro su cui direi che il
Comune non può essere esente, del minutaggio, delle condizioni organizzative del
lavoro, del riconoscimento economico con diverse situazioni di inquadramento salariale
della figura stessa. A me pare che come sempre il Comune di Torino abbia atteso, abbia
atteso che qualcuno chiedesse, abbia atteso che qualcun altro si attivasse. Non ritengo
che la risposta sia nel merito soddisfacente, ma non mi aspetto nemmeno che
rimandandolo in Commissione possa esserci una soddisfazione maggiore. Quindi io
ritengo esaurito questo determinato argomento, non ritengo affatto esaurito il tema
complessivo della definizione di questo profilo, della considerazione che riceve sia sotto
gli inquadramenti normativi, sia da parte delle committenze e ritengo quindi che il
Comune di Torino, volendo, avrebbe molto da dire sulla qualità assistenziale che si
traduce anche in queste figure professionali che dobbiamo garantire alle persone malate,
siano esse ricoverate in ospedale, siano essere ricoverate in RSA. Grazie, ho finito.

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