Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, verifico solo la presenza dell’Assessora Di Martino e della Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Artesio presente. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Presente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto, grazie. Iniziamo con la trattazione delle interpellanze. Si tratta della numero meccanografico 202001060/002, oggetto: “Quali prospettive per i servizi estivi rivolti alle bambine e ai bambini di Torino” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Questa interpellanza è stata presentata in data 4 maggio del 2020 a prima firmataria la Consigliera Artesio. I firmatari sono diversi, abbiamo la firmataria, appunto, la prima firmataria Artesio, Magliano, Patriarca, Scanderebech, Foglietta, Pollicino e Petrarulo. Do subito la parola all’Assessore Di Martino, contingentando sempre i tempi nei cinque minuti per dare risposta a queste interpellanze, grazie. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Grazie, Presidente. I servizi estivi sono iniziative che la Città di Torino e il Sistema educativo locale da anni organizzano per offrire opportunità di crescita, svago e socializzazione alle bambine e ai bambini, ragazze e ragazzi torinesi, e per favorire la conciliazione dei tempi di vita-lavoro nel periodo di sospensione delle attività scolastiche. Il Comune ha già espresso la volontà politica e amministrativa di provvedere anche per quest’anno, condividendo con le famiglie e con tutto il mondo educativo e scolastico, l’importanza di riprendere attività formative e ricreative in presenza. Abbiamo iniziato le attività propedeutiche alla realizzazione diversi mesi prima della situazione emergenziale, come da prassi consueta per l’avvio, che nei tempi tradizionali ha sempre avuto luogo in luglio-agosto per i Nidi e le Scuole dell’Infanzia e metà giugno per l’“Estate Ragazzi”, nella fascia 6-11 anni. Come per tutte le attività economiche, produttive e sociali, anche i servizi estivi per poter passare alla cosiddetta Fase 2 ed essere realizzati richiedono i passaggi normativi e regolamentari nazionali e regionali contenenti le specifiche organizzative di sicurezza da rispettare, senza i quali non è assolutamente consentito alcun avvio. Il provvedimento nazionale è giunto con il D.P.C.M. 17 maggio 2020 e ha previsto l’apertura di attività estive a partire dal 15 giugno in conformità alle linee guida del Dipartimento per le Politiche Educative di cui all’allegato 8 e non include la fascia 0-3 anni. Sempre il D.P.C.M. prescrive che le Regioni possono stabilire una diversa data anticipata o posticipata a condizione che sia accertata la compatibilità con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o linee guida idonei a prevenire il contagio nel rispetto delle linee nazionali. Un altro provvedimento uscito da qualche giorno e precisamente il 22 maggio sono le linee guida aggiornate della Conferenza Stato-Regioni sulla riapertura delle attività economiche e produttive dove per la prima volta è inserita la scheda relativa al Settore servizi per l’infanzia e l’adolescenza. Non sono ancora invece state approvate le linee guida regionali. Peraltro la competenza regionale sul tema dei Centri Estivi è anche prevista dalla Legge Regionale dell’11 marzo 2015 numero 3. La Regione ha annunciato che il procedimento della delibera è in corso e i contenuti, cito dal comunicato stampa, andranno a regolamentare in modo puntuale tutti gli spazi che potranno essere destinati, la capacità ricettiva, l’organizzazione delle attività, il personale, la formazione degli operatori, l’accesso e la priorità, il protocollo sanitario, l’erogazione dei pasti e la collaborazione con i Centri per le famiglie. Questa permessa normativa in risposta all’interpellanza era indispensabile, non per fare tecnicismi o per fare scaricabarile, assolutamente, ma per far comprendere ai cittadini come ad oggi, per serietà e responsabilità, non sia assolutamente possibile rispondere con precisione alle richieste specifiche dell’interpellanza stessa, ma anche delle famiglie, ovviamente, su sedi, forme organizzative e regolamentazione, quando queste regole non sono ancora compiutamente definite. Possiamo dire che l’organizzazione