Interventi |
SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie mille. Buongiorno. Ne approfitto anche per dare qualche aggiornamento, visto che è passato un po' di tempo. Alle domande 1), 3) e 4) risponderei che tutte le operazioni sono state concordate non solo all'interno degli Assessorati della Città, ma anche con Prefettura, Questura e naturalmente a seguito di una ordinanza della Sindaca. Il servizio di cui si chiede conto invece nel punto 3) istituito presso il padiglione 5 del Valentino era stato pensato e individuato per durare dalle 24 alle 48 ore al massimo, al solo fine di adottare tutte le misure sanitarie necessarie alla tutela della salute dei soggetti interessati. Il servizio presso il padiglione 5 è durato come da previsione in tutto 36 ore circa e per rispondere in particolare sulla domanda di cui al punto 4) a cura del Servizio stranieri e del Servizio adulti in difficoltà si è proceduto agli inserimenti in strutture di accoglienza delle persone di nazionalità italiana e dei cittadini stranieri risultati in regola coi permessi di soggiorno in seguito alle verifiche contestuali operate dagli organi competenti. Sulla domanda numero 2) con riguardo alla sanificazione dei locali, essendo stata individuata qualche settimana prima per altri progetti, la struttura era stata totalmente sanificata dall'AMIAT e dalla CM Service e ad aprile questo era avvenuto, ma poi anche il 12 maggio con pulizie frequenti dei bagni. Le pulizie giornaliere sono poi proseguite il 13, il 14 e il 15, stante la necessità di pulire a fondo i locali dopo l'uso. Sul punto 5) possiamo dire che dal giorno della chiusura di piazza d'Armi al 19 maggio sono state registrate dagli uffici della Città, dalla Prefettura e dalla Questura, in tutto 103 persone, di queste 90 hanno trovato collocazione, mentre le restanti o hanno rifiutato le collocazioni assegnate, oppure hanno preferito cercarsi delle sistemazioni autonome non chiedendo alcunché, mentre una persona, come noto, è stata accompagnata al CPR. È importante sottolineare, entrando nello specifico delle collocazioni, che prima del 13 maggio, data di chiusura del Padiglione 5, erano già state trovate 17 sistemazioni ai 33 che si erano registrati il primo giorno. Ricordo che avevamo già anticipato che man mano che arrivavano le conferme sulla validità dei documenti venivano attivate le collocazioni delle persone, con riguardo a naturalmente al periodo di pandemia e quindi di una collocazione che fosse particolarmente attenta ai rischi della salute. Nel corso dei giorni però la piazza si è riempita anche con persone che non avevano a che vedere con la chiusura del sito umanitario di Piazza d'Armi e di tutte quelle trovate e trasferite il 12 maggio presso Padiglione 5 ne sono state collocate 49 in 24 ore, senza tenere minimamente conto se provenissero in modo stabile, avessero dormito in modo stabile a piazza d'Armi, oppure no. Il dato, a mio avviso da sottolineare ancor di più e che dimostra come gli uffici in realtà non si sono mai fermati, riguarda non solo i giorni antecedenti al 12 e 13 maggio, ma anche quelli successivi che hanno visto la convocazione di altre 94 persone tra i vari senzatetto che la Città è riuscita ad agganciare in diverse zone, molti dei quali erano i frequentatori saltuari del sito d'emergenza di piazza d'Armi. Dunque, dicevamo, 90 persone in totale collocate a seguito di quel momento. La possibilità di poter fare i tamponi ovviamente ha messo gli uffici della Città nelle condizioni di poter dare risposte tante immediate a chi ne aveva diritto in pochissimi giorni perché si sono potuti fare attraverso l'inserimento provvisorio al Padiglione 5 una cinquantina di tamponi tutti insieme. Venendo ai costi, nonostante i numeri importanti come quelli appena riportati, i Servizi Sociali hanno utilizzato strutture e posti rispetto ai quali vi erano già dei rapporti in essere, accordi, coprogettazione, appalti, eccetera, in base alle caratteristiche delle