Interventi |
GIUSTA Marco (Assessore) Grazie Presidente. Buongiorno a tutte e tutti. Provvedo, quindi, alla risposta in merito alle richieste di comunicazioni che sono pervenute dal Capogruppo Tresso e dal Capogruppo Magliano. Faccio solo una piccola premessa, ovvero l’attuale quadro normativo (incomprensibile) dell’ultimo D.P.C.M. del 17 maggio 2020 relativamente ai centri sociali sospende l’attività almeno fino al 15 di giugno, data di scadenza del Decreto; in particolare, questo viene inserito all’interno dell’articolo 1, comma 1, lettera Z, che recita: “Sono sospese le attività di centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali e centri sociali”. Inoltre, sempre lo stesso Decreto all’articolo 3, comma 1, lettera B, mantiene la raccomandazione per le persone anziane o con patologie “di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità”. Come ultima raccomandazione da tenere in conto, in quanto sappiamo che è vero che questi Centri d’Incontro sono aperti a tutte e tutti, al di là di qualunque differenza, però è chiaro che i maggiori frequentatori dei Centri d’Incontro sono solitamente degli anziani che hanno più di 65 anni. Ad ogni buon conto, la norma citata è efficace fino al 15 giugno prossimo e al momento non abbiamo un’ulteriore regolamentazione. A livello regionale, inoltre, si precisa che tale D.P.C.M. non è stato oggetto di un’ulteriore applicazione, interpretazione o aggiornamento (incomprensibile) nel Decreto Regionale, l’ultimo del 18 maggio 2020 non vi è accenno alcuno a tale materia. Bisogna, però, fare un altro punto, ovvero il 22 maggio la Conferenza Stato- Regioni, nello specifico appunto le Regioni, si sono riunite per aggiornare le Linee guida per la riapertura delle attività produttive, che in data 22 maggio sono state approvate e sono state trasmesse al Governo centrale per la presa d’atto e la relativa approvazione, di cui non abbiamo ancora in questo momento notizia. A pagina 26 di (incomprensibile) citato documento si trova una scheda tecnica che dà indicazioni nel senso di misure sanitarie minime in caso di (incomprensibile) di attività e cita anche i centri sociali e i centri culturali. Per avere il quadro più possibile completo, si aggiunge che le sale e spazi destinati annualmente alle associazioni sono concessioni annuali in scadenza il 30 giugno prossimo venturo, mentre i nostri Centri d’Incontro di solito chiudono a fine luglio. Infine, a livello comunale ci siamo dati quindi delle Linee guida per la graduale riapertura degli uffici e dei servizi che sono allegati alle delibera approvata il 7 maggio scorso con (incomprensibile) allegato di 70 pagine che in qualche modo traccia, diciamo così, le linee di azione per la Fase 2 relativamente alla riapertura degli spazi lavorativi all’interno di tutte le nostre sedi, comprese anche i centri per anziani. Da questo quadro, pertanto, possiamo concludere con una risposta condivisa anche col Servizio Prevenzione e Protezione, che la riapertura dei Centri d’Incontro rientra nell’ambito della progressiva riattivazione delle varie attività, in subordine al rispetto delle norme generali di sicurezza e anticontagio. Al momento è allo studio l’applicabilità delle Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni, appunto, per la parte in aggiornamento (incomprensibile) 2020, ancorché queste non siano ancora state recepite dalla Regione Piemonte. Qualora consentito dalla... Chiedo scusa, ho un aereo che mi sta passando sopra, non so se mi sentite in questo momento. GIUSTA Marco (Assessore) Provvedo subito, Presidente. Allora, dicevamo: qualora consentito dalla normativa nazionale successivamente al 15 giugno 2020, potranno anche trovare applicazione in tale realtà anche le Linee guida comunali approvate con la delibera sopra citata, quindi quella del 7 maggio 2020, compatibilmente con la capienza delle sale, a rispetto del divieto di assembramento e alla distanza interpersonale di almeno un metro o due nel caso di attività fisica, con l’obbligo di utilizzo della mascherina, con riferimento ad attività da valutarsi caso per caso in relazione alle norme di sicurezza anti contagio e da svolgersi in piccoli gruppi. Al momento, pertanto, la struttura amministrativa decentrata è in stretto contatto con il Servizio interno di Prevenzione e Protezione per l’approntamento delle misure necessarie desumibili dalla citata scheda di cui alle linee guida della conferenza Stato - Regioni del 22 maggio 2020 che però, ci tengo a sottolineare, non è ancora operativa sul territorio piemontese perché la Regione non l’ha ancora recepita come invece hanno fatto, se non sbaglio, tutte le altre Regioni esclusa la nostra, e non abbiamo ancora, diciamo così, un cenno da parte del Governo centrale relativamente al recepimento di questa implementazione, perché in realtà le linee guida a cui si fa riferimento erano quelle del 16 maggio scorso, ma c’è stata appunto questa implementazione a cura della conferenza delle Regioni. Ovviamente, quanto detto a maggior ragione si applicherà anche ai concessionari sotto la loro diretta responsabilità, è chiaro che come da regolamento citato noi abbiamo una situazione abbastanza ampia e variegata dei Centri