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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2020-01111
"PERSONE SENZA FISSA DIMORA: QUALI SONO LE PROGETTUALIT? DELLA CITT?? RENDERLI INVISIBILI!" PRESENTATA IN DATA 13 MAGGIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO CURATELLA.
Interventi
CURATELLA Cataldo
Grazie Presidente, ringrazio anche l’Assessore per la risposta, chiedo di poter avere la
risposta scritta che ha letto, se è possibile. Finalmente si è arrivati ad una soluzione, in
una situazione emergenziale ed eccezionale come quella di quest’anno legata al Covid-
19, è fondamentale ed è necessario che la Città e quindi l’Amministrazione della Città
adotti delle misure straordinarie, anticipando delle possibili problematiche,
affrontandole in modo anche diverso rispetto alle situazioni ordinarie, e soprattutto
cercando di evitare di generare ulteriori e nuove problematiche. La soluzione è sì stata
trovata, adesso ce l’ha raccontata anche l’Assessore ed è stata attuata - come è stato
detto - in soli due giorni, peccato che questi “soli due giorni” siano arrivati dopo otto
giorni in cui le persone sono state lasciate sotto Palazzo Civico in piazza senza servizi
igienici, demandandoli ai servizi igienici presenti ai giardini reali, quindi a circa un
chilometro e mezzo da dove si trovavano, senza nessun intervento da parte della Città,
finché non si è arrivati al punto in cui la situazione stava quasi per esplodere, le persone
che almeno nella fase iniziale si erano presentate in piazza perché erano state mandate
via da piazza D’Armi; è vero, l’emergenza freddo era finita, ma non era finita
l’emergenza sanitaria, e quindi - che è il motivo poi anche di questa interpellanza - la
mia domanda è questa, che abbiamo provato a fare in queste settimane: come mai si è
dovuti arrivare ad avere questo assembramento di persone sotto Palazzo Civico per otto
giorni, abbandonate a se stesse sotto le coperte, in tende, senza nessuno se non i pochi
volontari, le associazioni del Terzo Settore che si sono messe da sole in autogestione a
cercare di dare una risposta e un sostegno a questi ragazzi, si è dovuti arrivare a questo
punto e non si è agito prima, perché era da marzo che la città aveva deciso di chiudere al
3 maggio il punto di piazza D’Armi, come mai siamo dovuti arrivare ad avere questi
otto giorni al 12 maggio prima di dare soluzione? È questa la parte in cui la Città è
venuta a mancare. Se c’era già la disponibilità di questa soluzione, o quantomeno se
c’era la possibilità, qualcuno l’aveva pensato prima o veramente ci si aspettava, si
sperava che le persone una volta chiusa piazza D’Armi si diffondessero per la città
diventando veramente invisibili? Quindi ben venga la soluzione attuale, 90 collocazioni
su 103, anche persone oltre alle persone che erano presenti in piazza D’Armi, però
dobbiamo cercare di anticipare i tempi, qui l’Amministrazione è rimasta attendista, ha
atteso che ci fosse... o meglio, ha atteso che ci fosse il problema, io ricordo che si è
incominciati ad intervenire dopo che sulle varie riviste l’unico legale che li stava
seguendo, stava seguendo i ragazzi in Palazzo Civico ha annunciato nella conferenza
stampa con tutte le varie associazioni che avrebbe denunciato la Città perché non si
stava proponendo in modo attivo per trovare delle soluzioni. Quindi cerchiamo di
valutare le situazioni per quelle che sono, in situazioni ordinarie vanno bene gli
strumenti ordinari, ma in situazioni eccezionali (incomprensibile) muoversi in anticipo,
proattivo. Purtroppo, questa è venuta a mancare. Grazie Presidente, ho concluso.

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