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FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, passiamo all’interpellanza successiva, l’interpellanza è la 202000262/002 a titolo: “Anagrafe Centrale di Torino: siamo finalmente in sicurezza e a quale costo?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Presentata in data 27 gennaio del 2020, presentata dai Consiglieri Curatella, Pollicino e Magliano, ma il primo firmatario è il Consigliere Curatella. Dà la risposta l’Assessore Rolando, che vedo che è già collegato e a cui cedo la parola e ricordo gentilmente, a questo punto lo dico gentilmente, sempre i cinque minuti. Grazie, Assessore, di essere presente. ROLANDO Sergio (Assessore) Grazie, buongiorno. Cercherò di fare il possibile in tempi, anche se le domande sono molte e molto robuste. In riferimento all’interpellanza in oggetto, al primo punto si chiede l’esito del sopralluogo fatto dallo SPreSAL nei locali dell’Anagrafe. Il sopralluogo, che è stato eseguito, come da verbale, il 23 gennaio, che peraltro è consultabile perché è un documento di tre pagine, che manderò sicuramente al Consigliere interpellante, è favorevole in ordine all’adempimento di tutte le prescrizioni impartite. La domanda numero 2) riguarda le sanzioni a carico di chi sono, le eventuali, a fronte delle inadempienze individuate. Come è noto, le sanzioni che dovessero essere erogate non sono a carico dell’Amministrazione, bensì del dirigente protempore rivestente la qualifica di direttore del lavoro, che ne risponde a titolo personale; alla data nulla risulta negli atti della Città. Punto 3), si chiede notizia circa il rischio presenza di amianto: l’analisi è stata effettuata dal laboratorio Eurolab il 21 gennaio, ha dato esito positivo riscontrandosi presenze di tracce di amianto crisotilo minori ai 100 milligrammi al chilogrammo ed ora è in atto la procedura per lo smaltimento, anche se la possibilità di un rischio per la salute è stata evidenziata solo in occasione dello smontaggio dei macchinari per lavori di manutenzione; è stato nel frattempo inibito l’accesso del personale ai locali interessati. Al punto 4) si chiede notizia sulla formazione degli addetti, formazione antincendio; per quanto riguarda l’Anagrafe, è attualmente in corso il completamento, in particolare per i dipendenti risultati assenti in occasione di una precedente convocazione, i corsi in questione. La documentazione dei corsi è trasmessa come da richiesta dell’Ente allo SPreSAL. Punto 5), quale sia lo stato del certificato incendi; qui le ultime due domande, mi scuserò, sono un po’ lunghe. Il Comando dei Vigili del Fuoco, al fine di eliminare le violazioni accertate in ordine assegnatamente all’assenza di istanza di sopralluogo per il rilascio di CPI o, in alternativa, di segnalazione certificato inizio attività, pure in presenza di parere di conformità antincendio, ha richiesto di attivare le procedure di cui all’articolo 4 del DPR 151/2011, nonché di provvedere alla manutenzione straordinaria e all’impianto di rilevazione e di segnalazione automatica antincendio. Il 31 gennaio è stato presentato all’esame il progetto al Comando dei Vigili del Fuoco, mentre si è adempiuto alla riparazione richiesta. Al punto 6) viene richiesto qual è il piano di azione dell’Amministrazione per il ripristino delle condizioni di sicurezza all’interno di tutti gli edifici e locali comunali, al fine, ovviamente, di garantire salute e sicurezza a tutti i lavoratori e ai cittadini che vi accedono. La Città, per lo svolgimento di funzione ed erogazione di servizi di pubblica utilità, solamente correlati a diritti di rango o di derivazione costituzionale, si avvale, come è noto, di un patrimonio edilizio in parte di rilevanza storico-architettonica ed in parte realizzato negli anni della tumultuosa crescita demografica anni ’60, ’70 e ’80 dello scorso secolo. L’adeguamento di queste facilities richiede risorse e tempi non comprimibili in pochi anni. Sulla specifica questione, riferita all’adeguamento normativo del (incomprensibile), nel caso in cui complessità e dimensione degli interventi non consentano una rapida conformazione, si pone il problema di bilanciare il pericolo o il danno derivante dall’interruzione di funzioni e servizi pubblici con il pericolo connesso alla mancata esecuzione delle opere richieste dalla normativa tecnico- edilizia. La questione è resa ancora più complessa dalla difficoltà, come è noto, di reperire sedi provvisorie, a loro volte idonee allo svolgimento delle attività di (incomprensibile). Ovviamente il bilanciamento si propone, ove, ancorché con misure di diversa natura, ad esempio organizzativo, si riesca comunque ad assicurare condizioni oggettive di sicurezza. Il quadro sopra rappresentato è ulteriormente complicato dalla dissociazione delle responsabilità datoriali, che sono in capo ai dirigenti comunali, e da quelle correlate all’erogazione di funzioni e servizi, che, essendo di rango costituzionale, sono in capo agli organi di rappresentanza politica. Evidentemente le contraddizioni sopra rappresentate, in mancanza di un intervento normativo, possono essere risolte solo imprimendo una significativa accelerazione alla programmazione ed esecuzione delle opere e dei lavori di adeguamento. A tale scopo l’Amministrazione, pur nelle difficoltà correlate agli impegni di riequilibrio finanziario assunti precedentemente davanti alla Corte dei Conti, come è noto a tutti i Consiglieri, perché è stato dibattuto con il Bilancio di quest’anno, ha inteso finanziare un programma pluriennale di adeguamento, imprimendo alla stessa una non revocabile connotazione di priorità rispetto agli altri impieghi. Alla luce di quanto sopra, è noto rispetto... in specie anche al Consigliere interpellante che le opere che sono state anticipate, sia sul campo edilizio che di impianti elettrici e della prevenzione antincendio, che sono state tra l’altro oggetto di una Variazione di Bilancio commentata ultimamente, ammontano ad oltre 10 milioni, realizzati nel triennio 2021/’22/’23. Tutti i documenti sono a disposizione del Consigliere interpellante. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore Rolando. Ora passo la parola al Consigliere Curatella, che vedo già presente. CURATELLA Cataldo Grazie, Assessore, per la risposta. Quindi aspetto l’invio... le chiederei la cortesia, appunto, di avere la nota che ha letto e i documenti. Purtroppo non possiamo fare la consegna manuale, quindi se ha la copia digitale la ringrazio. Allora, vede, io sono contento che, ad esempio, nell’ultima Variazione di Bilancio finalmente, solo per la parte di variazione, sono arrivati 3 milioni di euro per la sede di via Giulio, che è la sede in relazione all’Anagrafe di questa interpellanza. La cosa che a me fa specie è questa: io capisco, non ne faccio una colpa a lei, perché si è trovato ad ereditare questa situazione a settembre del 2019, esattamente nel momento in cui, giorno più, giorno meno, c’è stato il cambio delle deleghe sull’Anagrafe Centrale, però qui stiamo parlando di una situazione che nell’interpellanza io faccio riferimento specifico ad un verbale di maggio 2018, ma ci sono diverse comunicazioni, più o meno formali, in cui era stato segnalato alla parte politica la presenza di problematiche su questa Anagrafe, la presenza di amianto nei freni di alcuni macchinari, e quindi in tutte le parti di manutenzione c’era anche la preoccupazione nell’uso di tali macchinari, ma a quanto pare dall’analisi pare che la problematica sia in una fase di manutenzione. Come dovevano essere gestite? C’era questo timore, ma mancavano le analisi. C’erano tutte le problematiche dei luoghi, delle porte antincendio, dell’accessibilità, delle vie di fuga, del sistema di evacuazione, dei sistemi di rilevazione degli allarmi, tutta una serie di problematiche che erano state comunicate negli anni, almeno dal 2016, probabilmente anche prima, ma non so, io ho informazioni certe a partire dal 2016, dall’analisi che ho fatto soprattutto recentemente. Ma io mi chiedo come mai ci si muova, aggiungendo 3 milioni