Interventi |
AZZARÀ Barbara Grazie, Presidente. Mi sentite? AZZARÀ Barbara Grazie. Ma intanto io voglio ringraziare l’Assessore Di Martino per il lavoro che sta compiendo in ANCI nazionale dove stanno valutando, tutti insieme gli Assessori di tutte le città d’Italia, quali saranno le prospettive di apertura e come modulare, appunto, le aperture che molto probabilmente avverranno a settembre, poi insomma sarà il Presidente del Consiglio a spiegare quali saranno le modalità, o se avverranno prima, questo ancora non ci è dato sapere, come sappiamo tutti; e poi anche per il lavoro che sta compiendo, l’abbiamo fatto anche un po’ in collaborazione con la Città Metropolitana insieme appunto al Politecnico, proprio per definire dei protocolli specifici per la riapertura, quindi direi che da un punto di vista della visione, anzi la Città di Torino è in prima linea con molte altre città d’Italia su questo fronte. Devo dire che io ho fatto molta attenzione per riuscire a capire quali fossero davvero le motivazioni di questa richiesta, cioè del tornare indietro per l’emergenza Covid, ma giuro che ho veramente tanta difficoltà a comprendere, in particolare poi il discorso con il dimensionamento scolastico, peraltro richiesto dai sindacati oltretutto solo al primo ciclo, come se il problema nel secondo ciclo evidentemente non interessasse. Questa comunque è una partita diversa da quella che stiamo diciamo vedendo adesso con questa interpellanza, dove ricordo che i bambini, nessun bambino resta fuori dalle scuole dell’infanzia, in quanto hanno trovato posto nelle scuole statali, che peraltro avrebbero dovuto chiudere delle sezioni molto probabilmente se non avessero avuto appunto quegli iscritti, ciò significava creare anche nelle scuole dell’infanzia le “classi pollaio”, quindi oggettivamente se abbiamo un’emergenza Covid nella quale si ricercano spazi all’aperto, si ricercano spazi in più, andare a creare delle “classi pollaio” anche dove si può farne a meno e chiudere oltretutto delle scuole statali mi sembra veramente una soluzione poco idonea da un punto di vista sia politico che amministrativo. Noi, rispondo anche al Consigliere Tresso, noi come Maggioranza siamo stati gli unici, mi sembra, che non abbiamo assolutamente mai parlato - e mai parleremo - di privatizzazione o di esternalizzazione dei servizi, quindi questa cosa è assolutamente strumentale, soprattutto in questo momento, soprattutto utilizzare il Covid per cercare di tornare indietro, lo status quo è quello che ha portato a questa situazione, cioè di avere difficoltà nell’apertura dei servizi educativi proprio per la mancanza di spazi, per la mancanza..., per avere delle “classi pollaio”, quindi forse andare avanti e non tornare indietro dovrebbe essere una soluzione politica. Io vedo proprio la necessità di alzare il tiro se vogliamo, e lo dico al Consigliere Lo Russo, visto che siamo entrambi forze di Governo, proprio facendoci sentire a livello diciamo centrale, io lo farò e mi auguro di non essere la sola di questo Consiglio Comunale, in richieste che non debbano essere appunto... come dire, “a ribasso”, nelle quali andare a riconsiderare i nostri piani, ma dobbiamo alzare il tiro, cioè noi dobbiamo chiedere con forza al Ministero di avere un numero idoneo di insegnanti sia nelle scuole statali, sia nelle scuole comunali, perché... voglio dire, questo è quello che noi dobbiamo fare come politici. Io mi auguro, appunto, in questa battaglia di non essere sola, anche il personale ATA è importante perché dobbiamo avere un criterio nel quale vengono definiti il numero del personale ATA, che non è solamente numerico, ma anche rispetto al numero dei plessi che devono andare a gestire. Quindi, davvero, la battaglia politica ci deve essere, deve essere alta, e non credo che andando a risicare su situazioni già definite a livello amministrativo-comunale questa battaglia la si vinca. Quindi chiedo veramente un aiuto in questo, io ho intenzione di farlo sia a livello di ANCI, ma anche come Consigliere comunale, per chiedere più risorse di personale, sia per le scuole dello Stato, sia per le scuole del Comune perché ricordiamo che i bambini che si iscrivono alle scuole dello Stato sono sempre cittadini della nostra città. Grazie Presidente. |