Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con il punto 17 del nostro Ordine dei Lavori, la deliberazione meccanografico n. 202001041/020, presentata dall’Assessore Iaria, che ha come oggetto: “Demolizione di parte di fabbricato in corso Grosseto n. 40 angolo via Ala di Stura con realizzazione di 5 medie strutture di vendita e recupero/ampliamento della restante parte. Permesso di costruire in deroga ex articolo 14 D.P.R. n. 380/2001 e articolo 5 commi 9-14 Legge n. 106/2011. Approvazione deroga”. SICARI Francesco (Presidente) Lascio la parola all’Assessore Iaria per l’illustrazione. Prego. IARIA Antonino (Assessore) Grazie, Presidente. Oggi riproponiamo al Consiglio Comunale un permesso in deroga che noi abbiamo già votato il 20 dicembre del 2017, permesso in deroga che riguarda un’area denominata BARMETAL nell’incrocio tra corso Grosseto e via Ala di Stura dove con un Decreto 106 si era proposto a questa Amministrazione una modifica dei fabbricati esistenti con la riduzione di volumetria possibile rispetto alle possibilità che il 106 dava in quell’area e la costruzione di cinque strutture di vendita e una struttura produttiva in ampliamento già esistente; le cinque strutture di vendita, una è una struttura commerciale alimentare e le altre non alimentari. Questo permesso è stato impugnato da una società concorrente che ha portato davanti al TAR la nostra delibera e il permesso di costruire in deroga, il TAR ha fatto tutte le valutazioni del caso, dei cinque punti che... diciamo, la società concorrente aveva presentato, ne ha accettato solo uno che è quello di legare diciamo la (incomprensibile) nel progetto al fatto che nel primo progetto non era stato presentato da parte dei proponenti uno studio del traffico sulla zona in questione. Quindi i proponenti del Decreto 106 hanno riproposto, diciamo hanno ovviato a questa indicazione che il TAR Piemonte ha dato ai proponenti, proponendo uno studio del traffico della zona e questo studio del traffico ovviamente è stato allegato come integrazione al progetto che è stato ripresentato con nessuna modifica rispetto al progetto precedente. Quindi oggi siamo qui a votare questa nuova presentazione del progetto che dal punto di vista dell’edificazione e delle concentrazioni commerciali e produttive, e anche della nuova viabilità proposta, è identico al progetto già approvato nel 2017 con la sola integrazione del Piano del Traffico. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Assessore Iaria. Ci sono interventi da parte dei Consiglieri? Prego, Consigliera Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Sì, grazie Presidente, ma solo per lasciare a verbale un’affermazione, poi non so se mai qualcuno leggerà questi verbali, però l’affermazione è questa: mi ricordo perfettamente in campagna elettorale che l’input di questa Amministrazione era quello di non costruire supermercati, tutta una campagna elettorale contro i supermercati, oggi con questa seconda delibera, mi dispiace non aver seguito la prima delibera, andrò ad ascoltare i famosi verbali per capire cosa successe nel lontano 2017, però prendo atto del fatto che stiamo votando una delibera che prevede cinque medie strutture, quindi sicuramente c’è della perplessità, è indubbio, c’è della perplessità sulla coerenza che questa Amministrazione ha dettato tra la campagna elettorale e quello che poi nei fatti va a fare durante la consiliatura. Ho terminato Presidente, grazie per avermi fatto intervenire. SICARI Francesco (Presidente) Prego, è una sua facoltà intervenire. Prego, ci sono altre richieste di intervento? LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Io mi prenoto, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Vicepresidente Lavolta. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Semplicemente per segnalare ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno che noi, non me ne voglia l’Assessore Iaria, la stessa richiesta la facevamo già in ogni Commissione Consiliare al suo predecessore. Avevamo chiesto semplicemente che questo tipo di provvedimenti potessero essere accompagnati da un’analisi generale su quello che era l’andamento della situazione della media/grande distribuzione nel nostro territorio accompagnato ad un’analisi più specifica rispetto a questi insediamenti medio/piccoli. Il tema che affrontava la collega Scanderebech io non lo ripropongo in termini strumentali, nel senso che ci sono degli interventi che possono essere utili a favorire una riqualificazione diffusa nel territorio, ci sono degli interventi che invece servono a rispondere ad una domanda; io nel caso specifico evidenzio che quell’area è già sufficientemente satura da un’offerta di distribuzione di piattaforme che vanno dai 500 ai 1.500 metri quadrati, potrei fare un lungo elenco - da via Cigna, via Ala di Stura, tutte le altre realtà che lì insistono - e ci eravamo lasciati, almeno io così avevo detto, chiesto all’Assessore, ricordo ancora in una Commissione Consiliare in Sala Carpanini che lui si sarebbe impegnato a metterci a disposizione con dei dati attuali quella che era la situazione, la fotografia su tutto il territorio cittadino. Ricordo che la pianificazione commerciale rispondeva a dei criteri che hanno visto nel corso del tempo un coinvolgimento e una definizione di competenze specifiche tra enti, in particolare le istituzioni coinvolte, per autorizzazioni (incomprensibile) la Regione Piemonte per quanto riguarda il nostro territorio, ovviamente il Comune di Torino, la complementarietà di queste competenze consentiva, a fronte di un’analisi puntuale, di immaginare che la distribuzione, l’offerta commerciale potesse essere diciamo il più armonica possibile ma soprattutto rispondente a degli indici di redditività che avevano una doppia finalità, cioè quella di rispondere alla domanda: “C’è una domanda” e l’altra domanda che ci ponevamo era: “Ma questo insediamento avrà una redditività sufficiente per garantire occupazione e prospettive?”