Interventi |
PETRARULO Raffaele Sì, ho avuto problemi con il microfono e non riuscivo ad entrare e usciva la voce. Grazie, Presidente. Mi scuso, ma oggi giornata abbastanza terribile, quindi si vede che ho problemi, dico, di connessione. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Allora, noi abbiamo discusso nella Commissione, è stata molto articolata ed anche ben condotta, è stato importante che tutti i suggerimenti, tutti i Consiglieri hanno dato in quella Commissione. Stiamo parlando di un ospedale, che è il Maria Adelaide che è stato chiuso nel 2016, lo dico anche per chi ci ascolta naturalmente, situato in lungo Dora Firenze, che è ancora in buone condizioni, perché bene o male si parla dell’impiantistica elettrica, si parla un po’ della struttura, ma sono spese che si possono sopportare e supportare, anche perché in quest’emergenza Covid, naturalmente, dato che siamo nella fase 2, ma non è detto che poi non possa arrivare, non è detto, sperando che non ci siano dei casi conclamati, potrebbe sicuramente portare del sollievo alle strutture oggi esistenti sul territorio cittadino e non solo, dando quindi una precipua funzione all’Ospedale Maria Adelaide e liberando alcuni reparti negli altri ospedali: le Molinette, San Giovanni Bosco, Maria Vittoria, Martini e via discorrendo. Quindi questo. Sappiamo anche che è stato utilizzato negli ultimi anni per ospitalità della Sindone e dell’emergenza freddo, quindi con (incomprensibile) anche, quindi non è un ospedale, non è una struttura da buttare in aria dopo 4 anni. C’è stata anche, non voglio poi fare sempre il solito che poi prende i meriti di tutto, c’è stata una petizione popolare di oltre 10.000 firme, anche il sottoscritto naturalmente l’aveva firmata, e la Circoscrizione 7 si era impegnata anche su questo. Noi, ho sentito che il Presidente della Regione, Cirio, ha fatto un sopralluogo ed aveva, quindi declinato per il momento, spostando sull’OGR che erano molto più accessibili ed immediate, quello che era il discorso sulle terapie intensive e via discorrendo. Io credo e penso, invece, che alla luce poi di quello che è successo, che sta succedendo, che purtroppo ci sta vedendo secondi, come Regione, per numero di contagi in tutta Italia, dopo la Lombardia, e non me ne voglia, Presidente, non è che sia contento di essere secondo come Regione per contagi, checché se ne dica. Tutti stanno facendo il massimo, ci mancherebbe, i sanitari, gli infermieri hanno fatto il possibile e l’impossibile. Non è questa la sede su questa mozione di andare a capire, su quest’ordine del giorno, di chi è la causa, di chi ha fatto di più o di meno, perché mancano le mascherine, come ho fatto già con la mozione, che (incomprensibile) fare prima, l’obbligatorietà sui mezzi pubblici e via discorrendo, non è questo, perché se no andremmo a portare un discorso su quest’ordine del giorno, che ci porterebbe fuori fase. Noi oggi dobbiamo fare sì che la Sanità possa ripartire e ripartire in una maniera diversa. Abbiamo quest’ospedale che può avere un numero di posti letto, con un minimo di manutenzione, naturalmente parliamo non di chissà di che cifre, e quello che (incomprensibile). Non deve essere un ospedale di primo livello, come il Pronto Soccorso delle Molinette, del San Giovanni Bosco, del Maria Vittoria, del Martini, un ospedale di secondo livello, dove ci sia un minimo di funzionalità, che è quella delle persone che ci stanno all’interno, quindi, che possono essere ricoverati, in questo caso quelli del Covid, che non siano quelle troppo gravi, che siano quelle che siano naturalmente funzionali, quindi le sub intensive o anche le intensive, volendo si può anche fare con i ventilatori ed i respiratori. Un minimo