Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Allora andiamo avanti con le altre richieste di comunicazioni. Iniziamo con la richiesta di comunicazione in merito al: “Campo di accoglienza di corso Monte Lungo, piazza d'Armi”. Risponde la Vicesindaca Sonia Schellino, alla quale lascio la parola. Prego. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie, buongiorno. Il sito umanitario straordinario di Piazza d'Armi, previsto per il Piano inverno e per cui era prevista la chiusura al 31 marzo, è stato prorogato in relazione all'emergenza sanitaria e alla scadenza fissata dal D.P.C.M. 10 aprile 2020 fino al 3 maggio 2020. Il sito quest'anno è stato eccezionalmente mantenuto in funzione sino a questa mattina anche sulla base delle valutazioni di sicurezza e ordine pubblico condivise in seno al Comitato Sicurezza e Ordine Pubblico coordinato dal Prefetto. Non solo è stata prorogata di un mese l’attività di accoglienza, ma la stessa è stata migliorata con la fornitura del pasto serale agli ospiti. Quotidianamente sono state ospitate mediamente 90 persone senza fissa dimora di diverse etnie, tra cui una decina di donne, tra questi: soggetti con problemi psichiatrici, tossicodipendenti ed etilisti cronici. Negli ultimi due mesi la Città ha affiancato agli operatori di Croce Rossa il personale della Polizia Municipale con un impegno medio di 15 unità ogni giorno. La Polizia Municipale ha operato per garantire lo svolgimento in sicurezza delle operazioni di ingresso in struttura, evitando assembramenti e soprattutto risse e tensioni. Nel corso del servizio sono stati operati anche allontanamenti e arresti. All'ingresso in struttura sono stati operati i controlli finalizzati alla verifica di alcol, contenitori di vetro o lattine e stupefacenti. Le condizioni di sicurezza per ospiti e operatori sono quindi aumentate significativamente. Cionondimeno l'aggregazione di un numero così elevato di soggetti problematici in spazi fortemente ristretti è fortemente critica anche sotto il profilo dell'ordine pubblico e il rischio di assembramento, anche con rischi dal punto di vista sanitario, che non sono scongiurabili, anche data la situazione che abbiamo appena descritto. Per queste ragioni si è deciso di fare cessare l’attività all'inizio della fase 2 dell'emergenza, dove ovviamente ci si può muovere di più tutti. In questo periodo di emergenza però il sistema di accoglienza della divisione servizi sociali è stato potenziato e, al di fuori del periodo invernale, dispone di soluzioni di ospitalità temporanea destinate alle persone in emergenza abitativa o comunque senza dimora, in particolare si tratta di risorse attivate per l'emergenza abitativa con un aumento di circa 25 posti che possono essere utilizzati prevalentemente per le persone di nazionalità straniera regolarmente soggiornanti e prive di una dimora, mentre la rete di accoglienza per senza dimora è stata progressivamente ampliata durante l'emergenza, 33 posti aggiuntivi il 17 marzo anche per consentire il distanziamento e recentemente con l’intesa sottoscritta con Regione, Unità di Crisi, Prefettura, Croce Rossa e cooperative è stata potenziata sia con il presidio destinato ai Covid positivi, che con strutture dove attuare le quarantenne o posti di accoglienza ordinari. I posti disponibili in questo sistema sono circa una trentina. In questa fase per prevenire il manifestarsi di nuovi contagi in strutture comunitarie gli inserimenti potranno essere realizzati con la cautela necessaria in luoghi in cui osservare le persone inserite per un periodo congruo in modo da appurare che i nuovi ospiti non manifestino sintomi di Covid. Alcuni posti sono inoltre disponibili nella rete per titolari di protezione internazionale, la SIPROIMI, ovviamente per chi ne possiede i requisiti. L’inserimento dopo apposita domanda agli Uffici dedicati chiaramente dovrà essere previsto nell’ambito delle regole di ingresso nei dormitori o degli