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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 20 Aprile 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 36
MOZIONE 2020-00884
"INIZIATIVE DI SUPPORTO ALLA DIDATTICA A DISTANZA NELLE SCUOLE DELLA CITT?" PRESENTATA IN DATA 26 MARZO 2020 - PRIMA FIRMATARIA PATRIARCA. - RITIRATA DAI PROPONENTI NELLA SEDUTA DELLA CG IN DATA 21 APRILE 2020 -
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo i nostri lavori con il punto 22, la proposta di mozione n. mecc.
202000884/002, presentata dalla Consigliera Patriarca che ha come oggetto:

“Iniziative di supporto alla didattica a distanza nelle scuole della città”

SICARI Francesco (Presidente)
È stato presentato un emendamento dalla Capogruppo Sganga e viene discussa insieme
all’atto n. mecc. 2020... Per favore, c’è un microfono aperto, lo può spegnere?

ORATORE
Sì, era il mio.

SICARI Francesco (Presidente)
No, non era il suo, era un altro. Viene discussa congiuntamente con l’atto n. mecc.
202000894/002, presentato dalla Capogruppo Artesio, che ha come oggetto:

“I diritti dell’infanzia, come non smarrirli in tempo di pandemia”

SICARI Francesco (Presidente)
Anche a questa mozione è stato presentato un emendamento dalla Capogruppo Sganga.
Lascio adesso la parola alle presentatrici. Prego Patriarca.

PATRIARCA Lorenza
Certo. In questo momento, dove per ragioni di sicurezza la scuola si può fare solo a
distanza, il possesso di un PC o di un tablet e di un collegamento ad Internet adeguato e
non a consumo sono strumenti indispensabili per garantire il diritto all’apprendimento
degli studenti; sono come la penna e il calamaio per i ragazzi di un tempo. Purtroppo,
ancora oggi molti studenti e molte studentesse sono esclusi dalla partecipazione alla
didattica a distanza messa in campo dalle scuole proprio perché non dispongono dei
mezzi indispensabili per partecipare: non hanno un loro device - neanche uno
smartphone - e, soprattutto, non hanno un collegamento a Internet adeguato. Questo è
vero soprattutto per i bambini delle elementari e delle medie, quelli delle scuole
dell’obbligo, rispetto ai quali il Comune dovrebbe essere in prima linea per sostenere le
famiglie più in difficoltà, se non con specifici investimenti, almeno con un’azione di
coordinamento delle numerose iniziative spontanee, aiutando le scuole stesse a meglio
spendere le risorse che il Ministero ha finalmente stanziato all’uopo creando delle reti di
acquisto.
Per questo motivo, il 26 marzo, a quasi un mese dal DPCM che impegnava le scuole ad
attivare la didattica a distanza (una modalità che, purtroppo, fa esplodere le differenze
fra gli alunni), avevo presentato la mozione qui discussa che impegnava la Città ad
attivarsi per sostenere la didattica a distanza aiutando le famiglie con problemi di
connessione ad Internet, tramite un intervento diretto o favorendo la diffusione della
pratica di condivisione del Wi-Fi sperimentata a San Salvario, e a supportare le scuole
nella gestione degli acquisti dei PC. La mozione viene discussa solo oggi, dopo quattro
settimane, quando invece un intervento tempestivo avrebbe aiutato molti studenti e
molte studentesse a sentirsi meno esclusi. È pur vero che il 6 aprile gli Assessori
Di Martino e Pironti avevano finalmente presentato le iniziative messe in campo in
Commissione e scritto alle scuole informando di quanto avrebbero fatto: si trattava di
iniziative tardive e di impatto molto limitato, ma soprattutto gestite con grande
superficialità, come se l’obiettivo non fosse l’efficacia dell’intervento, ma il dimostrare
di averlo attuato. 100 computer per gli studenti di terza media e di quinta superiore
donati dall’Università e dal Politecnico, 50 sim per la connessione Internet donate da
TIM, 5 webinar formativi per i docenti, una piattaforma interattiva per lo scambio di
beni e servizi, 500 connessioni - questo si è saputo dopo - fornite da Fastweb per
l’accesso gratuito alla loro rete; di fatto, non è stato previsto nessun investimento
concreto della Città di supporto alla scuola e neppure si è ritenuto di partire dalla
valutazione delle dimensioni delle esigenze e dei bisogni delle scuole stesse.
Ora ho scoperto, leggendo l’Ordine del Giorno del Consiglio, come lei ha detto in
anticipo, che la Capogruppo del Movimento 5 Stelle ha presentato un emendamento al
mio atto senza concordare prima il contenuto con la proponente, e qui sono a denunciare
un problema politico: presentare un emendamento a una mozione di un’altra forza
politica, senza concordarlo prima, vanifica lo sforzo propositivo e costruttivo delle
minoranze, i cui atti sono oggetto di continue azioni volte a ritardarli, o stravolgerli, o
vanificarli. Spesso sento dire in quest’Aula dagli esponenti della Maggioranza che qui si
fanno solo polemiche, ma quando, come in questo caso, i Consiglieri della Minoranza
cercano di essere di sprone all’azione amministrativa con atti che cercano di suggerire
orientamenti e ipotesi di soluzione a problemi concreti, fa specie vedere invece che la
Maggioranza, anziché impegnarsi a sostenerli dimostrando di averne compreso lo
spirito, anziché presentare un proprio atto, migliorativo senz’altro, scelgono di
ostacolare quelli degli altri. Si tratta di un comportamento da stigmatizzare, soprattutto
in un momento in cui sarebbe invece auspicabile lavorare insieme per il bene di questa
Città.
Per queste ragioni, poiché con tale emendamento la Maggioranza modifica l’impegno
richiesto alla Sindaca e alla Giunta e le incoraggia a proseguire con quelle che sono
definite le “buone pratiche già intraprese”, quando invece la mozione chiedeva un
cambio di passo e azioni più incisive, e poiché ritengo che tale emendamento snaturi lo
spirito della mia proposta, chiedo a verbale il ritiro della mia mozione, numero
meccanografico 202000884/002 del 26 marzo scorso, nonostante io ritenga urgente che
la Città si attivi a sostegno delle scuole, come - ribadisco - per ora non sta facendo, se
non con iniziative di scarsissima rilevanza e ricaduta pratica. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono altri interventi? Ho la Consigliera Capogruppo Sganga e poi la
Consigliera Azzarà. Ricordo che stiamo discutendo congiuntamente due atti. Prego,
Consigliera Sganga.

