Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie Presidente. Io ringrazio, come ho già fatto in Commissione, la collega per aver presentato questo atto, questo atto che ha dentro di sicuro un riconoscimento di quello che è stato, dell’impegno che c’è stato in questi mesi e nei mesi precedenti, c’è dentro il presente, cioè che cosa sta facendo il Terzo Settore, e c’è dentro tanto futuro, perché è evidente a tutti che se il mondo del Terzo Settore, che è sempre più esteso e sempre più variegato, con la riforma del Codice del Terzo Settore ormai abbiamo catalogato in un solo codice tutte le iniziative, tutte le attività che vengono svolte e tutte le forme giuridiche, dalla promozione sociale alla cooperazione sociale, passando per il volontariato e le fondazioni di comunità, ecco, questo Settore avrà, come è evidente a tutti, in una Fase 3 di sicuro ancora più peso e ancora più responsabilità e ancora più incombenze, perché le nuove povertà e le nuove fragilità evidentemente saranno sì supportate dalle istituzioni a tutti i livelli - il Governo, la Regione e il Comune -, ma sappiamo bene tutti quanto questo mondo, invece, ci permette di poter essere tranquilli su alcune fragilità, che trovano oggettivamente una risposta solo in esso. Ed è evidente che soprattutto il punto 3) e il punto 4) di questo atto dicono proprio di come dovremo ripensare, questo virus di fatto ci porta a poter ripensare anche ad alcune policy, il più grande tema presente nella riforma del Terzo Settore della coprogrammazione e della coprogettazione va evidentemente rafforzato e forse sarebbe anche importante rispetto al punto 4) raccontare evidentemente, come viene detto, quali sono i punti di forza, quali sono le fragilità e quali sono le necessità che ormai il Terzo Settore rappresenta, perché guardate che non stiamo parlando solo più del mondo del volontariato evidentemente, questo è chiaro a tutti, stiamo parlando di realtà che assumono dimensioni anche importanti, che hanno logiche di imprenditoria sociale al loro interno, che danno da lavorare a tante persone e a tante famiglie. Per cui io mi auguro che su questo ci sia un’assoluta condivisione, ma ci sia anche una velocità di intervento su questi punti, perché è evidente che da questa fase noi non possiamo uscire con delle nuove e più puntuali policy, oppure continuare come facevamo prima, ma sappiamo tutti - e ormai sono quattro anni che lo diciamo - che forse bisogna veramente provare a cambiare, a cambiare la modalità anche di rapporto tra le istituzioni e il mondo del Terzo Settore, in un’ottica sussidiaria veramente, per provare a rimettere al centro la persona, e quindi l’utente, il soggetto che è oggetto dell’attenzione di questo mondo e delle cure di questo mondo, piuttosto che un intervento che magari è più organizzato, ma che dà un po’ a tutti. Forse si potrebbe ragionare diversamente, partendo proprio dalle esigenze delle persone che vengono sostenute, aiutate e assistite, sapendo che il Terzo Settore è veramente vasto: oltre a tutto il tema del sociale, abbiamo tanti altri temi di cui il Terzo Settore si occupa e che, ad esempio, sarà un tema che bisognerà affrontare. Se con l’articolo 48 noi siamo stati in grado comunque di dare respiro e di dare un’attenzione al mondo della cooperazione sociale, c’è tutto un altro mondo della promozione sociale e del mondo del volontariato che si occupa di aspetti simili, che però in questa fase non trova risposte. Per cui ben venga questo atto, ringrazio ancora una volta la Consigliera Tisi, che dimostra sempre su questo un’attenzione e una capacità di lettura della realtà assolutamente utili e da apprezzare proprio come Consiglio Comunale. Grazie. |