Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Adesso passiamo alle comunicazioni che sono arrivate dal Capogruppo Lo Russo: “Previsione distribuzione mascherine ai torinesi dagli amministratori di condominio”. Risponde l’Assessore Unia. UNIA Alberto (Assessore) Sì, grazie, Presidente. Ringrazio anche il Capogruppo Lo Russo, che mi dà anche la possibilità di spiegare il ragionamento e il meccanismo che ci ha portato a scegliere in questa direzione. Come sapete, la Regione Piemonte sta distribuendo a tutti i Comuni le mascherine da far arrivare poi ai singoli cittadini. La nostra Amministrazione ha deciso di utilizzare questo metodo di distribuzione, concordando insieme a tutte le associazioni, le principali associazioni di amministratori di condominio... chiedeva, appunto, quali sono state le modalità, noi abbiamo contattato singolarmente ogni associazione, faccio anche l’elenco ANACI, AIAC, AIMA, ALAC, ANAPI, ARAI, APAC, CONFAI, FNA, CONFAPPI, GESTICOND, MAPI, UNAI, AGIAI e il Collegio Geometri, però il Collegio Geometri è stato, tra l’altro, l’unico con cui non siamo riusciti ad andare oltre la segreteria. Con gli altri Presidenti di tutte le associazioni, aggiungendo anche il Presidente di ATC, in rappresentanza di tutti i suoi amministratori, abbiamo concordato questa modalità di distribuzione e l’abbiamo fatto a seguito di un ragionamento, il ragionamento semplicissimo... Si sente male, mi dicono. SICARI Francesco (Presidente) Ma io ho un problema, perché io riesco a sentirla in modo fluido, quindi non riesco obiettivamente a valutare se altri hanno un problema. Io quello che sento è fluido, quindi non so esprimermi in tal senso. La invito magari un po’ più piano... UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente, le chiedo scusa, vado magari un po’ più piano. SICARI Francesco (Presidente) Esatto. Prego. UNIA Alberto (Assessore) Dicevo che abbiamo contattato queste 14 associazioni in rappresentanza degli amministratori di condominio, le quali sono state molto disponibili e hanno comunicato ai loro amministratori e ai loro associati questa modalità. Loro sono stati assolutamente disponibili, tant’è che l’operazione, devo dire, sta proseguendo in maniera molto, molto fluida. Abbiamo deciso di andare in questa direzione per una serie di motivi: il primo in assoluto è quello di ridurre la mobilità delle persone, cioè evitare che 800.000 cittadini andassero a ritirarsi una mascherina, non dico ognuna la sua, però almeno uno per famiglia, e in questo momento era meglio trovare una soluzione che portasse a una mobilità ridotta. Questo servizio non è assolutamente pagato, quindi sono tutti volontari, si sono offerti volontari, non è obbligatorio il servizio. Quindi, dove non riusciremo ad arrivare con gli amministratori di condominio, arriveremo poi noi come Città direttamente con i nostri volontari, tra il servizio della Polizia Municipale e di Protezione Civile, a consegnare direttamente a casa a quelli che invece non vengono raggiunti da questa rete. Veniva chiesto anche, nella richiesta di comunicazioni, come mai non abbiamo scelto di farlo nelle farmacie, beh, uno dei motivi l’ho spiegato prima, è quello di evitare la mobilità eccessiva delle persone in questo momento in cui è sconsigliato, la seconda è quello di evitare che un servizio, che è quello delle farmacie, che è già sicuramente gravato di tante cose in questo specifico momento, in più si dovesse caricare un servizio che da un certo punto di vista può sicuramente rallentare quello che è il normale impegno di distribuzione farmaci che viene fatto. Quindi sicuramente il fatto di aver avuto il supporto da parte degli amministratori ha semplificato anche la vita alle farmacie, che si potevano ipotizzare di mettere in rete, proprio per evitare perdite di tempo e soprattutto per essere più efficaci e muovere meno persone possibili. LO RUSSO Stefano Presidente, scusi se interloquisco, visto