SGANGA Valentina
Sì, grazie Presidente. Finalmente arriviamo alla discussione di questa mozione...

SICARI Francesco (Presidente)
La sento molto bassa, può avvicinarsi per favore al microfono?

SGANGA Valentina
Sì, così mi sente?

SICARI Francesco (Presidente)
Leggermente meglio.

SGANGA Valentina
Okay.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego.

SGANGA Valentina
Questa mozione, tanto per precisare, è stata mandata in Aula con l’articolo 93; a seguito
di quella concessione avvenuta in Conferenza dei Capigruppo, è stato chiesto
esplicitamente al Capogruppo del Partito Democratico, che credo che con la Consigliera
prima firmataria Patriarca abbia ottimi rapporti, di approfondire la questione in
Commissione; concessione che però non è avvenuta e, in virtù di quel rifiuto, ci siamo
visti costretti a emendare la mozione, tra l’altro credo non stravolgendola affatto.
Questa settimana assieme ai miei Colleghi ho ricevuto dalla Consigliera Patriarca una
mail - questo lo dico tanto perché non accetto (incomprensibile) riguardo a come ci si
dovrebbe comportare nelle Istituzioni - dove veniva detto appunto che non avremmo
dovuto emendare la mozione senza chiederlo alla Consigliera stessa. Ecco, solo per
chiarire: gli atti che vengono discussi in Consiglio Comunale non appartengono ai
Consiglieri; gli atti, nel momento in cui sono poi adottati dal Consiglio Comunale, sono
del Consiglio Comunale della Città di Torino, quindi non della Consigliera Patriarca, ed
è mia facoltà - facoltà garantita dal Regolamento della Città di Torino - emendare gli
atti e farlo, tra l’altro, anche senza il consenso della Consigliera stessa, soprattutto in
virtù del fatto che, purtroppo, la disponibilità a un confronto nella sede deputata allo
stesso - che è la Commissione - non c’è stato. Do comunque lettura dell’emendamento
che ho presentato: “Impegna la Sindaca e la Giunta a: proseguire, per tutto il periodo di
sospensione delle attività didattiche, con le buone pratiche già intraprese dal Governo -
che, tra l’altro preciso, ha dato mi pare circa (incomprensibile) di euro alla Città di
Torino, pari a 20.000 euro circa per scuola - e dalla Giunta della Città di Torino per
sostenere la didattica a distanza da parte delle scuole e dei Servizi Educativi e la
solidarietà digitale, quali: cura dei contenuti della pagina del sito dei Servizi Educativi
‘didattica della vicinanza’; sostegno alla formazione del personale educativo e
scolastico; reperimento di soluzioni per la connettività da donare alle scuole per gli
studenti che non ne dispongono”. Direi che quello che era lo spirito originario della
proposta inizialmente avanzata dalla Consigliera Patriarca è certamente mantenuto.
Chiudo solo con una cosa riguardo alla mail che ho ricevuto: ho trovato davvero
sgarbato inserire tra gli indirizzi dei Consiglieri una mail esterna, una mail di una
dirigente scolastica; ecco, se vogliamo fare lezioni di morale dal punto di vista
istituzionale, questi atteggiamenti sono un po’ scorretti, perché, quando mando mail ai
miei Colleghi, non mi permetto di inserire né giornalisti, né dirigenti scolastici, né
amici, né chiunque voglia che sia messo a conoscenza di quello di cui ci scriviamo nelle
mail istituzionali. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Sganga. Ricordo che stiamo discutendo i due atti
congiuntamente; anche alla luce del ritiro dell’atto da parte della Consigliera Patriarca,