di laboratorio analisi ci deve essere, una sala per quello che riguarda la radiologia, quindi il controllo, le ecografie di quelli che sono, ci sta. Per tutto il resto, penso che servano gli ospedali di primo livello, anche perché si collocherebbe in un’area che non è distante sia dal San Giovanni Bosco, che poi dagli altri ospedali che potrebbero essere sull’asse di Torino, quindi su 10 - 15 minuti, con 10 minuti arriverebbero alle Molinette, con 5 al San Giovanni Bosco (incomprensibile). Ecco, questo è l’ordine del giorno che io ho voluto istruire e ho detto, naturalmente, che era aperto a tutti coloro che sono intervenuti ed hanno a cuore, naturalmente, quello che è il benessere della popolazione cittadina torinese, non solo perché Torino è torinocentrica, ma per la Sanità arrivano da tutta la Regione Piemonte, quindi non è che possiamo dire che questo non serva. Liberare ed aiutare e far ripartire un ospedale, in quest’ottica di secondo livello, ripeto, non in un’ottica in cui si va a collocare un Pronto Soccorso, si va a collocare un’emodinamica, si va a collocare una rianimazione, quindi, sarebbe qualcosa che possono essere forse, se qualcuno lo desidererà, valutate in un secondo tempo, quello che interesserebbe, a mio parere, quello che interessa alla cittadinanza e quello che interessa che in un eventuale... Perché, se noi non facciamo prevenzione oggi, in un eventuale fase 2 che potrebbe essere in questa maniera, oppure in un inverno, in un autunno in cui quello che può succedere, per quello che riguarda il Coronavirus non è preventivabile, torneremmo di nuovo ad andare a prendere una cosa come le OGR, ma le OGR non sono classificate per fare, quindi l’ospedale, per fare un punto di assistenza, è una cosa temporanea. Io spero che si riparta con le OGR che facciano il loro normale uso, che è quello di cultura, di intrattenimento, di eventi, con tutte le cautele possibili che poi possono venire fuori da questa miriade di DPCM, decreti, ordinanze e via discorrendo, che starci dietro ormai è difficilissimo. Quindi, chiedo all’Aula, al lei, Presidente, naturalmente, un voto favorevole, non per l’ordine del giorno che ho fatto io, ma un voto favorevole, perché i cittadini di Torino meritano naturalmente una Sanità che li possa anche agevolare, aiutare in quella che è la collocazione nei posti futuri ed in quello che potrebbe essere un’eventuale, naturalmente, incancrenimento. Nessuno, lo dico, lo ripeto, e chiudo, nessuno avrebbe mai pensato che il Piemonte, partito primo, fosse secondo per numero di contagi, nessuno l’avrebbe pensato, e vi ricordo anche l’intervento quando si parlava delle RSA della collega Scanderebech, che sulle RSA, infatti, aveva chiesto e ancora sto aspettando, in fin dei conti, una Commissione di indagine comunale per quello che riguarda le RSA. Io naturalmente non dico agli altri quello che faccio per me stesso, ho detto la Consigliera Scanderebech e sono uno di quelli che firma, ma lei dice che occorrono, naturalmente, 9 Consiglieri, siamo in 2, gli altri 7 bisogna trovarli. Io più che parlare, ho fatto un atto, questo è un atto scritto. Quindi, confrontiamoci, naturalmente, sono disponibile ad eventuali miglioramenti, se qualcuno li trova, ci mancherebbe, nessuno penso che si vada a scandalizzare se c’è un emendamento migliorativo, però la funzionalità di quest’ospedale è dettata da chi prima c’era, quindi non è possibile che dal 2016 al 2020 sia un ospedale da buttare via e da gettare. Non è nella disponibilità del Comune di Torino, lo sappiamo tutti, e fa parte della Regione Piemonte, però naturalmente il Comune di Torino non può sempre essere spettatore, ma certe volte vorrei anche fosse autore. Grazie, Presidente. |