altri spazi ricettivi in base alle regole consuete e la Città avrà naturalmente cura di segnalare all’ASL casi di dipendenze che necessitino di cure e prese in carico ad hoc. Ricordo che nel sito umanitario di piazza d'Armi si entra invece senza alcun filtro, nemmeno l'esibizione di documenti, quindi è un sito che per il periodo invernale come salvavita può andar bene, abbiamo sempre detto che è perfettibile e sarebbe anche opportuno un ripensamento quando ce ne saranno risorse e opportunità, naturalmente non può essere a regime tutto l'anno. È stato prolungato di un mese, come dicevo all'inizio, per ragioni sanitarie, per le ragioni che abbiamo detto, adesso le persone possono fare richiesta di inserimento nei dormitori normali che, come dicevo, hanno qualche posto in più, fermo restando l’emergenza sanitaria, la necessità di distanziamento, eccetera, eccetera. Le persone che questa mattina hanno dichiarato di avere delle difficoltà, stanno lasciando i nominativi, i documenti, alcune sono persone della rete, delle persone aventi in atto la richiesta di protezione internazionale, quindi alcune normalmente non gravitano su Torino, sono qui perché c'era quello spazio, quindi si sta cercando di capire anche, ad esempio, se alcune di queste persone non se ne erano rese conto, ma hanno ancora diritto a un CAS. Quindi questa mattina, soprattutto quel gruppo di persone ha lasciato i documenti anche alla Digos, alla Polizia, in modo che si possano fare anche con la Prefettura, col sistema dei CAS, delle verifiche in tal senso. Naturalmente, tutto dove sarà possibile aiutarli ad ottenere un inserimento, faremo tutto quello che è possibile. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Soltanto per capire, essendo pervenuta dal Consigliere Carretta se non... CARRETTA Domenico Sì, mi scusi, è che non riuscivo a scrivere. Posso? SICARI Francesco (Presidente) Quindi Carretta, poi Artesio e Versaci. Prego, in quanto le ha richieste lei. Prego. CARRETTA Domenico Senta, devo accendere la telecamera? SICARI Francesco (Presidente) Se riesce, sì, se tiene la connessione. Se no la disattiviamo. CARRETTA Domenico Eh, meglio, perché io sono in campagna e quindi... Provo così. Allora, intanto grazie. Si sente, vero? SICARI Francesco (Presidente) Sì, sì, si sente, la sento io. CARRETTA Domenico Grazie all’Assessore per le informazioni che sono state fornite questa mattina, che forse era più ovvio fornirle anche agli occupanti e a chi gestisce questa struttura in tempi passati. Allora, sicuramente deve essere successo qualcosa di straordinario se l’Unità di Crisi, dopo aver prorogato fino al 31 marzo, dalla scadenza del 31 marzo fino al 3 maggio, stamattina ha deciso di smantellare. Deve essere successo qualcosa di straordinario che non ho letto nelle parole dell’Assessore. Allora, qui siamo davanti davvero a quello che - mi dispiace - stigmatizziamo da un po’ di tempo, cioè in casi di emergenza va bene le delibere, va bene il freddo che è andato via, ma va bene forse andare anche incontro a delle esigenze che sono cambiate, sono trasformate da una realtà che è totalmente diversa rispetto a quella di qualche mese fa. Allora, il primo problema: potevano entrare senza controlli. Benissimo, si poteva forse fare in modo che questi controlli venissero effettuati all’ingresso. Secondo problema: gli occupanti non sapevano di rientrare nella casistica, tra virgolette, CAS, ma lo dovevano sapere loro? Forse dovevano essere informati, perché, visto le condizioni dell’utenza, forse sarebbe stato meglio dare delle informazioni. Terzo: se è tutto liscio così come appare, come mai oggi non 35, ma 100 persone - stamattina, io so, ci sono stati un po’ di problemi, di tensioni - hanno manifestato la volontà di non voler abbandonare? Forse perché non potranno accedere ai dormitori, forse perché in molti dormitori, appunto, stati registrati dei problemi legati al Covid e quindi sarà impossibile per persone