Interventi |
TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Io trovo che sia un bene, che sia un atto che tende ad attuare una disciplina speciale e transitoria, perché ricordiamolo, è in vigore fino a novembre, per semplificare e rendere più rapido l’iter autorizzativo per gli esercizi che vogliono richiedere l’occupazione di suolo. Era una mossa, un atto dovuto, credo fosse necessario e fondamentale per cercare di dare un po’ di ossigeno a tutto il comparto che è fortemente penalizzato. Peraltro, mi sembra che la cosa anche fondamentale ed importante fosse agire coerentemente con la previsione del Decreto del Consiglio dei Ministri, con l’attuazione del Decreto del Consiglio dei Ministri, che sospende il pagamento dell’occupazione di suolo fino ad ottobre. Io credo sia necessario, com’è stato richiamato da alcuni, avere coraggio in questa fase, al di là di quello che è il perimetro che la Città viene ad esercitare in subordine a ciò che gli organi sovraordinati, cioè la Regione ed il Governo le concedono, bisogna avere il coraggio di fare delle azioni più forti. Se vogliamo i modi per garantire la sospensione della COSAP, anche oltre, ci sono, abbiamo la possibilità di avere delle risorse (incomprensibile), che sono date dalla sospensione del conto capitale dei mutui, e quindi dobbiamo (incomprensibile) maggior risorse al Governo. Quindi, era un atto dovuto, mi sembra interessante anche quanto prevede con una semplice autocertificazione di andare a snellire molto tutte le pratiche. Attenzione, però che ci sono alcuni elementi che io ravviso. A parte la polemica sulle pedonalizzazioni, che francamente non capisco, qui stiamo votando un atto, e lo ricordo ai Consiglieri della Maggioranza, che cerca di salvaguardare il commercio, cerca di dare ossigeno ad una categoria che è stata molto penalizzata e che lo sarà in una fase che, ahimè, sarà ancora molto lunga. Non stiamo discutendo delle politiche green della Città. Io poi sono assolutamente disponibile a parlare anche di quali siano le politiche di maggiore sostenibilità della Città, soprattutto in un’epoca dopo l’emergenza che abbiamo vissuto, che ci obbliga a riflettere su nuovi paradigmi di vita, su nuovi paradigmi di vivibilità, però non nascondiamoci davvero dietro una foglia di fico, che questa sia l’attuazione delle politiche green, ma per favore. Che cosa vuol dire? Che abbiamo sviluppato in questi anni una politica che vada incontro alla ciclabilità, con quelle piste ciclabili che abbiamo fatto, che sono particolarmente poco efficienti, efficaci e che non hanno neanche saputo in quattro anni riuscire a riconnettere dei tratti che erano importanti fare? Ma crediamo davvero che sia questo riuscire a dare la sostenibilità? Cioè, decidere a priori quali saranno le aree pedonalizzabili, senza concertare, così com’è stato fatto con ZTL, altri provvedimenti, senza arrivare ad una progettazione con chi, sulla pelle, vive i risultati di quelle scelte? Allora, in primis le emergenze di questo tipo ci devono far capire che è fondamentale una fase di dialogo, di confronto, poi ovviamente la politica deve scegliere, ma assolutamente non in autarchia, ma avendo condiviso i criteri di scelta. A me sembra che i criteri di scelta siano quelli, per dire, che da un lato mettiamo noi sullo stesso piano le piazze, le strade, le aree verdi, i marciapiedi, le aree dedicate alla sosta, le zone pedonali, tutto quello che c’è, non è che facciamo poi di tutta l’erba un fascio, forse un po’ più di articolazione…è ben vero che è da poco che il Decreto del Consiglio dei Ministri è arrivato, ma insomma, si sapeva che saremmo arrivati a questo punto, forse si poteva iniziare a lavorare a livello politico nel valutare magari delle possibilità un pochino più disarticolate, a seconda di questi ambiti che ho appena citato. Dopodiché è chiaro che l’assegnazione di nuovi spazi, peraltro anche mantenendo conto delle concessioni già esistenti, dovrà rispondere a dei concetti di mantenere un rapporto equilibrato e soprattutto di garantire che non entrino in concorrenza, in alcune aree ed in alcuni ambiti, più richieste che poi rendano magari difficoltoso il poter mantenere un certo tipo di equilibrio. Allora, in questi casi potrà essere valutata, sicuramente, la pedonalizzazione temporanea, però capiamo anche cosa vuol dire e parliamone con quelli che sono i diretti responsabili, gli attori di quelle aree, perché se no rischiamo di fare provvedimenti che vogliono andare incontro, favorire una certa possibilità di ripartenza e di sussistenza quasi, direi, economica, e poi li andiamo a bastonare, a penalizzare in un’altra maniera, se non è sufficientemente valutata tutta una serie di conseguenze, che invece vanno ad impattare. Quindi la mia sollecitazione è dire, io, come spero si sia capito, sono favorevole e voterò positivamente a quest’atto. Ho condiviso, tant’è che l’ho anche sottoscritto, la necessità di puntualizzare alcuni aspetti, come mi sembra che la delibera di accompagnamento voglia fare, per cui voterò convintamente anche la delibera. Credo sia necessario avere maggiore coraggio, quindi anche sulla mozione della Montalbano, poi la valuteremo, ma ritengo sia un messaggio importante da dare anche livello comunale, però vorrei solo che fosse ben chiaro all’Assessore Sacco, e a tutta la Giunta, che il processo che oggi mettiamo in atto, che può avere un elemento anche di coraggio, e comunque di urgenza, e quindi anche capacità di rispondere in fretta, semplificando molto, richiede un monitoraggio molto attento, proprio perché sono mancate tutta una serie di analisi un pochino più articolate, ancora oggi …presto non avevamo neanche questo vademecum che ci spiega alcuni aspetti, rischiamo di rimandare un po’ sulla categoria dei commercianti l’assunzione di responsabilità, che in parte ci vuole, ma in parte deve essere anche un sistema governato, e quindi è fondamentale questo monitoraggio per evitare poi ad arrivare a delle situazioni di conflittualità. Questo ad oggi non ci è chiaro come verrà eseguito, cercheremo di stare attenti anche noi, e continuare a sollecitare che venga condotto con efficacia, ma è assolutamente necessario. Grazie. |