Interventi |
TRESSO Francesco Sì, grazie Presidente. Mah, questo è un tema che abbiamo dibattuto già lungamente, come è stato fatto notare anche da chi mi ha preceduto, testimonianza anche del fatto che è comunque diciamo una situazione emblematica che la Città si è trovata ad affrontare, no, per direi due ordini di motivi: da un lato perché c’era un forte richiamo da parte del Governo, della Regione e quindi ovviamente anche da parte del Comune, a rimanere a casa e questo era molto forte come messaggio perché veniva immediatamente da pensare a chi la casa non ce l’aveva, quindi è per questo che si è innalzato il livello di sensibilità su questo tema; il secondo aspetto è perché in una situazione peraltro appunto anche di emergenza sanitaria ci si è trovati a smantellare quella situazione dell’emergenza freddo in piazza D’Armi senza aver valutato in maniera sufficientemente puntuale, con accorgimenti bastanti, quelle che potevano essere anche delle conseguenze sotto il profilo sanitario che per esempio non sono state valutate adeguatamente, questo l’abbiamo già detto più volte, in occasione degli assembramenti che si sono creati per chi protestava perché poi non era stato più oggetto di attenzione o di particolari possibilità di trovare alloggio sotto il Comune, come le stesse aree limitrofe a piazza D’Armi. Ora, io credo che (incomprensibile) è inutile fare una valutazione ex post, adesso l’abbiamo già fatta in più occasioni (incomprensibile) più richieste di comunicazioni (incomprensibile), però proprio perché è stata una situazione da cui a parere di molti devo dire, ma mi sembra anche da parte di alcuni della Maggioranza, hanno riconosciuto che non ci si trovava rispetto a quelli che erano stati gli atteggiamenti dell’Amministrazione. Allora è utile fare una valutazione serena però altrettanto onesta di quello che è successo per dire: “In situazioni del genere, non vogliamo ricommettere degli errori”, per cui quando il Presidente Versaci dice: “Noi abbiamo sempre parlato con le associazioni; non è vero che la Città non ha fatto nulla, ha sempre fatto tutto”, poi si sente in dovere però di fare un atto che - abbiamo già ribadito anche in Commissione - attenzione, non deve rimandare solo alle responsabilità sovra comunali perché quello è un problema nostro, poi noi dobbiamo interagire, dobbiamo lavorare, ci mancherebbe ancora, peraltro siamo anche una Città Metropolitana quindi forse è un tema molto più ampio che andava meglio governato in questi quattro anni, ma anche su questo ci mancherebbe, però non decliniamo dalle responsabilità nostre. Per cui il fatto che si sia interloquito con le associazioni, ma non è vero, tant’è vero che c’è stata un’iniziativa firmata da oltre 35 associazioni, se andate a vedere il sito del Gruppo Abele, in cui si diceva che quest’emergenza non era ben gestita e c’erano tutta una serie di richieste, allora questo fa presumere che molto dialogo non ci sia stato. Ma insomma, in quella piazza si è mai vista in quegli otto giorni una volta la Sindaca Appendino? È scesa in piazza quando poi tutti erano stati sgombrati. E la Vicesindaca Schellino ci è mai andata una volta a parlare in quegli otto giorni? Io non credo proprio. Allora, in situazioni del genere non è forse il caso che l’Amministrazione dia un segnale tangibile, anche di una presenza fisica? È importante quello, perché non andiamo solo a parlare quando sappiamo che è tutto semplice, ma andiamo a metterci la faccia. È passato forse un funzionario mi è stato (incomprensibile) chiedo scusa, mi è stato riferito dall’associazione, è passato una volta di fretta, benissimo, ma tutto questo in quegli otto giorni è stata la partecipazione della Città? Allora, io non voglio continuare a così, all’infinito a ribadire, come gli altri, che abbiano fatto degli errori, però vivaddio, ci sia anche un’ammissione di responsabilità, non si può sempre dire: “Abbiamo fatto tutto il possibile, adesso rimandiamo a un tavolo con la Provincia, con la Città Metropolitana e con la Regione”, perché insomma, siamo capaci di prenderci delle responsabilità? È questo che è mancato da parte di questa città e che vorremo invece evitare che succedesse in futuro. Quindi, ben vengano i tavoli, ci mancherebbe, ben vengano purché siano finalizzati a realmente trovare delle soluzioni di percorsi, aumentare i percorsi di inclusione che sappiamo essere molto complicati, ma bisogna investire maggiormente, questo non sarà la Città da sola ma è ottimo che la Città lo governi, però piantiamola di dire che tutto era stato fatto al massimo delle potenzialità, non è così, ce l’hanno detto tutti, anche sotto il profilo dell’interlocuzione non sono state sufficienti, sennò non avrebbero firmato un appello 35 associazioni che di questo si occupano. |