Interventi |
PETRARULO Raffaele Presente. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Di Martino, se poi riesce a mandarmi una copia anche via mail alla Segreteria della risposta, perché certe volte va e viene la voce, quindi si perde qualche pezzo. È stata esauriente, c’è stata l’interpellanza generale, me la ricordo bene, questa mia interpellanza portata il 13 maggio, quindi verte più su cose specifiche, su cose pratiche perché lei ha detto bene, è questo che mi preoccupa, invece, non quello che ha detto lei, ma i troppi piani che ci sono per poter fare aprire o far ripartire, naturalmente in sicurezza, quelle che sono le scuole, le scuole dei bambini, le scuole della Prima Infanzia, di primo e secondo grado, e anche le altre, ci mancherebbe. E i troppi passaggi, noi oggi siamo ai primi di giugno, lei pensi con quello che può essere luglio-agosto, settembre è quasi impensabile, perché le cose sono due: o si viaggia a pieno regime, quindi tutto quello che lei ha detto, cosa che dovrebbe funzionare, naturalmente, le autonomie scolastiche che sono i plessi scolastici con le loro direzioni scolastiche, con le riaperture che poi sono quelle che riguardano i servizi del Comune, dove lei ha detto bene, probabilmente non sono coloro che possono poi supplire a quelle che sono le deficienze strutturali di edilizia all’interno delle scuole che, come lei ben sa, più volte sono state lamentate e, come lei ben sa, i fondi non sono così capienti per poterle fare e poterle mettere in sicurezza in maniera immediata. Una su tutte, penso che lei la conosca bene, era una scuola che era all’occhiello, è la Salvo D’Acquisto, oggi è blindata, è una scuola che poteva benissimo supplire a tutto quello che era oggi il post Covid, quello così come viene detto da molti, sia per gli spazi esterni, molto verde, quindi per quelle patologie usate per i bambini. Naturalmente lì poi sarà oggetto di una nostra ulteriore interpellanza. Non sappiamo i tempi, se ci sono i soldi che arriveranno dal Ministero. Perché quella scuola? Quella scuola è l’emblema di quello che è Torino, era la scuola principe, è una scuola che poteva dare quindi la sicurezza per quello che erano i ragazzi e per le strutture scolastiche e prescolastiche, scolastiche e post-scolastiche. Lei ha detto bene, Assessore, quando lei parla dicendo: “Ci saranno le varie commissioni che dovranno riunirsi per poi andare a decidere che cosa fare”, però i tempi sono molto cogenti, io non so se ad agosto ci sarà gente che ha voglia di andare ancora in vacanza, che qui non è che non vengono fatte le vacanze, ma non solo per i soldi, non solo per quello che sia, ma spettano di diritto, quindi ci sarà un mese fermo, quindi quello che si potrà poi andare ad agire sarà giugno e luglio, giugno è già partito. Come faremo, e come riusciremo poi a mettere sul tavolo tutte queste teste? Perché onestamente sono tante, non sono poche. Lei, Assessore, giustamente dice, e ha dato delle linee che io ho apprezzato moltissimo, dice: “C’è da fare questo, ci sarebbe da fare quest’altro, questo tocca all’edilizia scolastica, questi sono i fondi che ci spettano per quello che riguarda il discorso dal Ministero, quest’altro compete al Comune, questo compete alla direzione scolastica, questo compete ai referenti di Circoscrizione”, vabbè, ma quello che può essere poi un tavolo finale, però tutte queste persone, quando le contattiamo? Quando riusciamo a metterle insieme? Perché poi dopo ci sarà il solito discorso dello scaricabarile in cui, non me ne voglia, Assessore, la scuola manca in questo, mancano i soldi, non si può riaprire in quella maniera e quindi diventa difficile. Anche quello ipotizzato, non so se poi verrà attuato, quello di poter fare la scuola in doppio binario, quello di fare tre giorni a scuola e tre giorni in videoconferenza con i professori che possono poi sdoppiarsi, è una soluzione che secondo me non è fattibile, non è fattibile per due motivi, anche perché le famiglie non hanno tutto questo tempo per poter stare a casa a seguire i ragazzi quando sono in videoconferenza, sono minori e i minori da soli, checché se ne dica, avendo avuto anche due figli piccoli, quando ce li avevo, da soli non si lasciano, non si può sapere quello che può succedere. La videoconferenza è un discorso che oggi sì è sviluppato, ma… PETRARULO Raffaele Chiudo, chiudo, chiudo con un semplice fatto, mi è piaciuta la sua risposta, Assessore, di sicuro l’andremo ad approfondire in un’interpellanza che spero verrà calendarizzata poi nel mese di luglio, non prima, che non ci servirebbe a nulla, per capire se veramente quello che lei ha auspicato, e quello che io auspico, poi diventerà concertato dalle varie direzioni scolastiche, dalle varie autonomie scolastiche. Ho dei seri dubbi, non per lei, ma per quello che è il complesso statale, comunale, non solo di Torino, ma di tutti. Per il momento la ringrazio e ci risentiamo presto. Molto gentile, grazie. |