che stava parlando Unia, a beneficio anche di chi ascolta, due domande. Chi paga il servizio e se i farmacisti sono stati contattati o no. Così completa la comunicazione e poi intervengo, perché la comunicazione prevedeva anche queste ulteriori domande: chi paga il servizio di distribuzione e se i farmacisti hanno formalmente comunicato la loro indisponibilità. SICARI Francesco (Presidente) Credo che sia... Prego, Unia. UNIA Alberto (Assessore) Ho risposto, ho risposto. Nessuno paga la distribuzione, perché è fatto a titolo volontario, quindi gli amministratori di condominio lo fanno a titolo volontario. In un momento come questo credo che sia un ottimo segnale per aiutare, il fatto che gli amministratori si siano dimostrati disponibili, una gran parte degli amministratori, ovviamente, e allo stesso tempo non abbiamo contattato le farmacie proprio per evitare di gravarle ulteriormente di un servizio che sinceramente si poteva fare in un altro modo, come abbiamo pensato di fare. SICARI Francesco (Presidente) Perfetto, io compreso questa risposta. Prego, Capogruppo Lo Russo, ha cinque minuti di intervento. LO RUSSO Stefano Grazie. Allora, do io delle informazioni all’Assessore Unia. Non tutti gli amministratori sono al corrente di questa cosa. Le posso garantire che molti amministratori hanno appreso della notizia a mezzo stampa. Sarebbe interessante andare a fondo per capire il momento in cui voi avete coinvolto, ad esempio, ATC, è una cosa abbastanza interessante. Io credo che sia avvenuto dopo il fatto che io ho protocollato la richiesta di comunicazioni, anzi, penso di esserne abbastanza sicuro, il che ovviamente dimostra l’utilità di questa richiesta di comunicazioni, perché se le Minoranze fanno richiesta di comunicazione e la Giunta si accorge che ha anche delle idee originali, ma, diciamo così, non ancora particolarmente istruite, forse facciamo un servizio tutti alla città. Io onestamente rilevo qualche perplessità rispetto alle motivazioni che sono state addotte per due ordini di motivi: il primo è che sono circa 180.000 i condomini torinesi e io credo che molti degli amministratori ignorino ancora oggi di dover distribuire le mascherine e, soprattutto, mi interesserebbe capire con quale modalità si immagini di dare le mascherine agli amministratori, perché anche le Circoscrizioni credo che siano state fondamentalmente tagliate fuori. Rilevo una serie di considerazioni critiche: la prima è che noi, ovviamente, noi, voi Città, Giunta Appendino, con questa modalità diciamo così che non abbiamo la certezza di raggiungere tutti, perché ovviamente questa modalità, di fatto, di appaltare all’amministratore la distribuzione della mascherina, al di là del fatto che lo carica di una responsabilità anche soggettiva e personale, di cui onestamente ignoriamo la ragione, e poi soprattutto non abbiamo il controllo, come Città, del fatto che tutti i cittadini possano essere, appunto, raggiunti, cosa che forse con un coinvolgimento di chi questi dispositivi normalmente li maneggia, cioè le farmacie, eventualmente coinvolgendo le Circoscrizioni, forse si sarebbe potuto evitare. Ovviamente auspichiamo che questa brillante idea possa trovare..., “brillante” per modo di dire, possa trovare nelle prossime ore effettiva diffusione, almeno informativa, da parte degli amministratori, perché ad oggi non è così, e soprattutto che vi sia una capillarità di diffusione delle mascherine, che accompagneranno la nostra vita nei prossimi mesi, assolutamente garantita e certificata. Mi sono permesso di scrivere del coinvolgimento delle farmacie e dell’utilizzo della tessera sanitaria, perché sono dispositivi quelli, cioè le farmacie e la tessera sanitaria, che consentono anche la tracciatura di questa distribuzione e consentono quindi ovviamente al cittadino di poter usufruire di questa distribuzione in maniera, diciamo così, più chiara e lineare. Ovviamente auspichiamo che questa