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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 22
ORDINE DEL GIORNO 2020-00895
(ODG N. 8/2020) "RIAPRIAMO IL MARIA ADELAIDE PER L'EMERGENZA CORONAVIRUS" PRESENTATA IN DATA 30 MARZO 2020 - PRIMO FIRMATARIO PETRARULO.
Interventi
PETRARULO Raffaele
Sì, ho avuto problemi con il microfono e non riuscivo ad entrare e usciva la voce.
Grazie, Presidente. Mi scuso, ma oggi giornata abbastanza terribile, quindi si vede che
ho problemi, dico, di connessione.

PETRARULO Raffaele
Grazie, Presidente. Allora, noi abbiamo discusso nella Commissione, è stata molto
articolata ed anche ben condotta, è stato importante che tutti i suggerimenti, tutti i
Consiglieri hanno dato in quella Commissione. Stiamo parlando di un ospedale, che è il
Maria Adelaide che è stato chiuso nel 2016, lo dico anche per chi ci ascolta
naturalmente, situato in lungo Dora Firenze, che è ancora in buone condizioni, perché
bene o male si parla dell’impiantistica elettrica, si parla un po’ della struttura, ma sono
spese che si possono sopportare e supportare, anche perché in quest’emergenza Covid,
naturalmente, dato che siamo nella fase 2, ma non è detto che poi non possa arrivare,
non è detto, sperando che non ci siano dei casi conclamati, potrebbe sicuramente portare
del sollievo alle strutture oggi esistenti sul territorio cittadino e non solo, dando quindi
una precipua funzione all’Ospedale Maria Adelaide e liberando alcuni reparti negli altri
ospedali: le Molinette, San Giovanni Bosco, Maria Vittoria, Martini e via discorrendo.
Quindi questo. Sappiamo anche che è stato utilizzato negli ultimi anni per ospitalità
della Sindone e dell’emergenza freddo, quindi con (incomprensibile) anche, quindi non
è un ospedale, non è una struttura da buttare in aria dopo 4 anni. C’è stata anche, non
voglio poi fare sempre il solito che poi prende i meriti di tutto, c’è stata una petizione
popolare di oltre 10.000 firme, anche il sottoscritto naturalmente l’aveva firmata, e la
Circoscrizione 7 si era impegnata anche su questo. Noi, ho sentito che il Presidente
della Regione, Cirio, ha fatto un sopralluogo ed aveva, quindi declinato per il momento,
spostando sull’OGR che erano molto più accessibili ed immediate, quello che era il
discorso sulle terapie intensive e via discorrendo. Io credo e penso, invece, che alla luce
poi di quello che è successo, che sta succedendo, che purtroppo ci sta vedendo secondi,
come Regione, per numero di contagi in tutta Italia, dopo la Lombardia, e non me ne
voglia, Presidente, non è che sia contento di essere secondo come Regione per contagi,
checché se ne dica. Tutti stanno facendo il massimo, ci mancherebbe, i sanitari, gli
infermieri hanno fatto il possibile e l’impossibile. Non è questa la sede su questa
mozione di andare a capire, su quest’ordine del giorno, di chi è la causa, di chi ha fatto
di più o di meno, perché mancano le mascherine, come ho fatto già con la mozione, che
(incomprensibile) fare prima, l’obbligatorietà sui mezzi pubblici e via discorrendo, non
è questo, perché se no andremmo a portare un discorso su quest’ordine del giorno, che
ci porterebbe fuori fase. Noi oggi dobbiamo fare sì che la Sanità possa ripartire e
ripartire in una maniera diversa. Abbiamo quest’ospedale che può avere un numero di
posti letto, con un minimo di manutenzione, naturalmente parliamo non di chissà di che
cifre, e quello che (incomprensibile). Non deve essere un ospedale di primo livello,
come il Pronto Soccorso delle Molinette, del San Giovanni Bosco, del Maria Vittoria,
del Martini, un ospedale di secondo livello, dove ci sia un minimo di funzionalità, che è
quella delle persone che ci stanno all’interno, quindi, che possono essere ricoverati, in
questo caso quelli del Covid, che non siano quelle troppo gravi, che siano quelle che