noi siamo nel corso della discussione non del singolo atto, ma di ben due atti, quindi si
sta intervenendo nel merito di entrambi. Di fatto però alla fine probabilmente non verrà
portato in votazione l’atto della Consigliera Patriarca, ma al momento mi risulta che
verrà portato in votazione l’atto della Consigliera Capogruppo Artesio.
Proseguiamo adesso con gli interventi... Sì, la mozione è ritirata, ma noi stiamo
discutendo due atti congiuntamente; dal mio punto di vista, rimane ancora in piedi l’atto
della Consigliera Artesio, sul quale stavamo discutendo congiuntamente con la prima
mozione. Prego, Consigliera Azzarà.

AZZARÀ Barbara
Presidente, mi scusi, io mi sono segnata prima di sapere che questa discussione era
congiunta, quindi preferirei che prima parlasse la Consigliera Artesio, che presenta la
mozione, visto che, oltretutto, la Consigliera Patriarca ha di fatto deciso di ritirare la
sua. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Quindi rinuncia momentaneamente al suo intervento. Ho ancora segnati Tresso e
Mensio; dall’inizio io ho detto che la discussione dei due atti è congiunta, in quanto
l’atto della Consigliera Artesio è iscritto per lo stesso argomento, un articolo 48.
Mensio rinuncia all’intervento, adesso mi rimane Tresso.

TRESSO Francesco
Anch’io preferirei posticiparlo, quindi lasciare prima la Capogruppo Artesio, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Va bene. Prego, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Per quanto riguarda la mozione a mia firma “I diritti dell’infanzia, come non
smarrirli in tempo di pandemia”, la connessione con l’atto presentato dalla Consigliera
Patriarca è molto evidente; nasce esattamente dalla sollecitazione rispetto
all’impostazione obbligata della didattica a distanza a causa della chiusura delle scuole.
Certamente, l’atto della collega Patriarca è più competente sul piano delle dotazioni
tecniche, trattandosi di un atto scritto da persona che si trova - in quanto Dirigente delle
autonomie scolastiche - coinvolta in primo luogo nell’organizzazione di questo servizio;
l’atto che io avevo presentato, partendo dalle difficoltà e dalle carenze che via via con
gli investimenti successivi nazionali e locali si sono attenuati, pone però un problema
molto evidente e preesistente al momento attuale, che è quello di come la scuola possa
operare come opportunità formativa contro le disuguagliante di partenza.
Era per questo che mi sarebbe piaciuto approfondire a livello di Commissioni (ero
intervenuta durante una Commissione in audizione annunciando e anticipando questo
interesse, questa disponibilità), ragionare - dicevo - in una mappatura più di lungo
periodo; noi sappiamo che ci sono processi selettivi fin dall’infanzia, che partono
appunto dalle diseguaglianze di carattere socio-economico e familiare che si
concentrano non casualmente in alcune zone della città e che richiedono non
casualmente da parte delle istituzioni educative progetti di carattere formativo puntuali,
dedicati, sviluppati con relazioni con soggetti terzi.
Quindi erano - i due atti - due occasioni importanti per discutere di una questione
particolare e attuale, inserendola però in uno scenario generale. Sono quindi anche io
spiacente del fatto che non si sia potuto procedere nell’approfondimento in
Commissione e ci si trovi adesso in questa situazione; quindi, mi associo alla posizione
che ha preso la collega Patriarca: il mio atto, che era collegato, a mia volta viene ritirato.