cosa qui non produca ulteriori problematiche alla città e soprattutto alla distribuzione delle mascherine e siamo altresì convinti che..., ci permettiamo un suggerimento, lo dedichiamo alla Sindaca Appendino, l’abbiamo già fatto per la questione delle paratie dei taxi, lo facciamo anche per la questione delle mascherine, forse bisognerebbe, prima di fare annunci a mezzo stampa o post su Facebook o dirette televisive, verificare bene che tutte le cose siano fattibili, siano effettivamente percorribili. Faccio riferimento alla discussione avvenuta oggi sulle famose paratie di plexiglass dei taxi, che di fatto, a distanza di un mese, hanno avuto “enne” problemi e ovviamente che vi siano prima di tutto i diretti interessati effettivamente a conoscenza della questione. ATC ha 18.000 alloggi, 18.000, e credo che sotto questo profilo sarebbe stato opportuno che questo tipo di annuncio venisse concordato non dopo la mia richiesta di comunicazioni, ma magari prima, magari nei giorni precedenti che questa cosa potesse trovare un’istruttoria differente. Comunque se questa richiesta di comunicazioni, questa discussione è servita alla città e all’Amministrazione per rendere note le intenzioni ed effettivamente far sapere e organizzare meglio il servizio anche di distributore ai medesimi amministratori, che sono parecchi, sono qualche migliaio, ben venga e quindi ben venga che sostanzialmente ci sia questa consapevolezza da parte dell’Amministrazione. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Adesso si è segnato per intervenire il Consigliere Curatella, ne ha facoltà cinque minuti. Prego. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Io cercherò di non replicare a quanto ha detto poco fa il Capogruppo Lo Russo. Allora, io questa mattina, a valle dell’annuncio appreso ieri della distribuzione per tramite degli amministratori di condominio, ho contattato alcune decine di amministratori con cui normalmente collaboro. Nessuno di loro ha ricevuto nessun tipo di comunicazione da parte della Città o delle Associazioni di cui alcuni di essi fanno parte. Hanno appreso di questa notizia soltanto da organi stampa; non hanno nessuna idea di come fare. Per cercare di capire se c’erano delle informazioni utili, da questa mattina si sono collegati su TorinoFacile, perché la comunicazione fatta indicava che da oggi gli amministratori potevano, su TorinoFacile, prenotare le mascherine. Non solo ad oggi, ma fino a questo momento su TorinoFacile non esiste nessuna sezione per la prenotazione delle mascherine rivolta agli amministratori, essi stessi ci stanno provando. Hanno provato a chiamare anche il numero verde indicato sul sito, ma risponde sempre occupato. Non hanno idea di come richiedere queste mascherine, non hanno idea di quante ne devono chiedere. L’amministratore non è detto che sappia quante persone sono presenti all’interno di un alloggio, perché magari quell’alloggio è in affitto e magari l’amministratore è in contatto diretto con il proprietario, non è detto che abbia piena conoscenza di quante persone, se un alloggio è affittato, non è affittato, quanti sono, se sono presenti, si sono trasferiti, qual è la situazione che stanno vivendo, sono o meno in quarantena, quali sono le procedure con cui dovranno distribuirle. Dovranno dire ai propri condomini: “Venite presso il nostro ufficio per la distruzione”? Dovranno dividersi per ciascun condominio e fare dei banchetti all’interno di ciascun androne? Quali sono le modalità? Al momento manca completamente l’informazione. Se non arriva la mascherina, la colpa è dell’amministratore che non l’ha distribuita, del fatto di non aver chiesto un numero sufficiente, dell’inquilino che non era presente, non è passato e quindi è da capire. Siamo partiti oggi in “fase 2”, solo oggi si annuncia che..., ma manca ogni informazione. Io credo che per aiutare le persone, prima di fare annunci, si debba operare. Al momento si sono