fin qui prevista ricalca le modalità degli anni scorsi, con il partenariato delle dirigenze scolastiche e i gestori qualificati già selezionati tramite bando tra associazioni di Terzo Settore e l’Ufficio Pio della Compagnia San Paolo che finanzia “Estate Ragazzi” e in più si stanno definendo collaborazioni con l’USR, Università degli Studi di Torino e Fondazione San Paolo per inserire attività di recupero per i ragazzi delle fasce più deboli e che più hanno sofferto per la sospensione delle attività in presenza. Per quanto riguarda criteri e regole per la formazione dei gruppi e l’iscrizione, saranno rispettati quelli stabiliti dalle linee guida nazionali, fermo restando di poter conoscere quelle regionali. Le linee guida nazionali prevedono: il rapporto numerico insegnanti-bambini che è di 1 a 5 da tre a cinque anni e 1 a 7 da sei a undici anni; le priorità di iscrizione che sono l’accoglienza dei disabili e dei bambini provenienti dalle famiglie con documentata fragilità e le famiglie con maggior grado di impegno in attività di lavoro. In questi mesi gli Uffici della Divisione non sono stati assolutamente fermi, né si sono dimenticati i bambini. Possiamo documentare un amplissimo lavoro di gruppi appositamente dedicati in cui sono stati coinvolti anche i gestori di servizi educativi privati, incontri con i vari soggetti e partners coinvolti, con le parti sociali e portatori di interesse, sono state fatte ipotesi di conduzione di attività, formulazioni di giornate tipo in sicurezza e quant’altro, in attesa delle disposizioni governative e regionali. Dal 17 maggio, giorno dell’uscita del D.P.C.M. e relativo allegato, siamo impegnati sul fronte politico a segnalare, anche con ANCI, l’Associazione dei Comuni, le criticità di applicazione e fattibilità delle prescrizioni e le ambiguità del citato allegato 8 e sul fronte operativo ci stiamo facendo carico delle legittime preoccupazioni espresse dalle Organizzazioni Sindacali e dalle Dirigenze Scolastiche per la complessità delle azioni previste e la risoluzione delle ambiguità anche ai fini delle responsabilità dei vari attori. Abbiamo anche avviato una interlocuzione con i Servizi Sanitari Locali, cui è stata demandata dalle linee guida nazionali l’approvazione dei progetti dei gestori per la parte di competenza. Non sfugge infatti che la prima preoccupazione è per la tutela della salute delle bambine e dei bambini, delle lavoratrici e dei lavoratori dei Centri Estivi e credo che le famiglie si aspettino e abbiano il diritto di poter accedere a un servizio di qualità dal punto di vista educativo, pur con le necessarie restrizioni imposte dalle procedure obbligatorie, ma anche sicuro dal punto di vista dell’applicazione rigorosa delle prescrizioni di sicurezza che devono essere chiare, fattibili e condivise anche con i genitori prima dell’inizio. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Sì, concludo. Questo è l’obiettivo da raggiungere per l’avvio delle attività per il quale non smettiamo di lavorare. Grazie, Presidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore Di Martino. Passo la parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Grazie, Presidente. Convengo anch’io che certamente le famiglie aspettino un’organizzazione di un servizio… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Consigliera, io la sento pochissimo. ARTESIO Eleonora Allora non mi calcoli i punti. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Ecco, adesso la sento meglio. ARTESIO Eleonora Così mi sente meglio? FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, assolutamente sì, perfetto. ARTESIO Eleonora Ripartiamo da qui anche col tempo. Dicevo che certamente le famiglie attendono la certezza delle attività che verranno proposte ai bambini, ma credo anche che abbiano atteso la lungimiranza rispetto al fatto che gli Enti Locali si preoccupino dell’agibilità di questa città da parte dei bambini e dei diritti dei bambini, compreso quello di fruire di momenti educativi. Ora la questione che è stata ripercorsa in base ad atti amministrativi è sicuramente puntuale, ma dal mio punto di vista non rassicura rispetto alla positiva conclusione di questo percorso, ma soprattutto rispetto al fatto che tutti convintamente