esterne entrare, forse per una serie di problemi in cui oggi ci troviamo davvero, dalla sera alla mattina, davanti ad uno smantellamento che io veramente considero allucinante rispetto alla situazione che stiamo vivendo. Ci poteva essere, da parte del Comune, la possibilità, visto che dal 31 marzo..., io adesso non so quali sono le condizioni che hanno determinato questa caduta, visto che il 31 marzo è stato possibile prorogare e adesso no, io sono convinto, viste le sensazioni che sono state raccolte nel campo, vista l’utenza raccolta nel campo, perché per stessa ammissione dell’Assessore è un’utenza particolare, che avrà difficoltà ad accedere a quei pochissimi posti nei dormitori - stiamo parlando di 100 persone - io credo che le bombe sociali che proviamo con difficoltà a gestire (voi, naturalmente, state facendo il vostro) dovrebbero prevedere, anche da parte dell’Amministrazione, qualcosa in più che siano gli ordini che arrivano dal Prefetto o da altri, ma anche politicamente la capacità di gestire queste problematiche. Io, ripeto, io non trovo nelle parole dell’Assessore, non vedo in nessuno, cioè, la necessità di smantellare dalla sera alla mattina, tra l’altro con una comunicazione che è arrivata l’altro giorno ai volontari, l’altro giorno. Quindi, forse loro si cullavano del fatto che, vista la gravità della situazione, forse ci poteva essere un buonsenso che portava a prorogare i termini. Questo buonsenso evidentemente non c’è stato, ma evidentemente io mi affido anche alle parole dell’Assessore e sono convinto che, visto quello che ho ascoltato, le 100 persone, 88 più 12 donne, da stasera avranno un posto dove dormire. SICARI Francesco (Presidente) Quindi ha finito l’intervento, giusto? Okay. Prego adesso la Capogruppo Artesio, ha la facoltà per cinque minuti di intervento. ARTESIO Eleonora Grazie. Evidentemente la situazione è straordinaria solo per la responsabilità dei cittadini, che devono stare a casa e rispettare le norme igieniche, ma la situazione non è straordinaria per gli Enti Locali, che hanno una responsabilità di tutela e di protezione della popolazione in generale. Certo, i luoghi in cui si concentrano i disagi sociali sono luoghi di forte concentrazione, quindi evidentemente ad alto livello di rischio di contagio, sono luoghi in cui proprio le emergenze sociali rendono visibili e sensibili le difficoltà dell’umanità, dall’essere persone dipendenti da sostanze o da alcool, all’essere banalmente persone povere, che, in quanto povere, sono più ammalate, all’essere persone senza punti di riferimento. Tutto questo avrebbe dovuto, casomai, far immaginare e strutturare risposte straordinarie in fase straordinaria, ammettendo che prima, nell’ordinarietà della sofferenza del vivere, non ci fossero risposte adeguate. E invece che cosa si fa? Dato che la concentrazione è tanta, i rischi sono alti, le persone creano problemi, e allora si chiude. Complimenti! A quello che mi risulta, la comunicazione della chiusura è stata fornita ieri sera; a quello che mi risulta, le persone, alcune persone, disinformate, ma come sempre i poveri sono disinformati per loro colpa, alcune persone disinformate si sono recate stamani in piazza Palazzo di Città. A quanto mi risulta, oggi sotto il Comune in questo momento c’è una donna con una figlia invalida al 100%, che non ha avuto alcuna offerta rispetto al ricovero notturno. A quanto mi risulta, le domande per i posti nei dormitori sono chiusi, proprio in ragione delle stesse esigenze di contenimento degli spazi dovuti all’emergenza sanitaria. A quanto mi risulta, associazioni di tutela stanno scrivendo a Prefettura e Comune per capire dove questa notte quelle persone potranno avere ricovero. Come sempre, o ci si occupa delle situazioni, le più difficili e dolorose, per responsabilità istituzionale e per idea di coesione sociale, oppure si applicano i protocolli e le circolari. Peccato che, se si lasciano in giro senza dimora persone che avrebbero avuto e avevano un minimo di soluzione di ricovero, si creano non solo condizioni di disagio e di sofferenza per i diretti interessati - e questo in una società civile sarebbe già molto, sarebbe già grave -, ma li si creano per la comunità di riferimento intera. Quindi, francamente io trovo la decisione e ancora di più la gestione del dopo decisione francamente irrispettose dei basilari principi dei diritti delle persone. Ho finito. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Capogruppo Artesio. Adesso ha chiesto di intervenire il Consigliere Versaci. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. VERSACI Fabio Grazie, Presidente. Ma è ovvio che la situazione in piazza D’Armi non sarebbe potuta durare a lungo ed è anche ovvio, come ha detto l’Assessora Schellino, che si cercherà di trovare delle soluzioni a molte di queste persone e sono sicuro che... ed è una richiesta che il Consiglio fa, io lo faccio a nome della Maggioranza, ma con l’Assessora Schellino c’è un rapporto diretto, quindi è ovvio che bisogna trovare delle soluzioni. È anche ovvio che si sapeva che avrebbe chiuso, perché quello lì era uno spazio, come è stato detto anche dall’Assessora Schellino, che viene allestito per l’emergenza freddo. L’emergenza freddo sarebbe scaduta un mese fa; è stato prorogato di un mese. Anche io so che ci sono state un sacco di tensioni e problematiche all’interno dello spazio, di vario tipo, che non sto qui a raccontare, perché è ovvio che quando ci sono delle persone in difficoltà, soprattutto con alcune problematiche, dalla tossicodipendenza ad altre problematiche come l’alcolismo, ci possono essere delle problematiche. Quello che l’Assessora Schellino ha detto è che in questo periodo la Città si è adoperata e ha cercato di aumentare i posti per le persone senza fissa dimora, che ricordo a tutti che le persone senza fissa dimora esistono da sempre, purtroppo, questo è un problema sociale che abbiamo noi in Italia, ma secondo me in questo momento, come abbiamo avuto già modo di discutere anche all’interno della IV Commissione, su questo argomento potremmo tranquillamente tornarci, non ci sottraiamo sicuramente al dibattito e alle proposte costruttive, come sempre facciamo. Io mi farò promotore di monitorare la situazione con l’Assessora Schellino e con i Commissari di IV Commissione per l’evolversi della situazione, perché sappiamo benissimo che in giro per la città..., io questa mattina, Presidente, ho fatto un giro con la mia bicicletta, visto che potevo fare attività motoria da oggi, e ho incontrato per la strada molte persone che dormono ancora in mezzo alla strada, nonostante tutto. Sappiamo che è una problematica complicata e complessa, sappiamo benissimo che purtroppo la Città da sola non può affrontare questo problema, perché è complicato e abbiamo già avuto modo di discutere, abbiamo anche affrontato anche delle proposte da parte dei colleghi di Minoranza su questa emergenza, perché ci ha colpiti tutti. Io chiedo all’Assessora - lo chiedo a nome della Maggioranza, comunque che so che già lo sta facendo - di monitorare la situazione e di trovare una soluzione soprattutto a tutte quelle persone che vogliono e possono avere una soluzione alternativa a quello spazio, che poi ricordo a tutti che è un campo allestito per l’emergenza freddo in dei container, sono dei veri e propri container, che con l’aumento del caldo non sono proprio dei posti idilliaci per passarci il tempo dentro, quindi anche quella soluzione sicuramente non era una soluzione che poteva permanere. Quindi ci auguriamo che al più presto si possano trovare delle soluzioni. Comunque, ripeto, troverò nelle prossime settimane, in accordo con l’Assessorato, uno spazio in Commissione per poter affrontare questa tematica. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Non ho altri interventi su questa richiesta di comunicazioni, quindi la darei per discussa. |