Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Evidentemente la situazione è straordinaria solo per la responsabilità dei cittadini, che devono stare a casa e rispettare le norme igieniche, ma la situazione non è straordinaria per gli Enti Locali, che hanno una responsabilità di tutela e di protezione della popolazione in generale. Certo, i luoghi in cui si concentrano i disagi sociali sono luoghi di forte concentrazione, quindi evidentemente ad alto livello di rischio di contagio, sono luoghi in cui proprio le emergenze sociali rendono visibili e sensibili le difficoltà dell’umanità, dall’essere persone dipendenti da sostanze o da alcool, all’essere banalmente persone povere, che, in quanto povere, sono più ammalate, all’essere persone senza punti di riferimento. Tutto questo avrebbe dovuto, casomai, far immaginare e strutturare risposte straordinarie in fase straordinaria, ammettendo che prima, nell’ordinarietà della sofferenza del vivere, non ci fossero risposte adeguate. E invece che cosa si fa? Dato che la concentrazione è tanta, i rischi sono alti, le persone creano problemi, e allora si chiude. Complimenti! A quello che mi risulta, la comunicazione della chiusura è stata fornita ieri sera; a quello che mi risulta, le persone, alcune persone, disinformate, ma come sempre i poveri sono disinformati per loro colpa, alcune persone disinformate si sono recate stamani in piazza Palazzo di Città. A quanto mi risulta, oggi sotto il Comune in questo momento c’è una donna con una figlia invalida al 100%, che non ha avuto alcuna offerta rispetto al ricovero notturno. A quanto mi risulta, le domande per i posti nei dormitori sono chiusi, proprio in ragione delle stesse esigenze di contenimento degli spazi dovuti all’emergenza sanitaria. A quanto mi risulta, associazioni di tutela stanno scrivendo a Prefettura e Comune per capire dove questa notte quelle persone potranno avere ricovero. Come sempre, o ci si occupa delle situazioni, le più difficili e dolorose, per responsabilità istituzionale e per idea di coesione sociale, oppure si applicano i protocolli e le circolari. Peccato che, se si lasciano in giro senza dimora persone che avrebbero avuto e avevano un minimo di soluzione di ricovero, si creano non solo condizioni di disagio e di sofferenza per i diretti interessati - e questo in una società civile sarebbe già molto, sarebbe già grave -, ma li si creano per la comunità di riferimento intera. Quindi, francamente io trovo la decisione e ancora di più la gestione del dopo decisione francamente irrispettose dei basilari principi dei diritti delle persone. Ho finito. |