Interventi |
RUSSI Andrea Grazie, Presidente. Ah, okay, posso parlare? Mi sente, Presidente? RUSSI Andrea No, c’erano Artesio, Mensio e poi io. RUSSI Andrea Grazie, Presidente. Che dire, con la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio, la Nazione ha dichiarato lo stato di emergenza e da allora il susseguirsi di tutta questa catena di eventi ha portato al drammatico contesto che ci ha portato qui in Piemonte ad essere, in questo momento, al 20 aprile, la terza regione per numero di vittime e di contagi, siamo una delle regioni più colpite d’Italia. È ovvio che non sia stato il destino cinico e baro a portarci in questa situazione. Io sono un operatore sanitario e, a distanza di più di un mese e mezzo dal primo morto, mi trovo a fare il tampone per gli operatori sanitari, quello promesso dal Presidente Cirio il mese scorso, domani mattina, tra l’altro, sperando che sia negativo, però a distanza di veramente più di un mese facciamo questo tampone e adesso hanno promesso i sierologici e chissà quando questi sierologici verranno fatti, se i tempi saranno gli stessi del tampone. Uno avrebbe il tempo di contagiare tutti e non sapere di essere infetto ed asintomatico. Abbiamo avuto dall’inizio di quest’emergenza una carenza organica in tutte le nostre strutture sanitarie di presidi, che per fortuna poi, adesso, in questi giorni, abbiamo recuperato, ma ci siamo trovati veramente per settimane a combatterci i grembiuli monouso che usavamo nei nostri reparti, perché le dotazioni erano ridotte ai minimi termini. Il pasticcio delle e-mail andate perse, il pasticcio delle RSA, abbiamo copiato le misure sanitarie dalla Regione Lombardia, che è la regione che ha il numero maggiore in Italia dei contagiati. L’erba del vicino è sempre la più verde, ma probabilmente in questo caso era anche la più forte e noi abbiamo ovviamente preso esempio dall’unica regione da cui non dovevamo prenderlo. Io sono assolutamente in linea con i Consiglieri Regionali che chiedono il commissariamento, sostengo con molta forza quest’atto, anzi, l’avrei rinforzato ancora di più, ma è ovvio che, se la Regione, per ovvi motivi di inesperienza, anche perché ci si è trovati ad affrontare questa crisi a poco tempo dall’inizio del mandato regionale, ha bisogno di aiuto, noi come Città, non è che possiamo darlo, ma possiamo sostenere un ordine del giorno che chiede sicuramente delle misure e speriamo di venire ascoltati. Quindi, io non posso fare altro che sostenere quest’ordine del giorno e niente, grazie. |