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TRESSO Francesco Sì, io ringrazio... vede Assessore Giusta, mi fa un po’ sorridere il modo di rispondere, ma in generale quello dell’Amministrazione, per questo motivo: intanto perché risponde lei e mi spiace doverlo sottolineare però è giusto che sia fatta chiarezza su questo, noi venerdì, io ho posto questa interpellanza (incomprensibile) e quindi non è proprio un atto che ho solo sottoscritto ma testimonia il fatto che c’è una sensibilità da parte di tutti i Gruppi... una parte rilevante diciamo dei Consiglieri; due settimane fa, venerdì Capigruppo, l’Assessore Unia ci dice che l’Assessora Lapietra non avrebbe risposto a questa interpellanza, che noi ci permettiamo con veemenza di far notare che non era molto corretto, anche perché è un episodio che risaliva ormai insomma a più di due settimane fa, e allora ha detto: “D’accordo, l’Assessora Lapietra risponderà”; poi oggi sentiamo lei così, a sorpresa, e mi sembra che il suo tipo di risposta sia un po’ come quando, tutti noi abbiamo sperimentato questa situazione, a scuola ti facevano durante un’interrogazione una domanda su cui tu non eri tanto preparato e allora cercavi di sviare e iniziavi a raccontare la qualunque, parlando di tutto quello che era successo su altri temi, su altre questioni su cui eri un pochino più preparato e ti sentivi un po’ più forte. Ma guardi che le interpellanze non sono fatte così perché si possono dare risposte del tutto generiche ed evasive, ed elusive del tema che viene posto; intanto già nel titolo si chiede: “Fase 2 Covid e trasporto pubblico locale.” Allora, quando si chiede poi nella parte di “interpella” di chiedere alla Sindaca e all’Assessore competente in mancanza della Sindaca, si chiede all’Assessore competente, il trasporto pubblico locale non mi sembra risulti ancora nelle sue deleghe, e poi io capisco che lei ha un po’ questa figura di Malaussène, per cui cercano un pochino di convogliare sul capro espiatorio la possibilità di mettere, ad immolarsi qualcuno, però Lapietra venga con coraggio a dire quelle che sono le sue risposte. Poi, io non ho chiesto di fare un excursus di tutto quello che questa travagliatissima vicenda del Disability Manager, che ci abbiamo messo - ricordiamolo - ben più di due anni per riuscire a renderlo operativo, lei stesso ci ha fatto tutta una serie di Commissioni, di valutazioni, insomma adesso ce l’abbiamo, lo vogliamo utilizzare? Io qui ho fatto una domanda specifica ed era relativa al fatto della Fase 2 per il trasporto pubblico, logistica e mobilità privata in cui il Disability Manager, come peraltro si è reso noto anche dalle cronache cittadine perché lui stesso piuttosto arrabbiato della questione ha detto che non era stato coinvolto e così è stato perché l’Assessora Lapietra non vede il Disability Manager dal 26 febbraio. Allora, successivamente è vero che rispetto al fatto che lui stesso giustamente ha fatto notare che nella fase di progettazione non era stato minimamente considerato, allora GTT l’ha poi coinvolto, ma GTT non certo l’Assessorato, non certo l’Assessora che se n’è fatta un gran baffone di sentire il Disability Manager, nonostante noi avessimo sempre rappresentato il fatto che doveva essere una figura di tipo apicale direttamente (incomprensibile) con tutti gli Assessori. Allora, se questa è la sensibilità della Giunta verso queste figure che dovrebbero rappresentare propri una marginalità che vogliamo tenere in conto, non mi sembra che abbiamo proprio molto raggiunto la questione. È ben vero che successivamente GTT ha avuto delle interlocuzioni che hanno consentito di risolvere alcuni problemi che non erano stati valutati correttamente inizialmente, ma è quello che lei ci dice dell’accesso agli ipovedenti, ai non vedenti dalla porta anteriore che, ricordiamolo, è quella che effettivamente si ferma il bus in corrispondenza della pallina e dove possono ultimarsi insomma i percorsi LOGES per i non vedenti; però al di là di quello ci sono tutta una serie di altre scelte, per esempio le barriere all’interno della metropolitana che ovviamente vanno pensate sempre tenendo conto di chi ha una certa sensibilità a far sì che quelle barriere non costituiscano un’ostruzione a chi non è vedente, a chi ha difficoltà motorie, a tutta una serie di altri condizionamenti che comunque solamente chi si porta interprete di quelle sensibilità e di quelle particolari esigenze può essere fruttuosamente coinvolto nella fase di progettazione. Allora, il Disability Manager lo avete convocato - non lei, perché lei continua a dare risposte che non attengono alle sue competenze - ma l’Assessorato il 28 aprile, invitandolo alle 18.30 ad una riunione che si sarebbe tenuta mezz’ora dopo, e già questo la dice lunga sulla volontà reale di coinvolgerlo; peccato che in quella riunione erano già pronte le slide in cui erano indicate le linee guida che sarebbero poi state presentate in Commissione, e semplicemente è stato deciso chi avrebbe illustrato e cosa, ma non c’è stato indubbiamente possibilità di co-progettare in partenza. Allora, poi è ben vero che lei a seguito della lettera che il Disability Manager il 27 aprile ha inviato a tutti i componenti della Giunta lamentando il fatto che non veniva coinvolto e a cui nessuno degli Assessori ha fatto risposta, lei ha poi pensato di dover dire che sì, effettivamente forse era il caso che anche gli altri Assessori ne tenessero debito conto, ma c’è proprio questa mancanza di una volontà da parte dei singoli Assessori di dire che è una figura che coinvolgiamo apposta nella fase di progettazione. Quindi questa vicenda che è molto specifica, è inutile che poi lei mi abbia raccontato la storia della rapa e della fava partendo dalle calende greche su tutto quanto quello che poteva essere possibile, è stato fatto per coinvolgere questa figura, io ho fatto una domanda precisa sullo stato di progettazione del trasporto pubblico relativo alla Fase 2, è stato bellamente ignorato, punto, e su questo non mi ha fornito alcuna risposta, mi ha solo detto che GTT successivamente l’ha coinvolto... TRESSO Francesco ... grazie tante, mi verrebbe da dire, per non dire di peggio. In sintesi: mancata assoluta co-progettazione e il coinvolgimento del Disability Manager, ma soprattutto - e qui anche la limitatezza del pensiero dell’Amministrazione - mancato pensiero che sarebbe stato molto utile per la comunicazione (incomprensibile) il Disability Manager ha un compito prezioso che è quello di fungere da raccordo tra le associazioni di rappresentanza del mondo della disabilità; se noi omettiamo questa possibilità, continuiamo a fare dei discorsi che però non hanno poi la possibilità di essere realmente concreti e attenti a questo mondo che è quello della disabilità. Grazie. |