. Tutto questo tipo di analisi, di verifica e di pianificazione ormai da qualche anno è completamente fuori da qualunque radar, non l’abbiamo mai avuta la possibilità che l’Amministrazione ci mettesse nelle condizioni di approcciarci a provvedimenti come questi con la giusta consapevolezza. Pertanto, io in sintesi mi trovo in difficoltà ad approvare un provvedimento come questo che dal mio punto di vista ha tre grossi problemi: il primo, non ha un inquadramento rispetto a quanto dicevo prima sufficientemente capace di mettere nelle condizioni me, Consigliere Comunale, di poter garantire che queste nuove cinque aree di vendita possano essere sufficientemente capaci di resistere in un contesto economico come quello che stiamo attraversando; due, questi insediamenti commerciali non sono accompagnati da un’analisi rispetto alla domanda del territorio e quindi non ci siamo neanche permessi di analizzare e approfondire il tema della redditività di queste aree perché ovviamente non abbiamo gli elementi, non ci sono i numeri; tre, io credo che in un contesto quale quello che abbiamo appena attraversato in cui tutti quanti ci riempiamo la bocca - io per primo, lo riconosco - dell’importanza della prossimità dei negozi di vicinato, mi pare che come prima delibera diciamo di questa Amministrazione da parte dell’Assessore Iaria, che insomma non ne ha prodotte tantissime, questa è una delle prime diciamo post fase 1, mi sembra che sia proprio una risposta in discontinuità e sicuramente in assoluta contraddizione rispetto a quello che noi stiamo cercando faticosamente di promuovere. Un giorno diciamo che il commercio di prossimità va garantito, tutelato, valorizzato e che questa fase emergenziale ci ha consentito di riscoprirne il valore, il giorno dopo noi dovremmo votare una delibera che dà il via libera a cinque nuove piattaforme commerciali in un’area già satura e rispetto alla quale l’Amministrazione non ci ha dato un dato utile ad esprimere un voto in modo consapevole. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Vicepresidente. Adesso si è segnato il Capogruppo Magliano, prego ne ha facoltà. MAGLIANO Silvio Sì, grazie Presidente, ma solo per un’interlocuzione con l’Assessore Iaria su questo, volevo capire: ma rispetto all’ultima norma e il DDL 95 approvato da Regione Piemonte, io forse ricordo male, però si parlava... almeno, io ho letto affermazioni roboanti che si diceva che con questo DDL 95 di fatto non si potevano più costruire centri commerciali in Piemonte per un lasso di tempo delimitato proprio per valorizzare il piccolo commercio, cosa assolutamente sacrosanta perché sono i primi ad aver avuto un danno enorme dalla chiusura Covid, ma volevo capire dall’Assessore: voi avete fatto questa verifica rispetto alla DDL 95 se queste metrature sono metrature che possono essere sviluppate o meno? Oppure era solo una questione di incentivi? Perché adesso non ricordo bene, me ne scuso, se Regione Piemonte a questo punto non dava incentivi ma permetteva la costruzione che forse è una cosa un po’ diversa rispetto a quello che abbiamo letto sui giornali. Volevo capire dall’Assessore se aveva fatto un minimo di paragone con la nuova norma e il cosiddetto “Riparti Piemonte” per capire se queste attività rientrano o meno all’interno di quella legge e quindi se possono essere fatte, o solo non gli vengono dati incentivi per fare questo tipo di attività? Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Magliano. Adesso ho il Consigliere Fornari. Prego, ne ha facoltà. FORNARI Antonio Sì, grazie Presidente. A ma fa un po’ specie poi andare ad attaccare poi una delibera come questa che è una 106 che aveva trovato anche un parere diciamo sostanzialmente favorevole in passato da parte della Circoscrizione 5 perché il tessuto in quella zona non ha grosse attività commerciali e quindi questa non andava ad impattare più di tanto; però quello che volevo sottolineare è che il 1° luglio 2014 il Consiglio Comunale di Torino ha approvato in via definitiva la variante 267 al Piano Regolatore che prevede l’istituzione di due nuove Zone Urbane di Trasformazione sulle superfici attualmente occupate da Centrale del latte e da BARMETAL, quella che è compresa tra corso Grosseto e via Ala di Stura, quindi chi ha permesso poi questa variante, questa 106 che andiamo a votare adesso, l’andiamo a votare perché era stata fatta una variante nel 2014, quindi probabilmente questo studio che l’ex Assessore Lavolta chiede doveva essere effettuato nel 2014 quando lui ha votato quella delibera che ha permesso la variante e quindi poi ha permesso questa 106, e quindi magari chiedere scusa perché effettivamente nel 2014 non era stato effettuato questo studio ed era stata votata quella variante che ha permesso appunto di fare un’attività commerciale adesso in quella zona. Quindi non è che le cose nascono da un giorno all’altro ma hanno dei processi lunghi, questo processo con la BARMETAL parte mi pare nel 2012, c’è stata poi la variante nel 2014, c’è stata una prima votazione nel 2017, e quindi gli iter sono lunghi - sappiamo benissimo che sono lunghi - e non è che si sbloccano da un giorno all’altro, e gli studi quanto devono essere fatti, devono essere fatti a monte, non quando oramai diciamo l’attività commerciale è quasi conclusa e devono partire i lavori. Questo lavoro doveva essere effettuato precedentemente quando sono state fatte le varianti appunto nel 2014. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliere Fornari. |