fatti annunci stampa, manca ogni condivisione. Le farmacie comunali non erano sufficienti, i volontari, le associazioni del Terzo Settore, i vari cittadini che percepisco il reddito di cittadinanza in che modo li stiamo coinvolgendo? Potremmo coinvolgerli anche per la distruzione. Il personale della Polizia Municipale che non può svolgere il servizio di pattuglia, magari può andare a distribuire queste mascherine. In questo momento, a parte gli annunci, manca ogni aspetto. Gli amministratori..., io probabilmente conosco degli amministratori sfigati, che non sanno niente, che non sono coinvolti in nulla e quindi poverini. Aspetto di sapere quando sarà operativo, perché su TorinoFacile comunque non c’è niente. Sono le 15.20 del 4 maggio, da stamattina molti amministratori stanno cercando. Cime devono muoversi? Quali sono le procedure che devono seguire? Manca anche questo aspetto. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliere Curatella. Adesso si è segnato il Capogruppo Tresso. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Anch’io ho ravvisato, facendo una breve indagine tra alcuni amministratori di cui ero a conoscenza, che non è proprio tutto rispondente al quadro così entusiastico che ci ha dipinto l’Assessore Unia. Gli Assessori non erano assolutamente al corrente, non solo, ma, confermo, TorinoFacile non ha alcuna informazione a riguardo, né il numero che è stato fornito ha la possibilità di fornire delle risposte, addirittura dava numero inesistente, mi hanno rappresentato alcuni. Per cui, quando si mette in essere un’azione come questa, che peraltro era largamente annunciata, perché, insomma, la distribuzione delle mascherine e che si sarebbe, con la “fase 2” della riapertura, dovuto provvedere alla distribuzione delle mascherine, credo fosse un’azione che andava senza alcuna difficoltà preventivata. Ecco, allora mi sembra, da un lato, si sia omessa la possibilità di dare delle informazioni preventivamente un minimo più dettagliate; 2) è ben vero che si chiede in questo momento a tutti di dare un contributo personale, quindi anche di poter partecipare fattivamente a collaborare per il bene comune. Certo è che comunque a questi amministratori noi stiamo chiedendo un servizio che, per quanto non comporti delle spese, comporta del lavoro, perché c’è da andare a raccogliere le mascherine, capire come, distribuirle, eccetera; quantomeno andava preventivamente chiesto il loro assenso. Se no anche io sono d’accordo che era opportuno valutare delle altre possibilità; lei ci dice che è stata esclusa la possibilità delle farmacie, perché le farmacie avrebbero comportato il fatto che la gente usciva da casa e si voleva disincentivarle, però è anche vero che era una presenza molto capillare sul territorio, non solo, ma hanno un vantaggio che è innegabile: hanno già... sono già dotate di un sistema per la profilatura tramite la tessera sanitaria, per cui in questa maniera era molto più facile poter profilare chi veniva in possesso della mascherina, senza dover fare magari delle ulteriori complicazioni a livello di modulistica, di avere una sorta di ricevuta, capire a chi la stavi dando, non solo, ma uno può andare in farmacia magari anche con la tessera sanitaria del cognato, del suocero e della moglie e raccoglierle per tutti, e quindi si poteva utilizzare un metodo molto più efficace. Addirittura si poteva fare un incrocio, supponiamo coi dati ISEE, e poter quindi selezionare, onde evitare di esaurire subito le scorte, a chi prioritariamente fornire le mascherine ed eventualmente rifornirle in un secondo tempo. Ecco, dava tutta una possibilità che trovo un po’ sbrigativo avere semplicemente valutato, o almeno... che ci sia stato risposto con una frase un po’ sbrigativa: “Abbiamo ritenuto meglio che non si uscisse di casa”, beh insomma, tanto qualcuno in farmacia spesso ci va per casa e si poteva anche fare in modo, che si facesse in modo di specificare