SICARI Francesco (Presidente)
Okay, quindi, in questo momento, vengono ritirati entrambi gli atti. Ho soltanto una
formalità, che, a dire il vero, non è una formalità: devo soltanto verificare quante
persone hanno attualmente sottoscritto l’atto, in quanto, è vero che è stato depositato dal
primo firmatario, ma di fatto chiunque abbia sottoscritto l’atto ne condivide l’intento e
quindi dovrebbe essere ritirato da tutti i firmatari.
In questo momento, l’atto della Consigliera Patriarca è sottoscritto da Patriarca, Grippo,
Foglietta, Lo Russo, Magliano e Tresso; quello della Consigliera Artesio da Artesio,
Magliano, Curatella, Patriarca e Tresso. Se vengono ritirati da parte di tutti i
sottoscrittori, li ritiriamo, sennò, in quanto atti iscritti attualmente nel Consiglio, ritengo
debba andare avanti la discussione e, probabilmente, anche la votazione. Chiedo quindi
agli attuali... Prego, Consigliera Foglietta, sull’Ordine dei Lavori.

FOGLIETTA Chiara
Sì, grazie Presidente. Come vedrà, alcuni dei Colleghi firmatari dell’atto della
Consigliera Patriarca sono usciti; per quanto mi riguarda, ritiro anch’io la firma. Non
ricordo - ma vado a memoria - che si sia mai controllato che anche gli altri firmatari di
una mozione o di un atto fossero o meno d’accordo nel ritiro dell’atto; vado a memoria,
però immagino ci sia il Vicesegretario Generale che mi potrà dare spiegazioni in merito.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, ho fatto questa verifica, proprio perché mi sto confrontando in diretta con gli Uffici;
quindi la verifica è stata fatta per questo motivo e per questo ho fatto questa
precisazione a verbale. Ho un intervento del Consigliere Curatella, prego.