siano naturalmente funzionali, quindi le sub intensive o anche le intensive, volendo si
può anche fare con i ventilatori ed i respiratori. Un minimo di laboratorio analisi ci deve
essere, una sala per quello che riguarda la radiologia, quindi il controllo, le ecografie di
quelli che sono, ci sta. Per tutto il resto, penso che servano gli ospedali di primo livello,
anche perché si collocherebbe in un’area che non è distante sia dal San Giovanni Bosco,
che poi dagli altri ospedali che potrebbero essere sull’asse di Torino, quindi su 10 - 15
minuti, con 10 minuti arriverebbero alle Molinette, con 5 al San Giovanni Bosco
(incomprensibile). Ecco, questo è l’ordine del giorno che io ho voluto istruire e ho detto,
naturalmente, che era aperto a tutti coloro che sono intervenuti ed hanno a cuore,
naturalmente, quello che è il benessere della popolazione cittadina torinese, non solo
perché Torino è torinocentrica, ma per la Sanità arrivano da tutta la Regione Piemonte,
quindi non è che possiamo dire che questo non serva. Liberare ed aiutare e far ripartire
un ospedale, in quest’ottica di secondo livello, ripeto, non in un’ottica in cui si va a
collocare un Pronto Soccorso, si va a collocare un’emodinamica, si va a collocare una
rianimazione, quindi, sarebbe qualcosa che possono essere forse, se qualcuno lo
desidererà, valutate in un secondo tempo, quello che interesserebbe, a mio parere, quello
che interessa alla cittadinanza e quello che interessa che in un eventuale... Perché, se noi
non facciamo prevenzione oggi, in un eventuale fase 2 che potrebbe essere in questa
maniera, oppure in un inverno, in un autunno in cui quello che può succedere, per
quello che riguarda il Coronavirus non è preventivabile, torneremmo di nuovo ad andare
a prendere una cosa come le OGR, ma le OGR non sono classificate per fare, quindi
l’ospedale, per fare un punto di assistenza, è una cosa temporanea. Io spero che si
riparta con le OGR che facciano il loro normale uso, che è quello di cultura, di
intrattenimento, di eventi, con tutte le cautele possibili che poi possono venire fuori da
questa miriade di DPCM, decreti, ordinanze e via discorrendo, che starci dietro ormai è
difficilissimo. Quindi, chiedo all’Aula, al lei, Presidente, naturalmente, un voto
favorevole, non per l’ordine del giorno che ho fatto io, ma un voto favorevole, perché i
cittadini di Torino meritano naturalmente una Sanità che li possa anche agevolare,
aiutare in quella che è la collocazione nei posti futuri ed in quello che potrebbe essere
un’eventuale, naturalmente, incancrenimento. Nessuno, lo dico, lo ripeto, e chiudo,
nessuno avrebbe mai pensato che il Piemonte, partito primo, fosse secondo per numero
di contagi, nessuno l’avrebbe pensato, e vi ricordo anche l’intervento quando si parlava
delle RSA della collega Scanderebech, che sulle RSA, infatti, aveva chiesto e ancora sto
aspettando, in fin dei conti, una Commissione di indagine comunale per quello che
riguarda le RSA. Io naturalmente non dico agli altri quello che faccio per me stesso, ho
detto la Consigliera Scanderebech e sono uno di quelli che firma, ma lei dice che
occorrono, naturalmente, 9 Consiglieri, siamo in 2, gli altri 7 bisogna trovarli. Io più che
parlare, ho fatto un atto, questo è un atto scritto. Quindi, confrontiamoci, naturalmente,
sono disponibile ad eventuali miglioramenti, se qualcuno li trova, ci mancherebbe,
nessuno penso che si vada a scandalizzare se c’è un emendamento migliorativo, però la
funzionalità di quest’ospedale è dettata da chi prima c’era, quindi non è possibile che
dal 2016 al 2020 sia un ospedale da buttare via e da gettare. Non è nella disponibilità
del Comune di Torino, lo sappiamo tutti, e fa parte della Regione Piemonte, però
naturalmente il Comune di Torino non può sempre essere spettatore, ma certe volte
vorrei anche fosse autore. Grazie, Presidente.

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