di recuperarla anche per altri con un sistema che è molto più efficace. E poi, appunto, anche i volontari e altre... Cioè, se davvero la Città riuscisse a fare un po’ il coordinamento tra tutte queste iniziative, che a livello di spontaneità stanno nascendo numerose sul territorio, certo bisogna coordinarle, si poteva anche far fronte con questa rete. Ultimo aspetto che mi sembra importante rimarcare: ma dove verranno stoccate tutte queste mascherine? Perché si parla di numeri ingenti. Si è detto e si è fatto cenno forse alle Circoscrizioni, ma sono state coinvolte le Circoscrizioni? È stato valutato se ci sono magazzini dove vanno stoccate, oltre alle modalità con cui, appunto, uno poi le può recuperare e come si tiene la conta, il censimento di queste mascherine? Perché anche lo stoccaggio non mi sembra banale, visto che abbiamo delle Circoscrizioni che hanno quasi 200.000 cittadini e quindi i numeri di mascherine sono sicuramente notevoli. Mi sembra che si sia improvvisato molto, ecco, e quindi francamente, su un tema che era ampiamente dibattuto, quale quello della necessità di dotare di mascherine, io banalmente tre settimane fa nell’Ordine del Giorno avevo proprio chiesto che ci si rivolgesse alla Regione in questa direzione, cioè di chiedere la distribuzione gratuita ai cittadini, allora forse era il caso di programmare un po’ meglio e in maniera un pochino più efficiente questa funzione essenziale. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Tresso. Adesso ho il Consigliere Mensio, che ne ha facoltà per cinque minuti, e poi, in risposta alla Consigliera Scanderebech, sì, al Gruppo Misto è rimasto un minuto. Prego, Mensio. MENSIO Federico Grazie. Beh, intanto sull’Ordine dei Lavori, Presidente, io le ricordo che lei il 30 marzo ha mandato una mail ricordando che i Consigli Comunali in videoconferenza sono identici, per abbigliamento, a quelli dei Consigli tenuti in via ordinaria; su questo io le chiedo, ovviamente, di fare attenzione. Come vede, io mi sono adeguato, come sempre, alle regole. Se chiediamo ai cittadini di attenersi alle regole, i Consiglieri Comunali, in base ad una sua missiva, dovrebbero attenersi. E questo era sull’Ordine dei Lavori, grazie. Invece, riguardo al merito della comunicazione, a me sembra tanto di ripercorrere la storia dell’uovo di Colombo: c’è sempre chi avrebbe fatto meglio, sempre, sempre e comunque chi avrebbe fatto meglio. Stante questo, io devo dire che stamattina la mia Amministratrice di condominio mi ha detto che ha ricevuto la mail dalla sua associazione ieri, quindi addirittura di domenica, e stamattina, senza nessun problema, sarà che sarà fortunato io eh, per carità, ma non mi sembra l’unico caso, è riuscita a collegarsi, è riuscita a fare la richiesta e giovedì va già a ritirarle. Ricordo, tra l’altro, che questa storia delle mascherine è un’imposizione, e dico “imposizione”, voluta dalla Regione Piemonte, un’obbligatorietà voluta dalla Regione Piemonte, che ha scaricato - e su questo sarebbe anche il caso di sentire ANCI Piemonte - ha scaricato sui Comuni la distribuzione delle mascherine, “scaricato” nel vero senso della parola; tanto più che credo che Torino abbia affrontato in modo eccezionale - perché di questo si tratta, di una situazione eccezionale - questa situazione. Non solo, ma non credo che la Regione Piemonte abbia a disposizione tout court immediatamente 800 e pusa mila mascherine per la città di Torino, anzi, devo assolutamente pensare che non sia così. Stante questo, il fatto che gli amministratori abbiano volontariamente dato la disponibilità, devo dire che gli fa un plauso, perché giustamente, come ha detto anche l’Assessore, evitare di riempire i marciapiedi, di fronte alle farmacie, di persone che devono ritirarsi una mascherina, è una cosa che secondo me è assolutamente intelligente rispetto alla situazione in cui stiamo vivendo. State questo, vorrei anche ricordare che gli