d’Incontro a livello cittadino perché come appunto previsto dal regolamento, alcuni di loro sono a gestione diretta da parte delle Circoscrizioni con la nomina di un Comitato di Gestione, altri invece vengono dati in concessione a delle Associazioni che hanno, diciamo così, a questo punto di iniziativa propria per far rispettare le regole, per permettere poi eventualmente la riapertura. Diverso rispetto a quello che se non sbaglio citava il Capogruppo Tresso relativamente ai locali che vengono dati anche in uso temporaneo dalle Circoscrizioni alle Associazioni che ne fanno richiesta, in tal caso normalmente questo tipo di concessioni scadono il 30 di giugno e poi riaprono a settembre, quindi anche in questo caso occorrerà valutare se è il caso appunto da parte dell’associazione delle realtà che le hanno in gestione di riaprirle per un periodo così breve o se è il caso magari, eventualmente in accordo anche con le Circoscrizioni, anticipare i bandi per la gestione e l’assegnazione del periodo prossimo venturo. Io mi fermerei qua Presidente, se ci sono delle domande sono a disposizione. GIUSTA Marco (Assessore) Grazie Presidente, ringrazio le Consigliere e i Consiglieri che sono intervenuti in merito a questa situazione; è chiaro che in questo momento viviamo un (incomprensibile) che da noi è poco difficilmente superabile, nel senso che ricordo, diciamo così, anche a chiarezza che la gestione della situazione sanitaria viene effettuata dal Governo tramite i D.P.C.M. e poi successivamente, su materie di propria competenza, dalle Regioni che possono ampliare o ridurre le disposizioni governative, quindi in questo momento senza un’indicazione di quali sono le linee guida se non quelle, appunto, approvate all’ultima conferenza Stato - Regioni del 22 che citano al proprio interno i Centri d’Incontro, bene dice il Consigliere Magliano legato alla questione del gioco delle carte o altre cose di questo genere che però demandano poi agli organizzatori singoli l’attività di gestione del ritrovo, delle informazioni, della sensibilizzazione al mantenimento delle attività e quant’altro. Non dappertutto è prevista ed è necessaria la sanificazione che, se non vado errato, avviene solo in caso in cui all’interno degli spazi si siano rilevate delle positività al Covid, quindi non sempre è così necessaria. È chiaro che, come diceva bene la Consigliera Foglietta, ci sono delle diverse situazioni che (incomprensibile) all’interno del nostro Regolamento, alcuni Centri d’Incontro sono a gestione diretta dell’Amministrazione e pertanto in quel caso sarà l’Amministrazione a farsene carico relativamente alle operazioni che dovranno essere messe in campo, in altri casi sono le Associazioni che gestiscono direttamente quegli spazi che prendono una quota sociale ad inizio anno per le attività che si possono svolgere all’interno dei Centri d’Incontro e che in questo momento è chiaro che hanno avuto magari un nocumento dell’attività rispetto alle entrate che potevano esserci, d’altra parte va anche detto che hanno avuto minori spese legate alle spese proprio delle attività, del riscaldamento e quant’altro. Quindi da questo punto di vista bisognerà fare un ragionamento, su questo ringrazio anche il Capogruppo Tresso che ci ha ricordato l’importanza in questo momento da parte degli anziani di ritrovare quell’ottica di socialità, lo dico diciamo così a scanso di equivoci, in questo momento il panorama bucolico alle mie spalle è perché sono andato a trovare mia madre e anche lei ha un minimo bisogno di socialità con suo figlio, però da questo punto di vista è molto chiaro, io ci tengo però a ribadire che i Presidenti e le Presidenti di Circoscrizioni comunque, che anche con tutta la parte Amministrativa c’è un dialogo costante, tant’è che l’ultima volta che abbiamo parlato di questo tema, di nuovo però in attesa di quelle che possono essere le linee guida che, mettiamo, nel momento in cui venissero recepite dalla Regione e modificate dalla Regione stessa, sicuramente poi bisognerà adattarsi rispetto a questa iniziativa, per cui in questo momento quelle linee guida su questo territorio non esistono ancora. Su questo abbiamo già aperto delle interlocuzioni formali con la Regione Piemonte nei giorni scorsi, se sarà necessario nei prossimi giorni, quindi non domani ma al massimo mercoledì, provvederemo a scrivere un interpello proprio perché questa e altre situazioni per noi devono avere una chiarezza rispetto alle varie situazioni e le varie attività di gestione. L’ultima cosa, appunto, che ci tenevo a dire è che questa attività viene fatta comunque insieme anche ai Presidenti di Circoscrizione, di questo tema ad esempio se n’è parlato nell’ultima riunione del 21 maggio scorso, dove però ripeto non essendoci ancora una linea chiara da un punto di vista regionale o nazionale, più che prendere atto del problema e dire che sicuramente c’è un interesse congiunto da parte di tutti gli enti per far sì che questi centri possano riaprire il prima possibile in totale sicurezza per le persone che le frequentano, è sicuramente una delle cose che sappiamo, che dobbiamo fare e che faremo nel più breve tempo possibile, non appena avremo un’indicazione chiara. |