Interventi |
TRESSO Francesco Anch’io preferirei posticiparlo, quindi lasciare prima la Capogruppo Artesio, grazie. TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Io ovviamente mi rifaccio a quanto hanno detto le due prime firmatarie e quindi mi adeguo a questa scelta; mi spiace onestamente, perché credo si sia persa un’ennesima occasione. Francamente, trovo che anche il modo con cui l’emendamento ha proposto di sostituire integralmente la parte di “impegna” dell’atto presentato dalla Consigliera Patriarca non sia corretto, sia... Poi, ovviamente, è lecito, ma tra “lecito” e “corretto” c’è ancora un distinguo e, peraltro, non è la prima volta, io stesso sono stato oggetto di atti in cui mi è stata integralmente sostituita la parte di “impegna”. Allora, la Maggioranza ha tutta la disponibilità di presentare degli atti in proprio, di non dovere a quel punto lì prendere parti già scritte da altri, ma ha tutta la capacità di elaborare atti per conto suo e ha la capacità di - che non è data alle minoranze - poter bocciare o avallare (incomprensibile). Non c’è stato modo di fare una discussione più articolata, questo è vero, però il significato dell’atto presentato dalla Consigliera Patriarca, che io ho sottoscritto - li ho sottoscritti entrambi perché c’era una grossa coerenza, c’era un fil rouge che legava le istanze presentate da una con le istanze presentate dall’altra delle mozioni -, era proprio il fatto di poter dare una risposta efficace e in tempi rapidi, perché è inutile voler presentare un emendamento in cui sostanzialmente si va solo ad evidenziare il fatto che sono già in essere le buone pratiche applicate dal Governo e dalla Giunta della Città di Torino, quasi volessimo presentare un atto per autoincensarsi. Qui c’era la necessità invece di mettere in atto - cosa che non è stata fatta - delle azioni tempestive prima che arrivassero i finanziamenti da parte del Ministero, qui c’era la necessità, come è stato evidenziato molto bene da entrambe le presentatrici degli atti, che dal 6 aprile è arrivata una risposta tardiva rispetto ad una valutazione dei fabbisogni; quello che chiede anche la mozione della Consigliera Artesio è di provvedere velocemente a un censimento dell’accesso alle dotazioni informatiche, provvedere ad una mappa delle situazioni, questo non è stato fatto subito, per cui abbiamo lasciato in sospeso, senza avere contezza di quelle che fossero situazioni variegate. Io mi son preso la briga di fare 4 o 5 telefonate ai dirigenti di plessi scolastici e tutte mi hanno rappresentato con evidenza il fatto che loro non riuscivano a sopperire nell’immediato alla possibilità di dare strumenti a tutti: uno studente su tre non era in quelle condizioni perché molte famiglie, che magari hanno anche un PC a casa, ma se hanno tre figli non hanno tre PC e soprattutto non hanno la rete. Allora su questo bisognava intervenire tempestivamente, proprio nell’obiettivo di andare a limitare delle diseguaglianze, perché non è assolutamente vero che stiamo vivendo tutti una situazione paritetica e che siamo tutti sulla stessa barca, non è così, e se non riusciamo ad essere paritetici su quello che è il diritto fondamentale, che è quello all’istruzione e allo studio, stiamo commettendo delle gravi, gravi mancanze. Allora, io credo che questa Giunta, in particolare proprio questo Assessorato, sotto questo profilo di non aver provveduto subito a voler dare delle istruzioni precise per riuscire a quantificare e a discretizzare una situazione altamente variegata e con grosse differenze e anche a mettere in campo subito delle misure emergenziali, potevamo comunque predisporre subito un fondo per poter acquistare un minimo di dotazione per le situazioni più critiche. Ma cosa abbiamo fatto? TRESSO Francesco Abbiamo aspettato che l’Università e il Politecnico fornissero 100 hardware, ma cosa sono 100 hardware? Ci sono iniziative... TRESSO Francesco Mi dica. TRESSO Francesco Sì, però vorrei anche fare un intervento; qui tutti hanno parlato, mi ero prenotato prima, ho chiesto di poter intervenire dopo... però (incomprensibile) le cose. TRESSO Francesco Sì, ho capito, dopodiché penso di aver diritto di poter esprimere il motivo per cui voglio ritirare l’atto anch’io, proprio perché non si è colto il significato politico di due atti che viaggiavano congiuntamente e si è voluto stravolgerli; questa è una responsabilità che la Maggioranza si deve prendere in toto e io, francamente, sono molto dispiaciuto di questo comportamento, perché vuol dire non aver capito l’aderenza con quelle che sono le necessità dei cittadini. |