Interventi |
TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Anch’io ho ravvisato, facendo una breve indagine tra alcuni amministratori di cui ero a conoscenza, che non è proprio tutto rispondente al quadro così entusiastico che ci ha dipinto l’Assessore Unia. Gli Assessori non erano assolutamente al corrente, non solo, ma, confermo, TorinoFacile non ha alcuna informazione a riguardo, né il numero che è stato fornito ha la possibilità di fornire delle risposte, addirittura dava numero inesistente, mi hanno rappresentato alcuni. Per cui, quando si mette in essere un’azione come questa, che peraltro era largamente annunciata, perché, insomma, la distribuzione delle mascherine e che si sarebbe, con la “fase 2” della riapertura, dovuto provvedere alla distribuzione delle mascherine, credo fosse un’azione che andava senza alcuna difficoltà preventivata. Ecco, allora mi sembra, da un lato, si sia omessa la possibilità di dare delle informazioni preventivamente un minimo più dettagliate; 2) è ben vero che si chiede in questo momento a tutti di dare un contributo personale, quindi anche di poter partecipare fattivamente a collaborare per il bene comune. Certo è che comunque a questi amministratori noi stiamo chiedendo un servizio che, per quanto non comporti delle spese, comporta del lavoro, perché c’è da andare a raccogliere le mascherine, capire come, distribuirle, eccetera; quantomeno andava preventivamente chiesto il loro assenso. Se no anche io sono d’accordo che era opportuno valutare delle altre possibilità; lei ci dice che è stata esclusa la possibilità delle farmacie, perché le farmacie avrebbero comportato il fatto che la gente usciva da casa e si voleva disincentivarle, però è anche vero che era una presenza molto capillare sul territorio, non solo, ma hanno un vantaggio che è innegabile: hanno già... sono già dotate di un sistema per la profilatura tramite la tessera sanitaria, per cui in questa maniera era molto più facile poter profilare chi veniva in possesso della mascherina, senza dover fare magari delle ulteriori complicazioni a livello di modulistica, di avere una sorta di ricevuta, capire a chi la stavi dando, non solo, ma uno può andare in farmacia magari anche con la tessera sanitaria del cognato, del suocero e della moglie e raccoglierle per tutti, e quindi si poteva utilizzare un metodo molto più efficace. Addirittura si poteva fare un incrocio, supponiamo coi dati ISEE, e poter quindi selezionare, onde evitare di esaurire subito le scorte, a chi prioritariamente fornire le mascherine ed eventualmente rifornirle in un secondo tempo. Ecco, dava tutta una possibilità che trovo un po’ sbrigativo avere semplicemente valutato, o almeno... che ci sia stato risposto con una frase un po’ sbrigativa: “Abbiamo ritenuto meglio che non si uscisse di casa”, beh insomma, tanto qualcuno in farmacia spesso ci va per casa e si poteva anche fare in modo, che si facesse in modo di specificare di recuperarla anche per altri con un sistema che è molto più efficace. E poi, appunto, anche i volontari e altre... Cioè, se davvero la Città riuscisse a fare un po’ il coordinamento tra tutte queste iniziative, che a livello di spontaneità stanno nascendo numerose sul territorio, certo bisogna coordinarle, si poteva anche far fronte con questa rete. Ultimo aspetto che mi sembra importante rimarcare: ma dove verranno stoccate tutte queste mascherine? Perché si parla di numeri ingenti. Si è detto e si è fatto cenno forse alle Circoscrizioni, ma sono state coinvolte le Circoscrizioni? È stato valutato se ci sono magazzini dove vanno stoccate, oltre alle modalità con cui, appunto, uno poi le può recuperare e come si tiene la conta, il censimento di queste mascherine? Perché anche lo stoccaggio non mi sembra banale, visto che abbiamo delle Circoscrizioni che hanno quasi 200.000 cittadini e quindi i numeri di mascherine sono sicuramente notevoli. Mi sembra che si sia improvvisato molto, ecco, e quindi francamente, su un tema che era ampiamente dibattuto, quale quello della necessità di dotare di mascherine, io banalmente tre settimane fa nell’Ordine del Giorno avevo proprio chiesto che ci si rivolgesse alla Regione in questa direzione, cioè di chiedere la distribuzione gratuita ai cittadini, allora forse era il caso di programmare un po’ meglio e in maniera un pochino più efficiente questa funzione essenziale. Grazie. |