di euro nello specifico per questa sede con una delibera di variazione di bilancio, solo a valle dell’arrivo di un controllo da parte dello SPreSAL, senza andare a considerare le segnalazioni che arrivavano da lavoratori, da rappresentanti della sicurezza e organizzazioni sindacali, che hanno più volte segnalato e si sono più volte preoccupati dei problemi legati alla sicurezza, sia per i dipendenti che lavoravano ogni giorni in quei sistemi, in quei luoghi, sia per i cittadini che lì accedevano, perché una delle situazioni che sono state individuate dall’ASL era anche... alcuni luoghi dove accedevano dei cittadini che non erano in sicurezza. Quindi, ben venga questo aspetto, ben venga che adesso ci siano i corsi di aggiornamento per gli addetti antincendio, per gli addetti al primo soccorso; peccato che alla data di prima verifica, a settembre, da parte dello SPreSAL non risultavano essere presenti degli addetti che avevano ricevuto l’adeguato aggiornamento, alcuni non erano presenti nei luoghi, ma risultavano solo a livello di carta, ma non perché erano assenteisti, mi spiego meglio, perché non era il loro turno in quel momento o erano in ferie e non c’era l’adeguata copertura, come prevista dai piani; faccio un esempio: se dal piano è previsto che devo avere tre addetti antincendio, tre addetti di primo soccorso presenti, devono essere tre addetti presenti, non tre addetti nominati, dove uno è presente nel normale luogo di lavoro e gli altri due magari sono in ferie, perché si sono presi il giorno di ferie. L’Amministrazione deve fare in modo di averne tre sempre presenti; è necessario fare una turnazione, dare giustamente le ferie? Ne prevedono nove, così da averne tre sempre presenti; problematica che era acuita dal fatto che mancavano gli aggiornamenti. Stesso ragionamento sull’utilizzo dei macchinari: erano arrivate diverse segnalazioni su alcune modifiche molto rapide, che permettevano di evitare lo schiacciamento delle dita, che non erano mai state attuate. Mi fa piacere sapere che finalmente ci si sta muovendo, finalmente si sta facendo qualcosa. Ci vorranno due anni per mettere a posto questa situazione, però vorrei evitare che questa situazione, che si è presentata nell’Anagrafe, dove per anni si è fatto finta di non sentire, demandando ai dirigenti la scelta, perché, è vero, le sanzioni arrivano a carico della..., non sono a carico dell’Amministrazione perché il Decreto 81, l’articolo 2 nella definizione del datore di lavoro per le Pubbliche Amministrazioni non è l’Assessore di turno; ma io mi chiedo: un datore di lavoro come può far eseguire tutte le attività di messa in sicurezza, se non ha la copertura finanziaria per farlo? Di solito... chi ha la responsabilità di decidere di andare avanti con le attività lavorative, se non sono a disposizione i fondi per mettere in sicurezza? Credo che questo debba essere definito anche a livello di Amministrazione, perché, se il datore di lavoro, l’RLS, l’RSPP, la SPP, quindi tutte le figure... o il dipendente stesso, quindi tutte le figure dell’organigramma della sicurezza di quel luogo di lavoro mi segnalano delle problematiche che richiedono un investimento finanziario, chi si assume la responsabilità di far continuare il lavoro, far continuare l’accesso dei cittadini, se l’Amministrazione, la parte politica della Città non dà i soldi, non finanzia le attività richieste dal datore di lavoro? Credo che questo la politica non possa scaricare la responsabilità sui dipendenti, sui dirigenti, sul datore di lavoro... (voci sovrapposte). FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda, grazie. CURATELLA Cataldo Chiudo. Io credo che l’Amministrazione sia ben consapevole che dal Decreto 81 il datore di lavoro è il dirigente, ma la parte politica deve mettere il dirigente nelle condizioni di svolgere le attività per mettere in sicurezza quel luogo di lavoro. La ringrazio, Assessore, e credo torneremo ancora su questo argomento. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie, Consigliere Curatella. |