amministratori hanno l’obbligatorietà, per legge, di tenere l’anagrafica degli inquilini di un palazzo, siano essi residenti e proprietari, siano essi affittuari; se poi non ce l’hanno, è un problema di chi affitta l’alloggio non aver dato l’anagrafica giusta, ma l’anagrafica gli amministratori devono averla per legge, quindi sicuramente i numeri ce li hanno. Tra l’altro, appunto, nella mail che hanno mandato le associazioni, almeno una delle associazioni l’ha mandata e più di un amministratore che io conosco associato a quella associazione ha ricevuto la cosa, c’è l’indirizzo che non è pubblico - nel senso che si può accedere anche come pubblico, perché io sono collegato in questo momento, ma sulla pagina principale di TorinoFacile non c’è, per mille motivi, e io sono assolutamente d’accordo su questo -, c’è l’indirizzo a cui tutti sono collegati, c’è da accedere con SPID o addirittura chi non ha SPID può farlo con un SMS, via pin SMS, dove vengono richieste tutta una serie di informazioni, tra cui ad esempio il condominio, l’indirizzo del condominio, le scale del condominio e verranno effettuati dei controlli, proprio per evitare che ci siano dei duplicati nel ritiro, eccetera, eccetera, eccetera. Quindi, io direi che, per averlo fatto, come dire, con un’ordinanza della Giunta Regionale, che arriva, come al solito, nel fine settimana praticamente e a farla partire da oggi, credo che Torino abbia fatto un’operazione eccezionale. Poi è chiaro che, se tutti noi conosciamo chi..., evidentemente noi conosciamo tutti quelli bravi e non conosciamo quelli che evidentemente non sono così, come dire, fortunati da essere stati sorteggiati, appunto, dalla dea bendata per essere attivi già da stamattina. Mi sembra un po’ il caso del Piano Murazzi, che andiamo a discutere dopo, dove, appunto, solo noi avevamo interpellato le persone giuste, erano arrivate una serie di sollecitazioni che quel Piano non andava bene e poi abbiamo fatto una Commissione, nella Commissione nessuno ha fiatato sul fatto che non andasse bene; ci sono state alcune osservazioni che sono state, tra l’altro, credo, puntualmente recepite. Quindi, io capisco che chiunque sa fare meglio di chiunque altro, no? Però qui mi sembra che si stia facendo polemica per una cosa assolutamente inutile, si stia facendo polemica su un servizio che la Città di Torino si è vista affibbiarsi dalla Regione Piemonte. Questo servizio, se la Regione Piemonte ha deciso di mettere obbligatorie le mascherine da oggi, doveva farlo la Regione Piemonte; la Regione Piemonte non credo che oggi abbia distribuito a tutti i Comuni le mascherine necessarie, io faccio un plauso veramente all’Assessore Unia, alla Giunta, alla Sindaca, e credo anche al CSI, che ha gestito la pagina di TorinoFacile, perché in pochissimo tempo sono riusciti a mettere in moto una macchina che era difficilissimo farla in queste condizioni, e addirittura anche in condizioni di normalità. Quindi un grazie, vi assicuro che la distribuzione è già partita, anzi, partirà da giovedì, si stanno raccogliendo le cose e quindi ci sono ancora tre giorni per gli amministratori per mandare le richieste. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho Scanderebech per il minuto residuo, prego. SCANDEREBECH Federica Sì, grazie Presidente. Ma intanto vorrei capire: gli amministratori in che responsabilità incorrono, qualora non le distribuiscano e non le chiedano? Perché stiamo caricando, secondo me, di una responsabilità non so di che tipo, potrebbe essere penale, non lo so, gli amministratori dei condomini alla distribuzione. Seconda domanda: chi non abita in un condominio, è discriminato e quindi non ha diritto a riceverla? Secondo me bisogna fare una comunicazione chiara, pubblica, quindi il link deve essere pubblico, si deve sapere, tutti quanti dobbiamo sapere, tutti i cittadini, dove andare a fare la richiesta per poter avere la mascherina