condividiamo questo obiettivo e possiamo parteciparvi. Quando le Opposizioni o anche i soggetti sociali, come è avvenuto sabato o come avviene nella corrispondenza tra il Comune e le Organizzazioni delle Famiglie, avanzano l’urgenza di una conoscenza rispetto alle iniziative che saranno dedicate ai loro minori, non lo fanno per disturbare il manovratore che sta aspettando le linee guida nazionali, lo fanno per esprimere una convinta motivazione e per proporre delle modalità di collaborazione e questo sinceramente mi sembra sia mancato. In questo Consiglio Comunale fin dal 22 aprile è depositata una mozione che richiede di conoscere quali potenzialità offrano gli spazi esterni delle scuole che anche durante il periodo estivo sono un punto di riferimento e ancora la Commissione Consiliare non ha avuto modo di riunirsi per discuterne. Ingrato compito quello dei Presidenti delle Commissioni Consiliari di conciliare le sollecitazioni del Consiglio con le disponibilità della Giunta, ma certamente questo sarebbe stato un modo per consentire a tutti noi di comprendere il faticoso lavoro che gli Uffici dell’Amministrazione Comunale insieme all’Ufficio Pio stanno svolgendo per realizzare i Centri Estivi di “Estate Ragazzi”, che come bene è stato ricordato sono una tradizione, non solo una consuetudine della città, ma anche una bella iniziativa che vede Torino avere un’offerta più diffusa o almeno vedeva Torino avere un’offerta più diffusa di tutti gli altri Comuni italiani. Quando io leggo sui giornali che le Amministrazioni Comunali per bocca dei loro rappresentanti lamentano il fatto di non essere stati convocati dalla Regione che invece ha convocato gli oratori, probabilmente è giusto sottolineare un comportamento interistituzionale che non si ritiene adeguato, ma io mi domando se non siano stati convocati gli oratori banalmente per il fatto che la Pastorale Giovanile fin dal 30 Aprile ha manifestato pubblicamente l’intenzione e ha anche anticipato alcune modalità di realizzazione dell’”Estate Ragazzi” e ha convocato una consultazione online il 12 maggio, quando ancora l’Amministrazione Comunale era in attesa di conoscere le linee guida e nulla riferiva nei confronti di coloro che più attendevano, non solo i diretti interessati, ma anche l’intera comunità che condivide questo progetto educativo. E ancora mi risulta che, nonostante il solerte lavoro compiuto dagli Uffici Amministrativi, ci siano, da parte dei soggetti che hanno partecipato al bando e che nelle misure delle loro competenze educative concorreranno ad organizzare i Centri Estivi, molte obiezioni e molte perplessità, ma non tanto sulla fatica dell’organizzazione in un momento straordinario, quanto per l’assenza di interlocuzione, di interlocuzione politica nei confronti della Città ai fini di poter avere su una serie di questioni, dall’attività svolta dall’Edilizia Scolastica sulla coerenza dei luoghi che saranno adibiti, al tema della tutela assicurativa, al tema dell’aumento degli educatori, che sia per i piccoli gruppi, sia per gli allievi con disabilità dovranno essere sicuramente in numero superiore a quanto siamo abituati e quindi esiste anche un portato economico diverso rispetto a questo investimento. Insomma, intorno a questo tema sembra che ci sia stata un’operazione che è obbligatoria per gli Enti Locali di aderenza a tutte le normative che sono in essere, ma anche una attesa. È chiaro che ciascuno poteva, come ha fatto la Pastorale Giovanile, immaginare quali sarebbero state le restrizioni e le preoccupazioni, ma anche il Comune, nel momento della definizione del proprio bando, avrebbe potuto aprire un dibattito pubblico intorno a queste difficoltà per far sentire che gli attori di questa offerta educativa non sono soltanto coloro che frequentano i Centri Estivi che vengono visti come utenti ai quali verrà data l’informazione al momento finale quando tutto sarà definito e quando… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda, grazie. ARTESIO Eleonora … educativi avranno compiuto. Quindi mi sembra che ancorché l’attività organizzativa possa essere stata avviata, sia mancata questa partecipazione e la costruzione di un momento importante. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliera Artesio. |