CURATELLA Cataldo
Sì, grazie Presidente. Io ho firmato l’atto della Consigliera Artesio - non ero riuscito a
firmare quello della Consigliera Patriarca - perché ne condividevo gli intenti; con questi
emendamenti, alla fine, viene completamente stravolta l’intenzione. Capisco che dal
punto di vista regolamentare è possibile, ma qui parliamo di politica; se non si pensa
(incomprensibile) un atto, lo si boccia e si presenta un atto del proprio indirizzo politico,
non si modificano gli atti altrui, perché politicamente non è corretto.
Quindi, io ringrazio le due Consigliere per questi due atti e, concordemente con quanto
detto dalla Consigliera Artesio, ritiro anche io l’atto. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, mi scuso con il Capogruppo Magliano, mi sono perso con tutti i messaggi scritti
velocemente. Allora, ho prima il Capogruppo Magliano e poi Tresso. Prego, Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, Presidente, come da lei richiesto, io mi rifaccio alla volontà delle prime firmatarie
Patriarca e Artesio, quindi sono favorevole alla loro scelta di ritirare l’atto; grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Io ovviamente mi rifaccio a quanto hanno detto le due prime
firmatarie e quindi mi adeguo a questa scelta; mi spiace onestamente, perché credo si sia
persa un’ennesima occasione. Francamente, trovo che anche il modo con cui
l’emendamento ha proposto di sostituire integralmente la parte di “impegna” dell’atto
presentato dalla Consigliera Patriarca non sia corretto, sia... Poi, ovviamente, è lecito,
ma tra “lecito” e “corretto” c’è ancora un distinguo e, peraltro, non è la prima volta, io
stesso sono stato oggetto di atti in cui mi è stata integralmente sostituita la parte di
“impegna”.
Allora, la Maggioranza ha tutta la disponibilità di presentare degli atti in proprio, di non
dovere a quel punto lì prendere parti già scritte da altri, ma ha tutta la capacità di
elaborare atti per conto suo e ha la capacità di - che non è data alle minoranze - poter
bocciare o avallare (incomprensibile). Non c’è stato modo di fare una discussione più
articolata, questo è vero, però il significato dell’atto presentato dalla Consigliera
Patriarca, che io ho sottoscritto - li ho sottoscritti entrambi perché c’era una grossa
coerenza, c’era un fil rouge che legava le istanze presentate da una con le istanze
presentate dall’altra delle mozioni -, era proprio il fatto di poter dare una risposta
efficace e in tempi rapidi, perché è inutile voler presentare un emendamento in cui
sostanzialmente si va solo ad evidenziare il fatto che sono già in essere le buone
pratiche applicate dal Governo e dalla Giunta della Città di Torino, quasi volessimo
presentare un atto per autoincensarsi. Qui c’era la necessità invece di mettere in atto -
cosa che non è stata fatta - delle azioni tempestive prima che arrivassero i finanziamenti
da parte del Ministero, qui c’era la necessità, come è stato evidenziato molto bene da
entrambe le presentatrici degli atti, che dal 6 aprile è arrivata una risposta tardiva
rispetto ad una valutazione dei fabbisogni; quello che chiede anche la mozione della
Consigliera Artesio è di provvedere velocemente a un censimento dell’accesso alle
dotazioni informatiche, provvedere ad una mappa delle situazioni, questo non è stato
fatto subito, per cui abbiamo lasciato in sospeso, senza avere contezza di quelle che
fossero situazioni variegate. Io mi son preso la briga di fare 4 o 5 telefonate ai dirigenti
di plessi scolastici e tutte mi hanno rappresentato con evidenza il fatto che loro non
riuscivano a sopperire nell’immediato alla possibilità di dare strumenti a tutti: uno
studente su tre non era in quelle condizioni perché molte famiglie, che magari hanno
anche un PC a casa, ma se hanno tre figli non hanno tre PC e soprattutto non hanno la
rete. Allora su questo bisognava intervenire tempestivamente, proprio nell’obiettivo di
andare a limitare delle diseguaglianze, perché non è assolutamente vero che stiamo
vivendo tutti una situazione paritetica e che siamo tutti sulla stessa barca, non è così, e
se non riusciamo ad essere paritetici su quello che è il diritto fondamentale, che è quello
all’istruzione e allo studio, stiamo commettendo delle gravi, gravi mancanze.
Allora, io credo che questa Giunta, in particolare proprio questo Assessorato, sotto
questo profilo di non aver provveduto subito a voler dare delle istruzioni precise per
riuscire a quantificare e a discretizzare una situazione altamente variegata e con grosse
differenze e anche a mettere in campo subito delle misure emergenziali, potevamo
comunque predisporre subito un fondo per poter acquistare un minimo di dotazione per
le situazioni più critiche. Ma cosa abbiamo fatto?

SICARI Francesco (Presidente)
Le chiedo di… (voci sovrapposte).

TRESSO Francesco
Abbiamo aspettato che l’Università e il Politecnico fornissero 100 hardware, ma cosa
sono 100 hardware? Ci sono iniziative...

SICARI Francesco (Presidente)
Capogruppo...

TRESSO Francesco
Mi dica.

SICARI Francesco (Presidente)
Un attimo, interveniamo nel merito se ritirare o meno gli atti.

TRESSO Francesco
Sì, però vorrei anche fare un intervento; qui tutti hanno parlato, mi ero prenotato prima,
ho chiesto di poter intervenire dopo... però (incomprensibile) le cose.

SICARI Francesco (Presidente)
Noi in questo momento stiamo valutando l’iscrizione o meno degli atti.

TRESSO Francesco
Sì, ho capito, dopodiché penso di aver diritto di poter esprimere il motivo per cui voglio
ritirare l’atto anch’io, proprio perché non si è colto il significato politico di due atti che
viaggiavano congiuntamente e si è voluto stravolgerli; questa è una responsabilità che la
Maggioranza si deve prendere in toto e io, francamente, sono molto dispiaciuto di
questo comportamento, perché vuol dire non aver capito l’aderenza con quelle che sono
le necessità dei cittadini.