singola. Ringrazio, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ci sono...? Io non ho altri interventi, non si è ancora prenotato nessuno, quindi se non..., aspetto un attimo. Farei rispondere l’Assessore Unia, perché sono state fatte davvero molte domande. Solo un attimo ancora. Sì, no sto aspettando… Non si segna nessuno. Prego Assessore Unia, può rispondere a tutte le domande che le sono state fatte. UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. Spero che si senta bene. Allora, sono state fatte tante domande, ma siamo partiti da una frase: che non tutti gli amministratori del condominio fossero al corrente. Sappiate che, se avessimo comunicato a tutti i cittadini, sarebbe stata la stessa cosa; ma, a parte questo, la cosa che mi inquieta di più quando uno dà le comunicazioni è il fatto che nessuno dall’altra parte lo ascolta, e questo veramente mi inizia a preoccupare. Allora, innanzitutto, e come ho detto prima, quindi non è che lo sto dicendo adesso, come ho detto prima, il primo passo sono gli amministratori di condominio, che saranno seguiti dalle associazioni di volontariato dei Vigili e dalle associazioni di volontariato di Protezione Civile che nella seconda fase andranno a coprire tutto quello che gli amministratori di condominio, che sono, ripeto, volontari, si sono offerti volontariamente, come stanno facendo tanti cittadini che si mettono a disposizione in questo momento, sono volontari, ci sarà la seconda fase in cui andremo a coprire noi col volontariato civico dei Vigili, col volontariato della Protezione Civile, tutti quei condomini o quelle case dove non sono arrivati gli amministratori. Quindi, le Circoscrizioni sono state coinvolte perché in questo momento le mascherine sono nelle Circoscrizioni, sono suddivise per Circoscrizione, perché, proprio per ridurre al massimo la mobilità, abbiamo pensato di decentrare la distribuzione, in modo che gli amministratori potessero andare nelle sedi di Circoscrizione a ritirarle. L’utilizzo delle farmacie, l’ho già detto prima, l’utilizzo delle farmacie avrebbe creato maggiore mobilità. Non è vero che non basta questa risposta, in questo momento il problema è proprio quello di muoversi il meno possibile, quindi mi sembra ovvio che si cerchi una soluzione che renda oggettivamente più facile muoversi meno. TorinoFacile funziona benissimo e non soltanto, anche questa iniziativa funziona benissimo, vi spigo perché: perché ad ora, in questo preciso momento, sono state prenotate 160.000 mascherine, che sono praticamente tutte quelle che abbiamo ricevuto dalla Regione. Quindi noi tutte quelle che abbiamo ricevuto ad oggi dalla Regione abbiamo già ricevuto la prenotazione dagli amministratori di condominio, secondo quanto richiesto, non solo, ma adesso dovremo attendere a fine settimana ulteriori consegne da parte della Regione di altre mascherine, che ovviamente..., cosa che ovviamente non dipende dall’Amministrazione. Quindi io credo che qualche Consigliere Comunale sicuramente è un po’ più sfortunato di altri, perché si è rivolto magari a persone non informate. Io tutte le volte, anche in Commissione, sento dire: “Io ho sentito questo, io ho sentito quello”, combinazione, poi, sono sempre le stesse persone; ma, a prescindere da questo, tutte le 160.000 mascherine in questo momento sono state prenotate, quindi vuol dire che lo strumento funziona e funziona più che bene, ma neanche dopo mezza giornata abbiamo sistemato 160.000 mascherine. Ci saranno dei controlli, ci saranno delle cose da fare in più, sì, ci sono sempre delle cose da fare in più, quindi ci miglioreremo sicuramente, però, al di là delle chiacchiere e del parlare, il risultato è sempre quello che (incomprensibile), e in questo caso il risultato c’è eccome. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Assessore Unia, per le risposte che ha dato alle domande che le sono state fatte. Darei per discussa anche questa richiesta di comunicazioni. |