persone, ovviamente, accordi che prevedono un costo giornaliero periodico sia per l'attività ordinaria, sia per gli incrementi del periodo invernale. Tra gli altri costi da registrare ci sono inoltre quelli relativi alla fornitura dei pasti per le giornate di martedì 12 maggio e mercoledì 13. Tale servizio è stato attivato nell'ambito del servizio previsto dalla Città a favore dei cittadini senza dimora, ospiti nelle case di ospitalità, assicurato attraverso il fondo FEAD, Fondo di Aiuti Europei agli ingenti. In totale per assicurare pranzi e cene in quei due giorni sono stati consegnati 240 pasti preconfezionati con un costo complessivo di 744 euro IVA compresa. Sull'ultimo punto che riguarda gli aspetti religiosi naturalmente sono state rispettate tutte le differenze culturali, religiose e di opinione di ogni singola persona. Ho terminato, grazie. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Mah, io davvero non ho molto da dire in più, ne abbiamo parlato in moltissime Commissioni, come ha detto giustamente Versaci, credo che abbiamo speso molto tempo a parlarne, posso dirvi che i lavori insieme alla Regione, alla Prefettura, alla Città Metropolitana, come vi ho già detto tra l’altro in un’altra Commissione, sono iniziati tenendo conto anche soprattutto della criticità legata alle persone che sono in strada e hanno problematiche di dipendenza, psichiatria eccetera; a beneficio del notaio Morano vorrei ricordare che molte delle persone che ha citato sono persone che, invitate più volte dalla Boa notturna o dagli Educativa di strada a trovare ricovero presso altri spazi, non sono d’accordo per varie ragioni che abbiamo anche queste discusso in più Commissioni Consiliari, una delle tante ragioni è anche il fatto che i punti centrali della Città sono anche punti strategici per raccogliere elemosina che da parte delle persone che hanno delle posizioni... delle rendite di posizioni vere e proprie, possono essere anche raccolte importanti. Ci sono delle persone in strada che sono in tutela ad enti del (incomprensibile) sanitario, proprio perché hanno delle patologie o hanno delle dipendenze, chiaramente è abbastanza intuibile che, a fronte della possibilità di raccogliere delle offerte, preferiscano restare soprattutto quando ci sono dei punti gradevoli come possono essere i portici, questo non significa che non vengano fatti dei tentativi; il Consigliere Morano non viene spesso alla IV Commissione perché non è di quelle che afferiscono alle sue aree di più... come dire, di maggiore interesse costante so che frequenta di più altre Commissioni, ma abbiamo raccontato nell’ambito delle Commissioni anche dei singoli casi di persone invitate più volte a farsi curare, a frequentare ad esempio luoghi dove poter avere igiene personale, ma abbastanza irriducibili, a fronte della libertà personale delle persone è difficile davvero a volte, ogni tanto racconto - sto diventando quasi un po’ patetica - del mio senza dimora personale che sto continuando a cercare insieme alla signora di un negozio davanti al quale questo signore sta a convincerlo ad andare in un dormitorio, a lavarsi, a curarsi e noi, l’educativa di strada, la signora del negozio, i medici dell’ambulatorio Gamba dell’ASL ci hanno provato tutti, questo signore non ne vuole sapere e tra l’altro quello in particolare è un signore che non chiede nemmeno l’elemosina, passa il giorno a leggere e poi vabbè gli offrono il caffè, è una persona gradevole da un certo punto di vista. Ci sono delle persone così purtroppo, altri sono magari meno pacifici perché sono un pochino più insistenti nel chiedere un’offerta, però ci sono delle persone che davvero è molto difficile convincerle ad abbandonare quelle postazioni. Per il resto, la necessità, come ha più volte indicato molto lucidamente il Presidente Versaci, è proprio una necessità di lavoro congiunto insieme alle altre istituzioni con un’attenzione particolare all’aspetto sanitario ma non solo. Ci lavoriamo, continuiamo a lavorarci. Grazie. |