SICARI Francesco (Presidente)
Va bene, la ringrazio. Prego, Vicecapogruppo Foglietta, sull’Ordine dei Lavori.

FOGLIETTA Chiara
Sì, Presidente. Immagino che voi vi stiate ancora consultando, però l’articolo 116 del
nostro Regolamento, al comma 4, prevede: “Il ritiro di una proposta può altresì avvenire
anche verbalmente nel corso di una riunione della Conferenza del Capigruppo o nel
corso della seduta del Consiglio Comunale, anche se ne è già iniziata la discussione,
purché non abbiano avuto inizio la trattazione degli eventuali emendamenti o le
dichiarazioni di voto. Il Presidente provvede immediatamente a radiare la proposta
dall’Ordine del Giorno, ponendo termine alla discussione eventualmente iniziata”,
stante il fatto che - come le ripeto, a futura memoria - non è mai successo che
richiedesse a tutti gli altri sottoscrittori se erano d’accordo o meno e le faccio un
esempio: quando la Capogruppo Sganga ha depositato non ricordo se un ordine del
giorno o una mozione (fu il primo sul Covid), io ho sottoscritto l’atto, ma non mi ha
chiamata poi per sapere se ero d’accordo o meno.
Quindi, le direi di andare avanti con il nostro Ordine dei Lavori. Entrambi gli atti
discussi congiuntamente sono stati ritirati dalle proponenti, è il Regolamento che ce lo
dice, quindi procediamo con l’Ordine dei Lavori. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
È probabile che si possano anche fare degli errori e stiamo mettendo rimedio all’errore
che è stato fatto in quel caso; quindi, nel rispetto dei firmatari, in questo momento tutte
le persone che hanno apposto una firma sul documento credo sia giusto che si possano
esprimere sull’eventuale ritiro. Al momento tutte le persone presenti hanno palesato il
ritiro della loro firma. Sul documento della Consigliera Patriarca risulta ancora presente
la firma del Capogruppo Lo Russo, il quale però, essendo uscito, non si può esprimere
nel merito; semplicemente, se vorrà comunicare il ritiro della firma dell’atto, nei
prossimi giorni lo potrà comunicare; non essendo qui presente, la trattazione e la
votazione in merito degli atti è sospesa per quanto riguarda quello della Consigliera
Patriarca.
In questo momento tutti gli altri che hanno firmato il documento della Capogruppo
Artesio si sono espressi per il ritiro e do atto di tutto quello che hanno detto i cinque
firmatari di quell’atto.

PATRIARCA Lorenza
Mi scusi, Presidente...

SICARI Francesco (Presidente)
Se mi chiede la parola, perché ho un po’ di interventi; ci si può segnare in chat. Ora ho
l’intervento della Capogruppo Sganga, prego.

SGANGA Valentina
Il punto è questo e mi accodo anche a quanto poc’anzi detto dalla Vicecapogruppo
Foglietta: se l’atto viene ritirato, viene ritirato e non c’è dibattito sull’atto, perché se poi,
nel momento in cui i firmatari, legittimamente - lo capisco e capisco anche il
Consigliere Tresso -, decidono di esprimere il loro parere nel merito dell’atto stesso,
secondo me la situazione diventa problematica; perché se la discussione si sposta nel
merito di alcune cose, poi è necessaria una replica. Quindi, stiamo discutendo dell’atto o
l’atto è ritirato? Perché se l’atto è ritirato, andiamo al punto successivo dell’Ordine del
Giorno.

SICARI Francesco (Presidente)
Stiamo discutendo solo ed esclusivamente - ho cercato di richiamare il Capogruppo
Tresso - sull’eventuale ritiro e quindi...

SGANGA Valentina
E allora si dica: “Ritiro” o: “Non ritiro”.

SICARI Francesco (Presidente)
Assolutamente. Tutte le persone che si dovevano esprimere nel merito degli atti (che
sono i firmatari) in questo momento hanno palesato il ritiro; quindi se ci sono interventi
sugli atti non li porterò avanti e non mi sembra che ci siano persone che debbano
intervenire in quanto sottoscrittori degli atti.
Non si deve scusare, potevo richiamarla prima, Capogruppo Tresso, non si preoccupi.
Direi che possiamo sospendere la trattazione di questi due atti e andare avanti con gli
atti che sono iscritti nel nostro Ordine dei Lavori.
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